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Logo camp assoluti 2015 Elab1La presidente della società TT Molfetta Elvira Gattulli intervistata dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno della situazione pongistica nella sua regione e degli imminenti Campionati Italiani Assoluti 2015 (dal 27 febbraio all'1 marzo nella cittadina pugliese) per i quali è iniziata l'attesa e la giusta dose di attenzione anche da parte dei media.

Ecco l'intervista pubblicata dal quotidiano.

Rimane ancora l'unica città pugliese a rappresentare la A2 di tennistavolo: Molfetta - nonostante le difficoltà - conquista il suo posto ai piani alti del pongismo. Per la seconda stagione consecutiva le pugliesi conservano il loro primato. E non è poco se si pensa a quanto sia difficile avere spazio e visibilità.

Poi però c'è sempre l'altro lato della medaglia, quella che fa gonfiare i cuori: Molfetta ospiterà i campionati Italiani assoluti il 27, 28 febbraio e 1° marzo nel PalaPoli con grande impiego di energie e di risorse. Uno dei pochi momenti in cui i riflettori saranno tutti per il tennistavolo italiano e pugliese. A fare un po' il punto della situazione è la presidentessa del Ctt Molfetta Elvira Gattulli, da sempre immersa nell'atmosfera del pongismo. Molfetta è l'unica città ad avere una squadra femminile m serie A2 (Casamassima ha la A1-A2 veterani maschile): e comunque un successo per questo sport che rimane sempre ai margini. «È il secondo anno consecutivo che Molfetta rappresenta la Puglia m A2 con la squadra femminile del Ctt Molfetta e questo è certamente un successo, considerato che la squadra la scorsa stagione agonistica era composta da sole atlete molfettesi ad è riuscita ad arrivare ai playoff per l'Ai. Come disciplina sportiva rimane sempre un po' ai margini, ma dai dati di incremento di tesserati e dai risultati ottenuti dagli atleti pugliesi m ambito nazionale possiamo affermare che gode di ottima salute».

B2 per i maschi: qualche anno fa il tennistavolo molfettese era all'apice in ogni categoria. Poi cosa è successo? «Anni fa Molfetta e in particola le società Ctt Molfetta e Tt Respa hanno sempre rappresentato in campo maschile e femminile la massima espressione del tennistavolo pugliese partecipando non solo ai campionati di Al, A2, Champions League, Coppa Ettu ma anche organizzando grandi eventi. Dal 2009 c'è stata la crisi economica, sono venuti meno contributi e sponsorizzazioni, ci si è visti costretti a tirare i remi in barca e ricominciare da zero contando solo su atleti locali e concentrando le attenzioni sul settore giovanile». Il palazzetto di via Giovinazzo doveva essere il polo del centro sud del tennistavolo dove organizzare manifestazioni. È ancora così? A che punto siamo con i progetti? «I regolamenti federali prevedono per le manifestazioni nazionali l'allestimento di 12 aree di gioco e il palazzetto di via Giovinazzo non è più idoneo. Tuttavia, sia il palazzetto sia la città di Molfetta continuano a rappresentare un punto di riferimento per la Federazione, tanto che ogni anno organizziamo la "Coppa delle Regioni", importante manifestazione nazionale giovanile. Inoltre Molfetta è stata scelta per ospitare i campionati italiani Assoluti al PalaPoli e che vedranno lottare per il titolo italiano l'atleta molfettese doc Rossella Scardigno, numero 11 nelle classifiche individuali». La soddisfazione è vedere che le scelte societarie si sono rivelate giuste: dal 2009 si sono ricostituite due squadre maschili nei Regionali di serie C2 e D1 oggi cresciute a tre nei campionati nazionali di A2, B2 e C1 e tre squadre nei regionali segreto? Continuare a puntare sul settore LA SQUADRA IN A2 Elvira Gattulli è la presidentessa dell'unica società pugliese della categoria, un successo costruito anche con i talenti locali giovanile mentre il movimento cresce, così come spiegato dal presidente Giacomo Barbieri, m carica da tre anni e nel comitato organizzatore dei prossimi campionati assoluti che si terranno proprio a Molfetta. «In tre anni sono aumentati i tesserati, addirittura raddoppiati - dice - sono nate 12 nuove società, il settore giovanile è in forte crescita. Per essere grandi ci vuole tanto lavoro, costanza, allenamento e un pizzico di fortuna per trovare sostegno dentro e fuori la propria città»