Banner MINI bando Over65 B 3

Jhonny Oyebode della rappresentativa giovanile sarda insegna  i rudimenti del Tennistavolo ad un atleta degli Special OlympicsIl tennistavolo piace. Lo si è potuto constatare anche nel corso dell’ultima edizione del Turisport che si è tenuto alla Fiera Cagliari sabato e domenica scorsi. L’accogliente box allestito dalla Fitet Sardegna è stato visitato da migliaia di persone che il più delle volte hanno pazientato in fila in attesa di impugnare una racchetta e vedere l’effetto che fa. Per calamitare l’attenzione dei passanti che circolavano tra i numerosi stand del padiglione, sono stati creati diversi eventi. Una rappresentativa pongistica  del settore giovanile e di ragazze (Edoardo Loi, Jhonny Oyebode, Eleonora Trudu e Luna Aprile) si sono misurati fra loro, ma anche con gli Special Olympics e i  numerosi bambini rapiti dalle evoluzioni di quelle palline ammiccanti ma veloci. Il giorno dopo si è registrato il pienone quando nel pomeriggio  gli atleti di serie A1 che vestono le maglie di Marcozzi e Tennistavolo Norbello hanno dato vita a dei match amichevoli dove si sono lasciati andare ad evoluzioni spettacolari proprio per accontentare un pubblico che li ha contemplati completamente rapito. Per la Marcozzi sono scesi in campo il campione europeo a squadre junior Alessandro Baciocchi e il nuovo acquisto cinese Liu Yi. Per il Tennistavolo Norbello spazio all’orientale Lu Leyi, con Maxim Kuznetsov e Luigi Rocca. L’entusiasmo del presidente della Fitet Sardegna è massimo: “Sono molto soddisfatto-  dice Simone Carrucciu – perché il Tennistavolo non solo ha risposto “presente” alla manifestazione, ma si è anche organizzato in maniera tale da risultare ricco di appeal agli occhi dei 42 mila che si sono accostati al Turisport 2013”. Il presidente non manca di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della due giorni: “Se abbiamo ottenuto questi risultati, il merito è di una massiccia collaborazione che si è avuta tra dirigenti, atleti, arbitri e semplici appassionati che hanno dato una mano nel divulgare il verbo del  tennistavolo tra chi soprattutto ignorava la nostra esistenza. Dobbiamo continuare così  conclude Carrucciu - e fare in modo di essere sempre  disponibili quando vi è la possibilità di propagandare la nostra disciplina”.

( a cura Fitet Sardegna)