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Clara Podda Michela Brunelli e Giada Rossi 2Non era affatto scontato arrivare in semifinale nella gara a squadre di classe 1-3, essendo le avversarie quelle britanniche che a Londra avevano battuto le azzurre nella finale per il terzo posto. «Siamo partite - racconta Michela Brunelli - con la voglia di vincere, iniziando bene subito con il doppio. Purtroppo lo abbiamo perso, ma abbiamo continuato a crederci. Ho giocato un bel match contro la Head e Giada si è superata contro la Campbell. Siamo state tutte grandi. Per quanto mi riguarda sono stata lucidissima e ho sempre saputo cosa fare e punto dopo punto ho costruito la vittoria. Già nella gara di singolare avevo giocato molto bene e sono pienamente soddisfatta del mio rendimento».

La 22enne Rossi ha dunque siglato il successo con il 3-1 su Lara Jane Campbell, atleta di classe 3: «Ero agguerrita, sono riuscita a fare il mio gioco, con servizi veloci e pallonetti che tornavano, e ha funzionato. È stata una partita dall’andamento strano. Nel primo set ero sotto anche di parecchio e ho rimontato. Ho vinto anche il secondo e perso il terzo e nel quarto ho cambiato un po’ il servizio e sono riuscita a chiudere. Abbiamo compiuto una bella impresa, perché dopo lo 0-3 del doppio, nei singolari non avremmo più potuto sbagliare. Io e Michela siamo rimaste concentrate del primo all’ultimo punto».

In semifinale contro la Cina la differenza è stata netta. «Nel doppio - ricorda Brunelli - il primo set è andato via veloce. Abbiamo tastato il terreno provando tutti i colpi e nel secondo e terzo set siamo rimaste in partita. Anche Clara è stata brava, soprattutto nel primo parziale del suo singolare». La romana infatti ha costretto ai vantaggi Li Qian, argento in classe 3, dopo essere stata avanti per 6-3: «Sono soddisfatta, perché lei è una delle atlete più forti in circolazione della categoria superiore. Ho servito bene e mi sono venute delle belle palle corte. Li Qian un po’ le ha sofferte e ha dovuto impegnarsi per aggiudicarsi il set».

Questa sera, dunque, la sfida contro la Corea assegnerà il terzo gradino del podio e sarebbe strepitoso tornare in zona medaglie ai Giochi a otto anni dall’argento di Pechino. «Dovremo lottare fino all’ultimo - dichiara Michela - . Speriamo di riuscire a conquistare questo bronzo. Abbiamo sicuramente le chance per farcela. La nostra bestia nera è la Cina e l’abbiamo passata. Le coreane sono forti e giovani e la Seo è andata sul podio in singolare, ma non vuol dire nulla. Andremo agguerrite e vogliamo vincere. Per farcela dovremo cominciare bene in doppio».

Giada condivide: «Contro la Cina sapevamo che sarebbe stato difficilissimo, ma ci siamo impegnate e abbiamo fatto il nostro massimo lo stesso. Ora saremo pronte ad affrontare la Corea. Sarà un’altra sfida contro avversarie fortissime e sappiamo che il pronostico non sarà dalla nostra parte. Cercheremo di ribaltarlo, come abbiamo fatto contro la Gran Bretagna».

Clara Podda, che a Pechino è stata seconda a squadre e terza in singolare, ha il record delle medaglie di legno paralimpiche e vorrebbe evitare di allungare la lista: «Contro la Corea sono fiduciosa. Nel doppio con le cinesi Michela e Giada hanno sostenuto un ottimo test. Le coreane fanno un gioco diverso e non so se riusciranno a prendere le palle corte. Penso che se ripeteremo il doppio della semifinale potremo dire la nostra. Poi ci saranno i singolari e dovrebbe iniziare Michela. Vedremo come andrà. Speriamo di finire alla grande una Paralimpiade nella quale ritengo di avere fatto il massimo. Ho battuto la brasiliana Da Silva Oliveira e ho perso contro Liu Jing e Seo Su-Yeon, che si sono aggiudicate l’oro e l’argento. Sono stata sfortunata nel sorteggio e sfido chiunque a fare meglio».