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Una semifinale paralimpica a 22 anni, e soprattutto alla prima esperienza ai Giochi, costituisce un traguardo enorme e Giada Rossi, andando oltre ogni più rosea aspettativa, è stata bravissima a raggiungerlo. Il match contro Seo Su-Yeon è finito secondo pronostico (0-3), ma l’azzurra ha avuto il merito di provarci, dopo un inizio difficile.

La coreana, oltre a essere la numero 1 al mondo, è l’avversaria più ostica, per il suo tipo di gioco, per l’azzurra, che nel primo set ha subìto un break di 9-1 e ha ceduto per 11-3, senza riuscire a riordinare le idee.

Il secondo parziale ha invece visto in campo una Rossi molto più combattiva, che è partita in vantaggio (2-0) e dal 6-7 ha effettuato un break di 3-0, presentandosi avanti in dirittura d’arrivo. La Seo ha pareggiato e poi ha anche avuto un set-point (10-9), che Giada ha annullato. Sull’11-10, però, ha messo sul tavolo il punto decisivo.

Anche la terza frazione si è sviluppata nel segno della friulana, subito al comando (3-0 e 4-2), appaiata (4-4), ancora in testa (6-4) e nuovamente ripresa (6-6). Sull’8-8 la Rossi ha incassato due punti che hanno mandato l’asiatica ai match-point e subito dopo anche in finale (8-11). Impossibile chiederle di più, contro una rivale che è il prototipo della solidità, nonché la favorita per conquistare il titolo.

Nella finale per la medaglia di bronzo l’azzurra affronterà, quando in Italia sarà già domani (alle 0,15 della notte) la thailandese Chilchitparyak Bootwansirina, da lei già battuta per 3-1 nel girone con una prestazione quasi perfetta. Alla stessa ora nella finale per l’oro e l’argento la Seo sarà opposta alla cinese Liu Jing, bicampionessa uscente, che ha lasciato le briciole (11-4, 11-7, 11-7) alla Bootwansirina. Sarà una sfida stellare.

Giada Rossi e Seo Su Yeon