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Due giorni dopo la fine della decima edizione del Lignano Master Open è già tempo di bilanci per il direttore tecnico della Nazionale paralimpica Alessandro Arcigli (nella foto di Domenico Vallorini con gli atleti e il resto dello staff), che ha avuto dalla manifestazione internazionale dei riscontri assolutamente positivi. «Oggettivamente - commenta il dt - non abbiamo mai vinto tante medaglie da quando l'Ittf ha istituito i tornei fattore 40, e dunque da quattro anni. Le quattro medaglie dei singoli, con un oro e tre bronzi, sono già un record. Sul fronte giovanile gli undici convocati avrebbero anche potuto sembrare un po' eccesivi, dal momento che ci sono parecchi ragazzi che praticano il tennistavolo da poco tempo. I risultati, però, non mentono e sette sono andati a medaglia, con due ori e cinque bronzi, e uno ha perso con un altro dei nostri il quarto di finale. Complessivamente tutto il gruppo di Under 23 ha meritato la chance della partecipazione. Diciamo anche che il periodo è un po' particolare, perché pensare a costruire quando c'è l'imminenza di dover realizzare qualcosa, essendo l'anno dell'appuntamento paralimpico, è complesso».

Ecco dunque che il discorso non può prescindere dai cinque che andranno sicuramente a Rio e da Kalem, che al momento è la prima riserva. «Ci sono luci e ombre - spiega Arcigli - . Alcuni non sono nel momento migliore della loro carriera e bisognerà prenderne atto, modificando tempi e metodi di allenamento. Per Clara Podda e Andrea Borgato, insomma, vanno gestite al meglio le loro indubbie potenzialità tecniche. Hanno vinto le medaglie individuali agli ultimi mondiali e in così poco tempo non possono aver dimenticato come si giochi a tennistavolo. Se i risultati non stanno arrivando il problema non può essere tecnico, ma fisico o psicologico. Giada Rossi e Amine e Kalem sono invece in piena ascesa e più si spinge e più si ottengono risultati. Dobbiamo intensificare un programma di lavoro che già di per se è stato molto impegnativo. Rimangono Michela Brunelli e Raimondo Alecci, che sono nel pieno della loro maturità e stanno rendendo per come si stanno allenando. Con loro si deve continuare a lavorare con la medesima intensità».

A squadre sono arrivate le medaglie d'oro di Giuseppe Vella e Federico Crosara in classe 2 e il bronzo di Alecci in 7. «Abbiamo allestito le compagini per avere delle risposte tecniche. Quasi tutti gli atleti hanno gareggiato in categorie superiori, a costo di sacrificare qualche podio. Non facciamo collezione di medaglie e piuttosto puntiamo alla crescita dei nostri ragazzi».

Nazionale a Lignano