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delegazione azzurraNel post-mondiale cinese abbiamo chiesto al responsabile tecnico Alessandreo Arcigli di commentare nello specifico le due fantastiche medaglie conquistate dagli azzurri.

Nel femminile Clara Podda, 63 anni, classe 2, vicecampionessa europea ai recenti Campionati Europei di Lignano Sabbiadoro, dove si è arresa solo alla forte atleta russa Poupacheva si è dimostrata ancora una volta una vera leonessa.

“Clara ai Campionati del Mondo ha dimostrato tutto il suo valore conquistando una medaglia di grandissimo pregio. Basti pensare che le due atlete più forti al mondo, vincitrici di medaglie alle ultime due Paralimpiadi, giocando la finale agli scorsi Mondiali in Korea nel 2010, hanno entrambe perso nei gironi di qualificazione, sconfitte da due atlete asiatiche, tanto giovani quanto forti. Per Clara un Campionato da incorniciare, oltre alle solite avversarie, si sono messe in luce altre due antagoniste fortissime, ma Clara c’è sempre, a dispetto delle avversarie che non sono riuscite a salire sul podio, e tra queste proprio la campionessa europea in carica la russa Poupacheva. Il tennistavolo moderno è cambiato, l’epoca dei “dopolavoristi” è terminata, non è più possibile competere contro un mondo sportivo che è senza dubbio professionistico, ed anche di alto livello! Non possiamo sperare nelle medaglie che arrivano grazie ai valori individuali ed al talento estemporaneo, ma dobbiamo costruirle col lavoro quotidiano in prospettiva delle grandi manifestazioni, lavorando professionalmente con i "campioni" di oggi e puntando sui giovani che non ci mancano affatto.”

Nel maschile Andrea Borgato, classe 1, già medaglia di bronzo agli scorsi europei si è confermato cavallo di razza vincendo un sensazionale bronzo a Pechino 2014.

“Andrea, accreditato della quinta posizione del ranking mondiale era un outsider di lusso ed ha confermato, nell'occasione più importante, tutto il suo valore. Non si è demoralizzato dopo la sconfitta nel girone e la grinta messa in campo nei quarti di finale (vinti con un perentorio 3 a 0) lo ha portato sul terzo gradino del podio mondiale. Allenato da Gianni Bruttomesso sin dall'inizio della sua carriera il veneto è un difficile avversario per tutti e lo dimostrano i due singolari vinti contro la Korea nella gara a squadre. Adesso, insieme al suo valente tecnico societario, dovremo impostare un programma personalizzato che ci porti nella migliore condizione possibile a Rio 2016, dove Andrea sarà ancora protagonista.
Un pizzico di rammarico per la gara a squadre, dove nel momento decisivo (2-1 per noi contro il Brasile nella finale per il Bronzo) Borgato non è riuscito a giocare al meglio ed ha ceduto alla maggiore prestanza fisica del suo avversario.”