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asifeover50Pubblichiamo con grande piacere questa bella lettera di Paola Bevilacqua che abbiamo ripreso dal sito www.disabilinews.com
Una testimonianza di forza e di determinazione non comune da parte di una grande atleta che è prima di tutto una grande donna.

"Ciao amici sono Paola Maria Bevilacqua, ho una protesi cervicale in titanio che mi è stata impiantata in c5/c6. Sono un'atleta disabile, pratico l'attività agonistica del tennistavolo. Dopo ben trent'anni d'assenza forzata ( la mia vita è un tristissimo libro che non vi voglio leggere) sono tornata a fare gare contro i normodotati e per rientrare nel loro mondo ad armi pari, ho disputato una maratona sportiva, durata ben undici ore di seguito. I campionati italiani veterani, sono veramente pesantissimi, dal punto di vista fisico. Nessuna pausa, ne per pranzo, ne per cena, incontri disputati uno dopo l'altro senza quasi poter avere il tempo di respirare. Un palazzetto, ospitato nel polo fieristico, con ben cinquanta tavoli su due spazi limitrofi ha coronato questo mio splendido sogno.

Sono tornata a vincere in una importantissima manifestazione organizzata dalla mia Federazione Campionati italiani, gara per normodotati che, vedevo ad uno ad uno si fermavano sopraffatti dai dolori e dalle sconfitte, io no soffrivo, barcollavo ma non mollavo. Continuavo a vincere. La fortuna di essere disabile mi ha aiutata a non cedere. I dolori che sopporto ogni giorno, ormai da alcuni anni, in seguito ad un gravissimo incidente d'auto, mi hanno permesso di sopportare la fatica di questa tremenda kermesse sportiva. Le gare si sono svolte a Riva del Garda (Tn) in un contesto paesaggistico degno di nota. Certamente questo bellissimo lago avrebbe meritato di essere visitato in compagnia dell'amore della mia vita, invece mi hanno scortata dei seri professionisti che, mi hanno supportata, aiutata e spronata nei momenti difficili, che in verità sono stati moltissimi. Non mi sono mai persa d'animo, ho stretto i denti anche quando i crampi mi “mordevano i polpacci e le gambe” anche quando i dolori alla spalla erano tremendi, ho respirato fino in fondo la mia “finta normalità” e senza paura mi sono buttata a testa bassa contro la mia sfortuna. Ho lottato, ho sofferto, ho urlato ho pianto dal male ma, ci sono riuscita. Ho centrato il mio obiettivo, tre podi in tre gare. Vice campionessa d'Italia singolo femminile normodotati veterani 50/60 anni, vice campionessa italiana di doppio femminile e medaglia di bronzo nel doppio misto.

Questo amici miei è ciò che voglio trasferire a voi come mio messaggio: non mollate mai anche quando i dolori vi stringono alla bocca dello stomaco e vi sembra di non potercela fare, abbassate la testa ed andate avanti. Nessuno soffrirà per noi, nessuno ci aiuterà, noi potremo arrivare fino al nostro limite e superarlo ma mai nessuno ci potrà dire tu questo non puoi farlo! Quindi disabile è bello?

Manco per niente, disabile è la nostra condizione ma, di certo non sarà la nostra punizione."

Paola Maria Bevilacqua

Nella foto Paola Bevilacqua prima a sinistra sul podio di singolo "normodotati" over 50 a Riva del Garda