Banner MINI bando Over65 B 3

michelabnelliPubblichiamo il testo di una intervista che il quotidiano L'Arena di Verona (15 giugno 2013) ha realizzato con la campionessa di tennistavolo paralimpico Michle Brunelli sull'accettazione della sconfitta dal titolo: Riesco ad accettarla se prima ho dato il massimo.

«La sconfitta è un appuntamento amaro, con il quale prima o poi ci si scontra, ma è anche un'opportunità per migliorare, crescere e maturare, così nello sport come nella vita, e in entrambe i casi, è fondamentale trovare il modo migliore per affrontarla. È un bagaglio pesante da portare, anzi, da sopportare», sostiene Michela Brunelli, campionessa paralimpica di tennistavolo, «eppure, a volte, perdere aiuta a riflettere, a interrogarsi e a mettersi in discussione, per non darsi troppo per scontati e rimanere concentrati sulla propria preparazione fisica, atletica e mentale». «Personalmente», prosegue Michela, «accetto con meno amarezza una sconfitta subita nella consapevolezza di avere dato il massimo, rispetto alla gioia di una vittoria ottenuta gareggiando non all'altezza delle mie capacità. Inoltre credo non serva a nulla cercare ogni volta una motivazione, sul perché si perde o perché si vince: l'atteggiamento più costruttivo è quello di chi accetta il risultato finale in modo sportivo e con spirito critico, facendone tesoro e rimettendosi subito in pista per la sfida successiva. Ci sono giorni in cui si vedono le stelle, altri in cui il cielo è più buio e, in alcuni casi, ci si mette anche la Fortuna a fare i dispetti. La cosa più importante è non perdere mai la motivazione, ponendosi degli obiettivi e trasformando la delusione in grinta per riprendersi la vittoria». Una sconfitta che porti nel cuore? «Sia io sia la mia squadra, che i commissari tecnici non riusciamo ancora a mandare giù la sconfitta di Londra 2012: un quarto posto che, nel mondo sportivo, non ha alcun valore. Quel bronzo mancato, vinto dalle inglesi, contro le quali ci siamo battute a testa alta, ci ha fatto molto male, perché la verità è che non si è mai pronti a perdere. Lo sport, in ogni caso, va vissuto con passione come luogo di grandi emozioni e di indimenticabili "lezioni"».M.C.C.