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Il Master Open di Lignano sarà un banco di prova molto importante per i pongisti azzurri, la maggior parte dei quali hanno appena concluso il loro impegno nei Campionati Italiani Assoluti. Si tratta infatti di un Torneo Mondiale che non ha nulla da invidiare ad un vero e proprio Campionato del Mondo al quale mancherà soltanto la Cina, una defezione non da poco, ma che non indebolisce affatto lo straordinario livello tecnico dell’evento.
Proviamo a fare qualche pronostico con l’aiuto di Alessandro Arcigli  responsabile tecnico delle Nazionali paralimpiche.
Alessandro con quali ambizioni affrontiamo questo importante impegno internazionale?
«Iniziamo con il dire che il campo di partecipazione sarà incredibile. Sarà un appuntamento straordinario dal punto di vista tecnico, al quale mancherà solo la grande Cina. Noi ci siano preparati al meglio con un percorso di preparazione ed avvicinamento di oltre due settimane che ha compreso anche la disputa dei Campionati Italiani, un modo per testare anche l’aspetto mentale ed agonistico. Ci avviciniamo alla manifestazione con un duplice obiettivo: fare risultato, come è ovvio, visto anche che giochiamo in casa e soprattutto conquistare punti validi per la qualificazione olimpica».
Il recente Torneo in Ungheria è stato un primo passo per alcuni azzurri in questo senso?
“Certamente si ma era un Torneo fattore 20 mentre questo di Lignano è un fattore 40 dunque molto più importante ai fini poi del conteggio dei punti utili alla qualificazione a Londra 2012. E’ un po’ anche l’obiettivo degli altri. In tutti i Paesi si sta investendo molto nel settore paralimpico così come sta facendo anche la Fitet.”
Dovendo azzardare dei pronostici un po’ più precisi?
“Presentiamo una squadra composta di atleti della nostra vecchia guardia e da giovani. Tra i primi certamente Caci, Molitierno, Vella, Baroncelli, Furlan, Lampacher, e tra le donne Bevilacqua e Nardelli, atleti esperti che hanno già partecipato a Giochi Olimpici per i quali salire sul podio a Lignano sarà una grande impresa pur essendo nelle corde delle loro potenzialità e di liete sorprese, questi atleti, ce ne hanno regalate già tante negli ultimi anni. Ma ripeto sarà molto dura. Tra i giovani abbiamo Alecci, Scazzieri, Borgato, Crosara. Per loro le Olimpiadi sono il traguardo, e tra questi metterei anche Cudia, e Lignano una tappa nella quale hanno l’opportunità di dimostrare e confermare la loro crescita.”
Non hai parlato delle ragazze in carrozzina che rappresentano il nostro dream team, le vice campionesse olimpiche e mondiali?
“Le ho lasciate per ultime perché loro: Pezzutto, Brunelli, Podda e anche la Zorzetto non ci hanno mai tradito nei grandi impegni internazionali. Sappiamo, senza con questo volerle caricare di responsabilità eccessive, che sono la nostra migliore carta da giocare e certamente lo saranno anche a Lignano.”