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E' di tre medaglie il bottino azzurro nella gare paralimpiche di singolo a Lignano. Pamela Pezzutto e Clara podda vincono oro e bronzo nella classe 1-2. Michela Brunelli il bronzo nella classe 3.
La serie di semifinali e finali in cui sono stati impegnati glia azzurri comincia con la semifinale di Clara Podda che perde dalla russa Pushasheva per 3-1 dando l’impressione che avrebbe potuto fare meglio. Tocca poi a Marisa Nardelli, semifinale, contro la cinese di Taipee Hsiao da cui l’azzurra perde 3-2 e 11-9 al quinto dopo aver condotto l’ultimo 9-6. L’azzurra è penalizzata molto dall’arbitro che non sanziona il servizio molto coperto della cinese e poi nell’ultimo decisivo punto convalida con un raccattapalle e una pallina di un altro campo dentro l’area di gioco.
Nella finale per il 3° e 4° quasi impresa di Raimondo Alecci che prima va sotto 0-2 con l’inglese Wethehill, poi con una straordinaria rimonta paregga e infine in vantaggio 9-6 al quinto getta l’occasione della medaglia perdendo 11-9. Per lui comunque un torneo di grande soddisfazione.
Valeria Zorzetto in semifinale perde dalla slovena Dolinar 3-0 senza grandi chance per l’azzurra. Michela Brunelli perde anche lei 3-0 dalla slovacca Kanova che dimostra maggiore continuità dell’azzurra.  La prima medaglia all’Italia la porta Clara Podda che nella finale per il bronzo batte con la consueta grinta la francese Clot per 3-1. Subito dopo arriva anche l’oro di Pamela Pezzutto che si conferma la più forte nella sua classe. L’azzurra in carrozzina ha dimostrato di avere una
migliore capacità di attacco, controlla bene la russa Pushasheva, giustiziera della Podda in semi, e la batte regalandole anche il set del momentaneo pareggio nel quale era avanti 10-7. Finisce 3-1 per l’azzurra e seconda medaglia ma stavolta d’oro. Niente da fare per Marisa Nardelli nella finale per il bronzo con la Wong, cinese di Hong Kong dalla quale perde 3-1.  Perde 3-1 la sua finale per il bronzo anche Valeria Zorzetto dalla serba Matic alla quale non riesce a portare via più di un set.
Infine è Michela Brunelli ch conquista il bronzo nella sua categoria e porta così a tre il bottino azzurro in questa gare individuali al Master Open PTT 2011 di Lignano. L’azzurra ha battuto l’inglese Head per 3-1 perdendo solo il primo set ai vantaggi.
Soddisfatto con alcuni distinguo il Commissario Tecnico Alessandro Arcigli: “Tre medaglie, un oro e due bronzi, tre quarti posti e due quinti non posso non considerarli un grande risultato che all’inizio, visto il livello tecnico da vero e proprio mondiale, avrei certamente sottoscritto. Poi strada facendo quando abbiamo piazzato sei atleti in semifinale abbiamo anche sperato in qualcosa in più. Pezzutto e Podda hanno rispettato il loro essere n. 1 e n. 3 del torneo ma un conto è il pronostico e un conto è rispettarlo. Bravissima Pamela che ha confermato di essere la più forte nella categoria. Benissimo Michela Brunelli che non vedevo giocare così bene da tre anni e che al rientro dopo un intervento ha giocato alla grande perdendo solo in semi contro una avversaria al momento più forte. Zorzetto poteva fare senz’altro meglio, ha perso con avversarie con cui non mi aspettavo accadesse. Nardelli è stata penalizzata fortemente in semifinale ma ha perso con la cinese bronzo a Pechino e comunque ha giocato bene. Alecci ci ha fatto vivere grandi emozioni facendo molto bene ma anche perdendo grandi occasioni. Il ragazzo ripete prestazioni straordinarie ma anche errori che vanno corretti sia dal punto di vista tecnico che mentale, gli manca qualcosa per vincere e cercheremo di capire e trovare le soluzioni. Scazzieri, quinto, ci ha regalato forse la partita più bella del torneo ribaltando il risultato da 0-2 a 3-2 contro il bronzo ai recenti mondiali. Per lui era una categoria nuova ed il ragazzo dimostra grande capacità di adattamento alle novità. Borgato, anche lui quinto, ha fatto quanto ci si aspettava fosse nelle sue possibilità. Due parole anche sugli altri: Caci, Bevilacqua, Baroncelli, Furlan, Molitierno che sono un po’ i nostri senatori, atleti che considero in grado anche di qualificarsi ai Giochi Olimpici, sono bravi ma devono fare tesoro di questa esperienza che ci dimostra come il confronto internazionale ai massimi livelli, popolato sempre più da giovani, sia una cosa in continua evoluzione alla quale bisogna prepararsi con grande professionalità. Per finire, questa gara individuale ci ha dimostrato che l’Italia è competitiva con le donne e nelle classi basse. Se vorremo diventarlo anche con gli uomini e nella classi alte bisogna che il sistema nel suo complesso: atleti, tecnici (e qui approfitto per ringraziare tutto lo staff tecnico per la disponibilità e la professionalità dimostrate ancora una volta) e federazione dovranno fare un salto di qualità tutti insieme.”
Domani gli azzurri tornano in campo nella gara a squadre, una competizione altrettanto difficile che ci auguriamo possa darci altre soddisfazioni.