All’ultimo respiro Matteo Parenzan elimina Ignacio Torres e va in finale
- Pubblicato: 09 Luglio 2025
Due incontri dall’altissimo tasso emotivo hanno caratterizzato le semifinali del Para Showcase di Las Vegas.
Matteo Parenzan ha battuto per 3-2 (11-5, 11-5, 6-11, 9-11, 11-9) il cileno Ignacio Torres e alle ore 0,25 italiane di giovedì 10 luglio affronterà in finale alla Maverick ☆ Arena (in diretta streaming al link https://www.youtube.com/watch?v=bC61NzfwGbs) lo statunitense Ian Philip Seidenfeld, che ha superato per 3-2 (13-11, 11-4, 9-11, 9-11, 12-10) il favorito danese Peter Rosenmeier. Sarà una riedizione della sfida già disputata nel girone e vinta dall’azzurro.
Guidato in panchina dal tecnico Massimo Piaschiutti, Parenzan è scattato sul 5-1 e ha incrementato il vantaggio sull’8-2 e sul 10-3, sfruttando il terzo set-point. Nel secondo parziale la musica non è cambiata (6-1). Dal 6-2 il 22enne triestino è salito sul 10-2 e ha chiuso i conti alla sua quarta opportunità.
Il sudamericano ha reagito (4-1) e ha allungato sul 6-2. Dall’8-3 ha subìto il recupero (8-6) e ha conquistato gli ultimi tre scambi. Torres ha insistito (5-1) e, dopo il rientro di Parenzan dal 6-2 al 6-6, è ripartito (8-6). È stato sorpassato (8-9) e ha ottenuto i tre punti conclusivi, prolungando l’incontro alla “bella”.
Il giuliano è tornato in cattedra, portandosi sul 6-0, ma è stato rimontato sul 6-5 e dal 7-5 ha patito un break di 3-0 (7-8). Ha trovato la forza di ribaltare la situazione (10-8) e al secondo match-point ha alzato le braccia al cielo, in segno di giubilo.
«È stata una partita incredibile - commenta Parenzan - che è durata 33 minuti, all’interno di una giornata difficilissima, con orari complicati da gestire per il mio diabete. Sono stato molto bravo in questo e sono veramente felice di aver portato a casa una semifinale davvero impegnativa. Lui è stato durissimo. Nei primi due set sono riuscito a indirizzare la gara come volevo e ho dominato, mentre nel terzo e nel quarto lui ha spinto molto di più con il puntino ed è rientrato. Nel quinto sono partito in modo super sul 6-0, non ho chiuso il settimo punto molto lungo, che avrebbe potuto dargli il colpo decisivo psicologicamente, e mi sono fatto riprendere. Ho stretto i denti ed è andata bene. Sono contento, ma il torneo non è ancora finito. In finale ritroverò Seidenfeld e sarà il match più difficile dal punto di vista mentale. Sono pronto ad affrontarlo e cercherò di metterlo in difficoltà. Voglio conquistare la medaglia d’oro, dimostrandogli ancora una volta di essere un giocatore che dà il massimo quando la tensione sale».