Para Showcase di Las Vegas 2025 Matteo Parenzan in azione di rovescioDue incontri dall’altissimo tasso emotivo hanno caratterizzato le semifinali del Para Showcase di Las Vegas.

Matteo Parenzan ha battuto per 3-2 (11-5, 11-5, 6-11, 9-11, 11-9) il cileno Ignacio Torres e alle ore 0,25 italiane di giovedì 10 luglio affronterà in finale alla Maverick ☆ Arena (in diretta streaming al link https://www.youtube.com/watch?v=bC61NzfwGbs) lo statunitense Ian Philip Seidenfeld, che ha superato per 3-2 (13-11, 11-4, 9-11, 9-11, 12-10) il favorito danese Peter Rosenmeier. Sarà una riedizione della sfida già disputata nel girone e vinta dall’azzurro.

Guidato in panchina dal tecnico Massimo Piaschiutti, Parenzan è scattato sul 5-1 e ha incrementato il vantaggio sull’8-2 e sul 10-3, sfruttando il terzo set-point. Nel secondo parziale la musica non è cambiata (6-1). Dal 6-2 il 22enne triestino è salito sul 10-2 e ha chiuso i conti alla sua quarta opportunità.

Il sudamericano ha reagito (4-1) e ha allungato sul 6-2. Dall’8-3 ha subìto il recupero (8-6) e ha conquistato gli ultimi tre scambi. Torres ha insistito (5-1) e, dopo il rientro di Parenzan dal 6-2 al 6-6, è ripartito (8-6). È stato sorpassato (8-9) e ha ottenuto i tre punti conclusivi, prolungando l’incontro alla “bella”.

Il giuliano è tornato in cattedra, portandosi sul 6-0, ma è stato rimontato sul 6-5 e dal 7-5 ha patito un break di 3-0 (7-8). Ha trovato la forza di ribaltare la situazione (10-8) e al secondo match-point ha alzato le braccia al cielo, in segno di giubilo.

«È stata una partita incredibile - commenta Parenzan - che è durata 33 minuti, all’interno di una giornata difficilissima, con orari complicati da gestire per il mio diabete. Sono stato molto bravo in questo e sono veramente felice di aver portato a casa una semifinale davvero impegnativa. Lui è stato durissimo. Nei primi due set sono riuscito a indirizzare la gara come volevo e ho dominato, mentre nel terzo e nel quarto lui ha spinto molto di più con il puntino ed è rientrato. Nel quinto sono partito in modo super sul 6-0, non ho chiuso il settimo punto molto lungo, che avrebbe potuto dargli il colpo decisivo psicologicamente, e mi sono fatto riprendere. Ho stretto i denti ed è andata bene. Sono contento, ma il torneo non è ancora finito. In finale ritroverò Seidenfeld e sarà il match più difficile dal punto di vista mentale. Sono pronto ad affrontarlo e cercherò di metterlo in difficoltà. Voglio conquistare la medaglia d’oro, dimostrandogli ancora una volta di essere un giocatore che dà il massimo quando la tensione sale».