Azzurri da record, i commenti da Lignano dei quattro vincitori
- Pubblicato: 07 Marzo 2025
La squadra azzurra non aveva mai conquistato quattro medaglie d’oro in singolare in uno stesso torneo e c’è riuscita oggi all’ITTF World Para Future Lignano.
Autori dell’impresa sono stati i due campioni paralimpici Giada Rossi in classe 2 e Matteo Parenzan in classe 6, cui si sono uniti in classe 3 Carlotta Ragazzini, bronzo a Parigi, e in classe 2 Federico Crosara, tutti premiati dal presidente federale Renato Di Napoli.
Ecco i loro commenti:
Giada Rossi: «Qui a Lignano mi sono aggiudicata il torneo per la prima volta nel 2017 e da allora ho sempre vinto. Le partite in tabellone sono state toste. Non affrontavo la russa Pushpasheva dalla finale degli Europei del 2019, in cui l’avevo battuta, conquistando il mio primo titolo continentale. Qui ci eravamo incrociate in semifinale nel 2018. Affrontarla è sempre difficile, perché c’è il pericolo di andare un po’ fuori giri. Anche l’argentina Garrone, che ha un gioco più pulito, è sempre un’avversaria ostica, perché può prendersi dei rischi maggiori rispetto a me, che gioco da favorita. Sono contenta, perché nel quarto set la partita avrebbe potuto complicarsi. Le ho annullato sul 10-11 una palla per andare alla “bella” e sull’11-11 Alessandro (il direttore tecnico Arcigli, ndr) ha chiamato il timeout. Ho mancato ancora un match-point sul 12-11 e sul 13-12 ho chiuso. Sono felice di questo titolo, alla ripresa dell’attività agonistica dopo le Paralimpiadi e per di più in casa, dove è bello giocare, ma dove si sente anche maggiore pressione. In questi giorni ho anche vissuto l’emozione dell’ufficializzazione del mio ruolo di Ambassador delle Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Ricordo ancora l’edizione del 2006, con il passaggio della fiaccola nella mia città. Per me è un grande onore e un grande privilegio. Potrò vivere dall'interno l’avvicinamento a questo evento. Conosco anche gli altri Ambassador e sarà bello condividere con loro questa esperienza. Sono contenta di essere stata scelta e coinvolta dal Comitato Italiano Paralimpico e dalla Fondazione. È anche bello per il nostro sport essere presente assieme alle altre discipline».
Matteo Parenzan: «Ho vinto a Lignano per la seconda volto, dopo quella del 2023. Per me già essere qui, dopo l’intervento per un’ernia dello scorso ottobre e la ripresa degli allenamenti a inizio dicembre, è già un successo. Sono arrivato a questo torneo con molta voglia di giocare. Questa mattina ero molto nervoso, perché nella notte non ero riuscito a dormire bene. Nei quarti contro il russo Gabdullin e in semifinale contro il polacco Manturz non mi sono espresso al massimo, mentre in finale ho ritrovato un po’ di tranquillità e infatti ho vinto bene contro un atleta che mi dà molto fastidio come il romeno Simion, tornando sui livelli ai quali ero abituato a giocare. Purtroppo nel terzo set sul 7-4 mi sono accontentato, mentre avrei dovuto prendere qualche rischio in più. Nel quarto parziale ho cercato di farlo muovere molto e la tattica ha pagato. Fisicamente mi sento benissimo e tecnicamente non si finisce mai d’imparare. Le partite disputate qui mi hanno fatto capire che devo lavorare per migliorare i servizi lunghi e le risposte con il diritto, per non regalare punti facili, e per abituarmi sempre di più a giocare contro i puntini lunghi che gli avversari per lo più hanno e utilizzano molto».
Carlotta Ragazzini: «L’anno scorso a Lignano avevo conquistato l’argento e prima il bronzo, questa è la mia prima vittoria qui. Nel girone a cinque ho battuto prima nel derby Michela Brunelli, poi le due turche Duman e Altintas e alla fine la greca Bournia. Erano sei mesi che non giocavano e ci eravamo solo allenati. Io ho cambiato sia il telaio della racchetta sia la gomma puntinata lunga sul diritto e dovevo valutare come andassero in partita le novità apportate. Devo dire che mi sono trovata bene. Fisicamente mi sento bene e sono tranquilla Dopo i due giorni di doppi qui, io e Federico Crosara, con il direttore tecnico Alessandro Arcigli e il tecnico Massimo Pischiutti, partiremo per il Future Costa Brava in Spagna e quindi ci sarà subito un altro test».
Federico Crosara: «Questo mio primo successo a Lignano, il secondo in totale, dopo quello in Francia a fine 2023, è bellissimo, perché ottenuto in casa, davanti ai tifosi e agli amici, e per il contenuto tecnico. Sono riuscito a battere in successione degli avversari molto forti, come le due medaglie d’oro in doppio a Parigi Riapos e Lovas e in finale il russo Nazirov, che rientrava dopo il blocco, imposto come conseguenza della guerra fra Russia e Ucraina, ed è molto forte. Iniziare la stagione così mi trasmette una grande fiducia che stiamo lavorando nella direzione giusta. Le sensazioni prima del torneo erano buone e c’era grande curiosità, essendo questa la prima opportunità di confronto dopo le Paralimpiadi e dopo lunghi mesi di allenamento. Del mio gioco mi è piaciuto che tecnicamente sono riuscito a mettere in pratica i piani tattici studiati con gli allenatori e soprattutto sono soddisfatto dal punto di vista mentale. Spesso in queste partite importanti soffrivo un po’ la tensione della gare e invece qui sono stato abbastanza tranquillo e freddo. Ho vinto la semifinale per 3-1 e la finale per 3-0 con tutti i set tirati e vinti per pochi punti. Nei momenti più delicati ci sono sempre stato».