Giada Rossi all’intitolazione dell’Auditorium della sede Inail ad Antonio Maglio
- Pubblicato: 04 Dicembre 2024
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la sede centrale Inail di Roma ha ospitato la cerimonia di intitolazione dell’Auditorium al professor Antonio Maglio, il medico dell'Istituto che, nel ruolo di direttore sanitario del Centro paraplegici Villa Marina di Ostia, introdusse un nuovo metodo riabilitativo basato sui concetti di presa in carico dei pazienti, di terapia occupazionale e di reinserimento socio-lavorativo, fornendo un contributo decisivo per l'evoluzione della percezione e del trattamento della disabilità. A lui si deve anche l’idea di organizzare a Roma, subito dopo la conclusione dei Giochi della XVII Olimpiade del 1960, quelle che oggi sono riconosciute come le prime Paralimpiadi della storia.
La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente dell'Inail, Fabrizio D'Ascenzo, del direttore generale dell'Istituto, Marcello Fiori, del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, e della vedova di Maglio, Maria Stella Calà. Sono intervenuti anche la pongista campionessa paralimpica Giada Rossi e i nuotatori Alberto Amodeo e Domiziana Mecenate, della Nazionale Italiana di nuoto.
«Il senso di una giornata come questa - ha affermato Rossi - è dare continuità alla visione rivoluzionaria di Antonio Maglio, una visione del passato che oggi per noi significa avere l’opportunità di vivere la nostra normalità. È qualcosa di impagabile e bellissimo. Il bello di essere qui per noi atleti paralimpici è di riscoprire la storia che è stata fatta e cercare, nel nostro piccolo, di darle continuità, affinché nel futuro le opportunità siano sempre più accessibili a tutti».
Per il presidente Pancalli «è importante che si ricordi colui che ha gettato il seme di quel grande movimento sportivo che oggi è diventato lo sport paralimpico. Il professor Maglio e Ludwig Guttmann sono stati coloro che hanno avuto l'intuizione di dedicare percorsi riabilitativi utilizzando anche lo sport. Hanno gettato sostanzialmente le basi per l’avvio di un grande percorso che negli anni è diventato il movimento paralimpico che oggi noi conosciamo. È fondamentale riconoscere e conoscere il passato, per sapersi proiettare nel futuro».
Nelle foto Giada Rossi, Domiziana Mecenate e Alberto Amodeo con Maria Stella Calà, vedova di Antonio Maglio, e con il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli