La ITTF rende onore alle imprese dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi
- Pubblicato: 10 Settembre 2024
I risultati straordinari conquistati dagli azzurri alle Paralimpiadi di Parigi hanno ricevuto il riconoscimento da parte della International Table Tennis Federation, che, in un articolo pubblicato sul suo sito ufficiale, intitolato “Il viaggio ventennale dell'Italia verso la gloria paralimpica a Parigi 2024” (al link https://www.ittf.com/2024/09/06/italys-para-table-tennis-a-20-year-journey-to-paralympic-glory-at-paris-2024/), racconta il progetto guidato dal direttore tecnico Alessandro Arcigli.
Ecco il testo:
La squadra italiana di tennistavolo paralimpico ha raggiunto nuove vette ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, aggiudicandosi le sue prime medaglie d'oro in oltre 50 anni (singolare femminile di classe 1-2 e maschile di classe 6) assieme a due di bronzo (singolare femminile di classe 3 e maschile di classe 1). Questo straordinario risultato eguaglia il bottino di quattro medaglie dell'Italia di Barcellona 1992, dove la squadra si è assicurata due medaglie d’argento e due di bronzo.
Il successo a Parigi 2024 riflette il culmine della visione a lungo termine dell'Italia e della ricostruzione strategica durata 20 anni. Ciò segna i Giochi Paralimpici di maggior successo dell'Italia pongistica dalle Paralimpiadi inaugurali di Roma 1960, evidenziando la determinazione e lo sforzo che hanno trasformato la squadra.
La trasformazione ventennale: dagli insuccessi al successo
La trasformazione del programma di tennistavolo paralimpico italiano è iniziata nel 2005, quando il capo allenatore Alessandro Arcigli, ex tecnico della squadra femminile olimpica italiana, è stato incaricato di rivedere il programma paralimpico, dopo i risultati deludenti ai Giochi di Sydney 2000 e Atene 2004. La sua missione era chiara: trasformare il panorama del tennistavolo paralimpico italiano.
Arcigli ha lanciato una strategia di sviluppo ventennale che avrebbe cambiato radicalmente il modo in cui l'Italia si è avvicinata al tennistavolo paralimpico. Con il pieno supporto da parte della Federazione Italiana Tennistavolo, sono state gettate le basi per un successo a lungo termine. È iniziato un nuovo approccio allo scouting, mirato ai centri di riabilitazione per identificare potenziali giocatori e incoraggiarli a intraprendere questo sport. Questi nuovi talenti sono stati integrati con giocatori esperti, creando una squadra che ha unito l'esperienza e la saggezza degli atleti veterani all'energia e all'entusiasmo della nuova generazione. Questo approccio ha favorito una squadra più forte e coesa, combinando il meglio di entrambi i mondi.
«In realtà - racconta Carlotta Ragazzini - ho iniziato un po’ per caso, nel 2016, quando ero in riabilitazione a Montecatone dopo un intervento alla colonna vertebrale. Una sera ho sentito il rumore delle palline provenire dal pavimento sopra il mio e sono andato a vedere. Ho incontrato il presidente della mia attuale società, Lo Sport è Vita Onlus di Imola, che si stava allenando con altri pazienti. Poi, sempre durante la degenza in ospedale, ho incontrato il direttore tecnico della Nazionale, Alessandro Arcigli, che mi ha invitato a vedere i Campionati Italiani, che si sono svolti quell’anno a Lignano Sabbiadoro. Sono andata e piano piano mi sono appassionata sempre di più, gli allenamenti si sono intensificati e con il tempo sono arrivate le prime convocazioni, le prime gare e anche le prime soddisfazioni».
Fondamentale per il successo del programma di tennistavolo paralimpico italiano è stato il supporto incrollabile della FITeT, che governa sia il tennistavolo normodotato sia quello paralimpico. Inoltre, il Comitato Paralimpico Italiano ha fornito finanziamenti essenziali, consentendo alla squadra di operare ad alto livello e continuare il suo sviluppo, guidando la crescita e il successo del programma nel corso degli anni.
Strategia mirata: qualità prima della quantità
A differenza delle nazioni più potenti del tennistavolo, come Cina o Corea, l'Italia ha intrapreso una strada diversa, concentrandosi su un gruppo più piccolo ed elitario di giocatori. Attualmente, il livello più alto della Nazionale è composto da soli sette atleti, sei in carrozzina e uno in piedi. Questa decisione riflette una strategia deliberata che consente all'Italia di concentrare le proprie risorse su questi pochi eletti, assicurando loro una formazione e un supporto di massima qualità.
Al centro di questa strategia mirata c'è il centro di allenamento a tempo pieno di Lignano Sabbiadoro. Qui, gli atleti si allenano fino a 40 ore a settimana, vivendo e lavorando insieme mentre affinano le proprie abilità. Il programma di tennistavolo paralimpico beneficia di una solida rete di supporto, formata da Arcigli, dagli allenatori Massimo Pischiutti e Hwang Eunbit (l'ex coach della squadra femminile coreana, reclutata dopo Tokyo 2020), sparring partner e preparatori fisici e fisioterapisti dedicati. Questo sistema di supporto olistico è stato fondamentale per la crescita e lo sviluppo degli atleti.
Creare campioni: costruire una mentalità per vincere e perdere
Mentre gli atleti italiani sono allenati per vincere, Arcigli e il suo team hanno lavorato instancabilmente per coltivare una mentalità sana attorno alla competizione. La vittoria è celebrata, ma la sconfitta è normalizzata come parte del gioco.
«Quando giochi - spiega Arcigli - un giocatore vince e l'altro perde. Entrambi vogliono vincere, ma perdere è normale. Ovviamente siamo più felici di vincere, ma perdere fa parte dello sport. Sono orgoglioso di tutti i miei giocatori, non solo perché hanno dato il massimo durante la partita, ma anche per tutti gli sforzi fatti nella preparazione e nell'allenamento prima della partita, indipendentemente dal risultato».
Questa filosofia ha favorito un'atmosfera familiare all'interno della squadra, dove tutti i componenti condividono i successi e gli insuccessi degli altri. Quando un giocatore vince una medaglia, è una vittoria per l'intera squadra. «Viviamo - afferma Arcigli - lavoriamo e costruiamo insieme, giorno dopo giorno. È una famiglia e vinciamo tutti insieme».
Parigi 2024: il momento di svolta dell'Italia
Ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, la strategia mirata dell'Italia ha prodotto risultati straordinari. Tutti e sette gli atleti si sono qualificati senza bisogno di wild card. Sei sono arrivati ai quarti di finale, quattro hanno raggiunto le semifinali e due hanno vinto il loro evento, assicurandosi quattro medaglie in totale. Questo risultato segna un miglioramento significativo rispetto ai Giochi precedenti e consolida il posto dell'Italia come forza emergente nel tennistavolo paralimpico.
In un’emozionante finale di classe 6 Matteo Parenzan ha dimostrato il suo dominio, vincendo il titolo senza perdere un solo gioco. In semifinale ha offerto una prestazione sbalorditiva, sconfiggendo per 3-0 la medaglia d'oro di Tokyo 2020 Ian Seidenfeld. Ha mantenuto lo slancio con un'altra spettacolare vittoria in finale, sconfiggendo per 3-0 il thailandese Rungroj Thainiyom. Come l'Italia, anche la Thailandia ha lavorato instancabilmente per far progredire il proprio programma di tennistavolo paralimpico.
Nel singolare di classe 1-2, Giada Rossi ha realizzato un'incredibile sorpresa detronizzando la cinese Liu Jing, che aveva dominato i Giochi, con quattro titoli paralimpici consecutivi. Il successo di Rossi per 3-0 ha lasciato la folla in soggezione e ha segnato un momento storico nello sport.
Il pubblico italiano ha pienamente abbracciato il successo della squadra, grazie a una maggiore copertura mediatica che ha evidenziato l'impatto dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Oltre 1 milione di spettatori si sono sintonizzati per guardare la semifinale del singolare femminile di classe 3 di Carlotta Ragazzini, una chiara indicazione che il tennistavolo paralimpico sta guadagnando l'attenzione del grande pubblico. Questa visibilità non solo segnala la crescente popolarità di questo sport in Italia, ma serve anche a ispirare una nuova generazione di atleti.
Uno sguardo al futuro: costruire il futuro del Para Table Tennis italiano
Sebbene l'attuale gruppo di giocatori italiani abbia prodotto risultati incredibili, il futuro sembra ancora più luminoso. Molti dei che gareggiano a Parigi sono giovani e hanno anni davanti a sé nello sport. Ora, con la sicurezza di aver vinto sul palcoscenico più importante dello sport paralimpico, sono pronti a continuare la loro ascesa.
Per la prima volta nella storia, l'Italia creerà anche una squadra giovanile paralimpica, alimentata dallo slancio di Parigi 2024 e dalla maggiore visibilità mediatica. Una nuova generazione di atleti verrà sviluppata sotto un nuovo team di allenatori, con l'obiettivo di seguire le orme di coloro che hanno aperto la strada con le fondamenta costruite da Arcigli negli ultimi 20 anni che servono da modello. L'obiettivo? Preparare la prossima ondata di giocatori per i Giochi di Los Angeles 2028 e Brisbane 2032.
Una nuova era di successi
Il successo dell'Italia nel tennistavolo paralimpico a Parigi 2024 è il culmine di due decenni di visione, duro lavoro e convinzione. Sotto la guida di Arcigli, il programma è risorto dalle ceneri per una nuova era di successi. Con quattro medaglie in mano e la promessa di altre in arrivo, l'Italia non sta solo celebrando il suo presente, ma guarda con fiducia al futuro, pronta a costruire su questo incredibile slancio per gli anni a venire.