Matteo Parenzan in azioneAlle Paralimpiadi di Parigi l’Italia pongistica ha calato il tris e, dopo Carlotta Ragazzini e Federico Crosara, ha portato ai quarti di finale anche Matteo Parenzan. Il numero 2 del seeding nel singolare di classe 6 ha sconfitto negli ottavi per 3-0 (11-7, 11-5, 11-2) l’australiano Trevor Hith (n. 16) e domani alle ore 17,45 sarà opposto al cileno Ignacio Torres (n. 5).

Dopo un avvio equilibrato, dal 3-4 l’azzurro ha innestato il turbo (8-4) e ha proseguito la sua corsa, guadagnandosi tre set-point (10-7) e chiudendo al primo. Nel secondo parziale il 21enne triestino dal 2-2 è volato sull’8-2 e sul 10-4 la seconda palla set gli ha sorriso.

L’inerzia della sfida era ormai passata definitivamente dalla parte del campione del mondo e d’Europa, che nella terza frazione è scattato sull’8-1 e non ha avuto alcun problema a completare l’opera.

«Sapevo - afferma Parenzan - che non sarebbe stata una partita in cui il mio avversario avrebbe potuto mettermi in difficoltà, non avendo molte armi dalla sua parte, però, fino a oggi non avevo ancora vinto un incontro alle Paralimpiadi, essendo stato eliminato nel girone, con due sconfitte, a Tokyo 2020, e quindi dovevo fare molta attenzione. L’esordio è sempre particolare ed era da dieci giorni che stavo aspettando di scendere in campo. Oltre a ciò sul tavolo a fianco il francese Esteban Herrault stava affrontando Torres e c’era un tifo indiavolato. Non si sentiva bene il rimbalzo e nel primo set ho pagato la desuetudine a giocare con molto rumore di fondo. Mi sono, però, ambientato piuttosto velocemente e nei due parziali successivi sono tornato a macinare colpi e tutto è filato via liscio. Domani dovrò scendere in campo più agguerrito, partendo con il piede giusto fin dal primo punto. L’ultima volta ho battuto Torres a Lasko per 3-2, ma non significa nulla, essendo trascorsi due anni. Ci siamo allenati per queste Paralimpiadi per arrivare pronti ad affrontare questo tipo di atleti».