A sette giorni dalle Paralimpiadi, il dt Arcigli: «Siamo pronti e fiduciosi»
- Pubblicato: 21 Agosto 2024
Manca una settimana alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Parigi 2024 e sabato la Nazionale azzurra partirà per la capitale francese. «Siamo pronti - spiega il direttore tecnico Alessandro Arcigli - abbiamo fatto un ottimo lavoro, di qualità e in un clima di grande serenità. Partiamo carichi, consapevoli della nostra forza, ma soprattutto del fatto che nessuno ci regalerà qualcosa. Dovremo conquistarci tutto, lottando punto su punto, ma con la tranquillità di chi sa di aver fatto tutto come si doveva, ora bisognerà dare il massimo, per avere la controprova e raccogliere i frutti».
Cosa servirà?
«Fare quel che ciascuno di noi sa fare e avere la mentalità giusta, perché la testa sarà fondamentale. La tensione ai Giochi è sicuramente amplificata, eppure l’entusiasmo, la voglia di fare e, soprattutto, la consapevolezza del lavoro che c’è alle spalle dovrà prevalere. A Parigi non potremo sottovalutare nessuno, ma nessuno ci potrà sottovalutare, bisognerà mettere in campo il carattere che, assieme alla qualità del lavoro, ci ha permesso di ottenere risultati straordinari in questo triennio».
Un periodo di grande crescita, come lo avete vissuto?
«Siamo reduci da anni di allenamenti di qualità, che hanno scandito un crescendo di certezze fra i ragazzi e fra le ragazze. Abbiamo curato ogni particolare e ultimamente ho visto una grande tenuta mentale da parte di tutti, sono sempre sul pezzo, lucidi, anche nei momenti di massima stanchezza, quando il lavoro si è fatto più intenso. Tutti hanno coscienza del loro potenziale e abbiamo molta voglia di dimostrare il nostro valore».
Avete lavorato fino all’ultimo giorno?
«Nulla è stato lasciato al caso. Abbiamo lavorato molto bene, svolgendo una rifinitura di grande qualità. Adesso ognuno utilizzerà le proprie doti per dare il massimo nel momento più importante, che è anche il più bello».
Qual è lo stato d’animo?
«Siamo molto sereni, abbiamo fatto tutto quello che andava fatto, curando i dettagli, avvicinandoci al meglio a una kermesse che porta con sé sicuramente molta emozione, ma anche motivazioni irripetibili. La Paralimpiade dà sensazioni e fa vivere momenti di sicuro non riproducibili, però gestibili, che abbiamo cercato di preparare con massima attenzione ed enorme applicazione».
Cosa ti ha sostenuto alla guida di questo progetto?
«Fondamentale è stato avere un rapporto bellissimo con tutti i vertici federali, che mi hanno messo in condizione di lavorare in maniera fantastica. Puoi avere una visione, ma se non hai chi si fida di te è impossibile realizzarla. Ho percepito un eccezionale clima di fiducia e non vedo l'ora di ripagarlo».
Le gare pongistiche si disputeranno, come già quelle olimpiche, alla South Paris Arena 4, a partire da giovedì 29 agosto, e si concluderanno sabato 7 settembre. In dieci giorni di azione, gli spettatori potranno assistere a due sessioni giornaliere: dalle 10 alle 15 e dalle 17 alle 22. Un programma così ampio mette il tennistavolo in competizione solo con l’atletica leggera a il nuoto.
Il tennistavolo è presente ai Giochi fin dall’edizione inaugurale di Roma 1960. Inizialmente la competizione era riservata esclusivamente agli atleti in carrozzina, una tradizione che è continuata fino alle Paralimpiadi del 1976 a Toronto, quando sono state introdotte le classi in piedi.
A Parigi, i singolari comprenderanno tutte e 11 le classi maschili, mentre fra le donne i tornei saranno dieci, essendo le classi 1 e 2 combinate. Inoltre ci sarà il ritorno dei doppi sulla scena paralimpica per la prima volta dal 1976. Includono due eventi di doppio maschile e due di doppio femminile per atleti in carrozzina e in piedi, nonché uno di doppio misto per ciascuna categoria. Non ci sarà la specialità per i classe 11.
A differenza dei precedenti Giochi, in cui una fase a gironi era seguita da turni a eliminazione diretta, quest’anno la formula sarà fin dall’inizio a eliminazione diretta. Si partirà con i doppi maschile, femminile e misto e poi, da domenica 1 settembre, il testimone passerà ai singolari maschili e femminili.