ITTF Thailand Para Open 2024 la Nazionale azzurra con le medaglieSi è concluso all’ITTF Thailand Para Open il percorso agonistico che porterà la Nazionale italiana alle Paralimpiadi di Parigi.

I cinque atleti azzurri, presenti a Pattaya, nell'ultimo torneo fattore 40, sotto la guida del direttore tecnico Alessandro Arcigli, affiancato dai tecnici Hwang Eunbit e Massimo Pischiutti e coadiuvato anche dall’infermiera Eva Pittini, non solo hanno conquistato 4 argenti e 2 bronzi, ma hanno dimostrato di essere competitivi ai massimi livelli anche a casa dei maestri asiatici.

«Giada Rossi in classe 1-2  - commenta Arcigli - ha prima disposto facilmente di tutte le avversarie e in finale si è trovata a condurre 10-5 nel set decisivo sulla coreana Seo Su Yeon. Combattuti i sette punti successivi, ma la campionessa d’Asia non ha più sbagliato nulla e ha vinto per 12-10. L'analisi dell'incontro ci consentirà di trovare le soluzioni per gestire al meglio queste situazioni, che non saranno più una sorpresa. La partita fra le due fuoriclasse rimane, sempre, aperta a ogni soluzione e ogni volta sarà bella e avvincente, come lo è stata a Pattaya».

Luccicano splendenti anche gli argenti di Carlotta Ragazzini e Federico Falco: «In classe 1 il veronese ha vinto per 11-9 al quinto set sia con il coreano Park ai quarti sia con il cubano Fernadez in semifinale, entrambi più in alto di lui in classifica. A rendere, oltremodo, confortante il torneo di Falco sono le due prestazioni contro il campione paralimpico in carica, il coreano Joo. Sia nel girone sia poi in finale, Federico ha dato l'impressione di poter giocare alla pari e di essere veramente vicino al campione orientale. Diverso il torneo di Carlotta in classe 3. La romagnola ha superato facilmente il girone preliminare e tutti i turni a eliminazione diretta, in finale, però, nulla ha potuto contro l'ennesima coreana Yoon. Quest'ultima è stata devastante e non ha lasciato spazio a nessuna possibile diversa soluzione dell'incontro conclusivo. La semplicità con cui Carlotta è giunta in finale sembra confermare che ha, finalmente, compiuto quel salto di qualità che la pone stabilmente fra le prime quattro atlete al mondo della sua classe».

Sempre in classe 3 Michela Brunelli si è classificata terza. «Per lei - spiega il dt -  è stato il podio numero 125 in carriera, ottenuto vincendo tre incontri e perdendo solo con le coreane Lee nel girone e Yoon in semifinale. Michela ha confermato la sua ottima condizione tecnica, fisica e psicologica».

Per quanto riguarda Federico Crosara, l’unico della spedizione a non andare a medaglia, «ha perso con i due finalisti, prima con la medaglia d'oro Lovas nel girone e poi con la medaglia d'argento Cha ai quarti. Due avversari difficilissimi, ma con cui ha giocato alla pari e con cui, specialmente con Cha, poteva ribaltare l'esito dell'incontro. Contro il coreano, infatti, la sconfitta è arrivata solo al quinto e decisivo set».

Terminati i singolari, si è passati alle gare di doppio. «Le nostre campionesse dl mondo in carica di classe WD5, Brunelli e Rossi, hanno primeggiato nel girone, sconfiggendo al fotofinish la coppia tailandese, che avevano affrontato nella finale mondiale  e in semifinale ha prevalso con l'improvvisata, ma competitiva, coppia mista, composta da  Ragazzini e dalla singaporeana Toh. Arrivate in finale le due azzurre hanno dovuto fare i conti con le numero uno del ranking mondiale, Seo e Yoon della Corea, e hanno subìto una netta sconfitta che lascia poco spazio all'analisi. Le coreane, in quest'occasione, sono state superiori e speriamo di incontrarle presto a Parigi per una pronta rivincita. Gli altri doppi italiani erano inseriti in classi dal punteggio a noi sfavorevole ed è sempre difficile per Falco e Crosara nel maschile e per Ragazzini e Crosara nel misto poter incidere.  In terra tailandese entrambe le coppie hanno superato il girone e sono uscite ai quarti di finale contro avversari decisamente più competitivi».