Iniziato in Thailandia il Camp paralimpico guidato da Alessandro Arcigli
- Pubblicato: 17 Luglio 2024
Nell'ambito del piano di sviluppo dell'International Table Tennis Federation, il direttore tecnico paralimpico azzurro Alessandro Arcigli sta guidando a Nakhon Ratchasima, in Thailandia, un "Para Table Tennis Training Camp" organizzato direttamente dall'ITTF, che è iniziato lunedì e si concluderà sabato 20 luglio, all'interno dell'iniziativa inclusiva denominata “With Paris in Mind: Living the Paralympic dream”.
Ospiti del Centro di Preparazione Paralimpica Thailandese, situato nella bellissima città dello sport di Nakhon Ratchasima, si stanno allenando, agli ordini di Arcigli, 11 atleti e 9 atlete provenienti da sette diverse Federazioni (Thailandia, Singapore, Indonesia, Hong Kong, Sri Lanka, Sud Arabia e India) e tutti qualificati per le prossime Paralimpiadi di Parigi.
«L'incarico ricevuto dall'ITTF - spiega Arcigli - mi rende molto felice e orgoglioso. Sono entusiasta di essere parte di questo progetto, che la Federazione Internazionale ritiene molto importante. Il mio primo ringraziamento va a Mikael Anderson e Omar Refaat Bassyouni, che con diversi livelli di responsabilità si occupano dei Progetti di Sviluppo dell'ITTF. Devo, inoltre, congratularmi con la Federazione Thailandese di Tennistavolo e con tutti coloro che stanno contribuendo al successo dello stage, perché tutto è organizzato alla perfezione. Il Comitato Organizzatore Locale, coordinato da Wilailak Tancharoen e Parinda Paesuwan, mi sta aiutando molto nella complessa logistica dell'evento, che vede coinvolti nell'organizzazione l'ITTF, l'Asian Table Tennis Union, la Thai Para Table Tennis Association, la Thailand Table Tennis Association, la World Ability sport Federation e la Sport Association for the Disabled of Thailand. Data l'importanza internazionale, inoltre, l'evento ha il patrocinio di Sua Maestà il Re di Tailandia».
Il dt entra poi nel merito dell’attività: «L'ambiente è meraviglioso e sono davvero colpito dall'impegno profuso dai giocatori. Li trovo tutti molto motivati e contenti di potersi allenare, seguiti da me e da ben 8 bravi allenatori locali, Lalan Doshi (India), Andre Gunaya (Indonesia), Tang Mun Fai Lawson (Singapore), Ip Ho Nam Coach (Hong Kong), Hisham Mohamed (Sud Arabia) e Krueathip Thongyoo, Wattanachai Samranvong e Kitti Jomkeeree (Thailandia). I tecnici sono molto positivi e motivati a far sì che i giocatori possano apprendere dalla loro grande esperienza nel tennistavolo paralimpico».
Ovviamente non ci si limita a giocare: «Siamo in palestra per oltre sei ore al giorno e ho l'opportunità di parlare con i giocatori e con i tecnici, per avere dei feedback che permettano all'ITTF di pianificare i prossimi progetti per lo sviluppo del tennistavolo paralimpico. Stage come quello di Nakhon Ratchasima offrono, quindi, a tutti gli atleti, momenti preziosi di unione e condivisione e sarebbe importante che nel corso dell'anno questi appuntamenti aumentassero di numero e magari fossero accompagnati anche da occasioni di confronto competitivo».
Il programma prevede allenamenti tradizionali, sessioni di multiball e partite. Le due sedute giornaliere da 3 ore sono, a loro volta, divise in due sessioni da 75 minuti anticipate da 15 di riscaldamento e intervallate da 15 di pausa.
«Lo stage - afferma Arcigli - è per i pongisti una grande opportunità per incontrare molti giocatori provenienti da altri Paesi e per allenarsi in un modo diverso dal solito. Ciò non solo dimostra il loro impegno nei confronti del nostro sport, ma rafforza anche la posizione dell'Asia come principale hub per il tennistavolo paralimpico e l’impegno dell’ITTF nel promuoverne la crescita a lungo termine, con l'obiettivo di stabilire un’eredità duratura, caratterizzata da maggiori opportunità per i giocatori paralimpici grazie principalmente a una rete di allenatori competenti e responsabilizzati. I partecipanti stanno davvero apprezzando i consigli degli allenatori, che danno loro molte idee utili per introdurre variazioni nello stile di gioco, rendendo così l'esperienza molto positiva da tutti i punti di vista».