Andrea Borgato e Alessandro ArcigliIl direttore tecnico Alessandro Arcigli ha seguito dall’Italia il Torneo Mondiale di Qualificazione Paralimpica di Pattaya, in Thailandia, che ha promosso Andrea Borgato (nella foto d’archivio con il dt) ai Giochi di Parigi, in costante contatto con il campione rodigino e con il tecnico Massimo Pischiutti, che era al suo angolo.

Alessandro, da dove iniziamo?

«Innanzitutto vorrei complimentarmi con Andrea Borgato e con il tecnico Massimo Pischiutti per il sensazionale risultato. Essere riusciti a vincere un torneo così complicato è motivo di soddisfazione e orgoglio per l'intero movimento pongistico. Le ultime tre partite vinte 3-2 rendono già l'idea di quanto difficile sia stato, ma vorrei soffermarmi, ulteriormente, sui momenti topici dell'impresa, per rendere il giusto merito a un grandissimo atleta».

Riavvolgiamo il nastro?

«Il sorteggio non era stato benevolo, avendo previsto l'accoppiamento con il finlandese Natunen, mai battuto da Andrea, e con l'ungherese Urlauber, talmente in forma da arrivare poi in finale e ad in passo dal pass paralimpico. La bella vittoria con il finlandese era stata vanificata dalla sconfitta dell'ungherese con lo stesso Natunen e, quindi, perdendo la terza partita del girone, senza conquistare alcun set, Andrea sarebbe stato eliminato. I primi due set sono volati via facilmente a favore del forte ungherese e nel terzo Andrea si è trovato prima 5-8, poi ha annullato un match-point (9-10), non ha approfittato di un set-point (11-10) e al secondo (12-11) è andato a segno conquistando, faticosamente, il diritto a giocare il tabellone finale per l'unico posto in palio per Parigi 2024».

Che dire dei quarti di finale del main draw?

«Di tutti gli avversari da incontrare al primo turno del tabellone a eliminazione diretta  il peggiore era l'inglese Matthews, testa di serie numero 1 e reduce da uno strepitoso torneo a Lasko. Andrea si è portato sul 2-0, ha poi subito la rimonta dell'inglese, ma al quinto set ha giocato il miglior tennistavolo del suo torneo lasciando letteralmente annichilito il fortissimo britannico».

Possiamo affermare che la semifinale fosse un punto interrogativo?

«In effetti era proprio così, era infatti in programma lo scontro con il messicano Reyes Turcio che, essendo stato riclassificato da meno di in mese, era un'autentica incognita. Tiratissimi i primi due set, vinti per un soffio da entrambi i contendenti, da 7-7 a 7-11 il primo e da 9-9 a 11-9 il secondo. Ma sono stati gli altri tre set a rendere indimenticabile questo epico confronto. Andrea nel terzo parziale si è portato sul 10-7 e ha subìto un break di 5-0 perdendo 12-10. Nel quarto set Reyes Turcio si è procurato cinque match-point (10-7, 11-10 e 12-11), ma è stato Andrea, al suo primo set-point (13-12), ad avere la meglio. Alla “bella” il nostro portacolori è andato facilmente sul 5-0 e poi sul 7-2, ma è stato incredibilmente superato sul  9-10  concedendo, così, l'ennesima palla match, che Reyes Turcio  non ha concretizzato. Non sono bastate ad Andrea le sue prime due palle del match (11-10 e 12-11), ma alla terza (13-12) ha chiuso la difficilissima partita ed è andato in finale».

La finale ha riproposto la sfida con Urlauber.

«Nello scontro decisivo, partito in svantaggio di due set, sembrava che tutti gli sforzi precedenti fossero stati vanificati. La svolta è arrivata nel terzo set, in cui, partito sul 7-1, è stato rimontato fino al 9-8 prima di conquistare gli ultimi due scambi e riaprire la partita. Nella quarta frazione Urlauber si è portato, però, sul 10-6 avendo, quindi, 4 match-ball che sono stati tutti annullati dal mai domo Borgato che, al suo primo set-point (11-10), ha protratto la sfida alla “bella” nella quale ha cambiato campo sul 3-5, ha impattato (5-5) e dal 5-6 ha messo a segno sei punti di fila lasciandosi andare ad una danza di felicità che resterà scolpita nei nostri cuori. Così come è scolpito l'abbraccio, finale, con il giovane tecnico Pischiutti, che sta dimostrando, a suon di risultati, di essere fondamentale nei successi di molti dei nostri fantastici atleti».

Andrea e Massimo non erano, però, soli in Thailandia, vero?

«L'intero team è stato per tre giorni incollato allo schermo e non ha fatto mancare l'appoggio a Borgato e a Pischiutti, che hanno ricambiato con un'emozionante videochiamata di gruppo che ha chiuso il processo di qualificazione per le Paralimpiadi iniziato a gennaio 2023. Sette sono gli atleti della nazionale paralimpica e sette sono i qualificati per Parigi 2024, ma di questo parleremo a parte nei prossimi giorni. Per adesso vorrei concludere dicendo che il  torneo di qualificazione mondiale per i Giochi Paralimpici del 2024, che si è disputato  presso il Nong Nooch Pattaya International Convention and Exhibition Center (NICE) di Pattaya, non solo ha svolto un ruolo fondamentale nella Road to Paris ma è stato anche un test cruciale per gli organizzatori, poiché, la città tailandese è stata scelta per ospitare i Campionati Mondiali Paralimpici del 2026. Dopo l’impresa di Andrea, certamente fra due anni torneremo là accompagnati da fantastici ricordi».