Oggi per Giada Rossi, Carlotta Ragazzini ed Elena Elli la Festa della Donna è speciale e le tre azzurre la stanno vivendo con una medaglia al collo, conquistata ieri nei singolari di classe dell’ITTF Lignano Master Para Open.

Rossi, che oggi ha anche avuto la soddisfazione di essere stata coinvolta in una pagina pubblicata sulla Gazzetta dello Sport, come testimonial del Friuli Venezia Giulia, assieme alle due colleghe campionesse Mara Navarria, spadista, e Veronica Toniolo, judoka, ha vinto l’oro in classe 1-2. «Eravamo in un girone a quattro e sono state comunque partite difficili, perché sia la finlandese Tapola sia l’argentina Garrone si allenano molto e rispetto a me prendono anche dei rischi maggiori, non avendo nulla da perdere. In campo ho avuto buone sensazioni e sono soddisfatta di come ho gestito le gare, anche perché contro la finlandese avrei potuto perdere. Giocare un torneo in casa è bello ma è anche complicato, soprattutto quando si va in campo nello stesso posto in cui ci si allena e dove si hanno tutti i riferimenti. Essere subito pronte a combattere è più difficile. Questo risultato mi ha anche consentito di tornare al n. 1 del ranking di classe 2 e si tratta di un ulteriore traguardo raggiunto. Sono soddisfatta e continuo a lavorare per le Paralimpiadi di Parigi».

Ragazzini si è classificata seconda in classe 3, arrivando dritta in finale e cedendo per 3-2 all’indiana Sonalben Manubhai Patel. «Ho disputato un ottimo torneo - spiega - affrontando avversarie toste. Nel girone la turca Duman mi ha recuperato due set di vantaggio e sono riuscita a rimanere focalizzata e mi sono imposta ai punti di spareggio alla “bella”. Anche il tabellone era insidioso e nei quarti e in semifinale ho superato due brasiliane di buon livello. In finale la mia avversaria è stata l’indiana Patel, con la quale ci eravamo incontrate per due volte quest’anno in Egitto. Avevo prevalso nel girone e lei in finale. Questa volta c’è stata grande battaglia e sono stata avanti per 2-1. Negli ultimi due set sono un po’ calata e ho perso. Ho comunque avuto buoni riscontri sul mio gioco e sono felice di questa medaglia d’argento. Salire sul podio in casa è sempre una bella emozione».

Elli in classe 8 ha compiuto la prodezza di battere nel girone per 3-0 la giapponese Yury Tomono, n. 4 al mondo, che ha ritrovato in finale e l’ha superata per 3-0. «È una medaglia molto bella - afferma - e anche un po’ inaspettata, perché ero la testa di serie n. 4 del torneo e dunque il podio era fattibile. Mi ero proposta l’obiettivo della semifinale e sono riuscita ad andare oltre. Sono molto contenta, perché mi sono classificata prima nel girone, prevalendo su Tomono, contro la quale finora avevo sempre perso. A livello di gioco forse non sono stata al 100%, ma per quanto riguarda la concentrazione e l’attenzione a ciò che faceva lei sono stata brava. Ho fatto le cose giuste senza prendere troppi rischi, che è un po’ la base del mio gioco. L’ho ritrovata in finale e mi ha battuta. Sono comunque soddisfatta del risultato, perché ho giocato bene, sono stata tranquilla e ho fatto quello che dovevo fare quando dovevo farlo».