Banner MINI bando Over65 B 3

Alessandro Arcigli in panchina con Giada RossiIl tennistavolo paralimpico entra nell'ultimo mese di qualificazione ai Giochi Paralimpici di Parigi. Gli atleti azzurri a marzo saranno impegnati prima a Lignano Sabbiadoro e poi in Spagna e in Polonia, sperando di confermare o migliorare la classifica internazionale e con essa le possibilità di competere quest'estate nella capitale francese.

«I campioni europei Giada Rossi e Matteo Parenzan si sono già assicurati il posto - spiega il direttore tecnico Alessandro Arcigli, che sta preparando le sue quinte Paralimpiadi alla guida degli azzurri, - mentre il resto della squadra sta cercando di ottenere i risultati che valgano la qualificazione, che sarà definita dal ranking mondiale di fine marzo. Quando ripenso a un periodo simile prima dei Giochi precedenti, ritengo che quest'anno stiamo andando bene e che la squadra sia la più preparata di sempre. Ciò non significa che tutti siano sicuri di qualificarsi, ma penso che siamo in una posizione molto migliore rispetto a quella in cui eravamo prima di Pechino, Londra, Rio e Tokyo».

Fra l’altro l’ammissione a Parigi è ancora più difficile rispetto alle precedenti Paralimpiadi, dato che, in alcune classi, anche essere Top 5 nella classifica mondiale non garantisce un posto ai Giochi. «Gli atleti - racconta il dt - conteggiano continuamente i loro punti e la posizione in cui si trovano rispetto ai risultati di giocatori di altri Paesi. Con tutti i calcoli che dobbiamo fare, a volte sembra di lavorare in uno studio contabile e non nello sport.  In un certo senso pare che sia più difficile qualificarsi che vincere una medaglia ai Giochi Paralimpici. Questo accade perché c'è un sistema di qualificazione molto duro, ma fa parte dello sport».

A Parigi le gare a squadre saranno sostituite dal doppio maschile, femminile e misto e per la prima volta gli atleti possono qualificarsi anche secondo la loro classifica di doppio. «Ciò richiede calcoli ulteriormente complicati – afferma Arcigli - poiché nei tornei internazionali i pongisti possono giocare il doppio con un compagno di un altro Paese, ma alle Paralimpiadi ciò sarà impossibile. Per quanto ci riguarda, in queste specialità abbiamo ottenuto ottimi risultati agli ultimi Mondiali ed Europei e, quindi, a Parigi, ci aspettiamo di avere grandi possibilità di vincere medaglie, come, in passato, è avvenuto nella competizione a squadre».

Nella foto il direttore tecnico Alessandro Arcigli in panchina con Giada Rossi