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Open di Slovenia 2022 la Nazionale azzurraIl Comitato Esecutivo della European Table Tennis Union si è riunito la scorsa settimana a Malmö, in Svezia, e ha deciso che ad agosto a Monaco di Baviera, in occasione del Congresso Europeo, non saranno elette le Commissioni per il prossimo biennio, perché quelle già esistenti saranno confermate fino al 2024. Alessandro Arcigli, direttore tecnico della Nazionale azzurra (nella foto con la squadra al recente Slovenia Para Open di Lasko), rimarrà dunque alla presidenza della Commissione Paralimpica.

Ciao Alessandro, si tratta di un implicito riconoscimento della bontà del lavoro che avete svolto in questi due anni?

«In effetti mi ritengo soddisfatto dei risultati che abbiamo ottenuto. Il presidente russo della ETTU Igor Levitin, che ora si è autosospeso, ha fin da subito assegnato alle Commissioni e a noi presidenti un ruolo di rilievo, come dei componenti del Board a tutti gli effetti. Abbiamo sempre partecipato a tutte le riunioni e quando si parla delle questioni di riferimento di ogni settore il nostro parere è tenuto in grande considerazione. Se devo essere sincero, fino alla mia elezione la ETTU non aveva fatto nulla in ambito paralimpico. In effetti non era facile essere operativi, perché la governance del tennistavolo paralimpico viene esercitata a livello mondiale. È dunque l’International Table Tennis Federation ad avere la piena giurisdizione anche sul fronte continentale, situazione che non si verifica per i normodotati».

È avvenuta quindi una piccola rivoluzione

«Diciamo che prima il presidente Levitin e ora l’acting president, il portoghese Pedro Moura, hanno dato autonomia di movimento alla vicepresidente finlandese Sonja Grefberg, che è anche la numero uno della Federazione del suo Paese e si occupa di fare da tramite fra la Commissione Paralimpica e il Board. Sonja si fida ciecamente di noi e anche grazie a lei siamo riusciti a ottenere un piccolo budget, attraverso il quale siamo diventati per la prima volta operativi».

Con quali finalità?

«In piena pandemia e durante il blocco mondiale abbiamo organizzato il seminario on line che ha coinvolto gli arbitri, gli allenatori e gli atleti e ha potuto contare su una partecipazione notevolissima. Dopo il successo di quell’iniziativa, per la prima volta abbiamo avuto la possibilità di proporre un Camp di allenamento, che si è svolto a Lasko, in Slovenia, dal 5 al 10 dicembre del 2021 e ha avuto oltre 30 atleti e 16 allenatori di 13 Paesi. Per una settimana i pongisti paralimpici si sono allenati insieme e si sono confrontati».

E che dire dell’ingresso dei paralimpici all’interno dei Campionati Europei Veterani di Rimini?

«Ho fatto il possibile per dare un impulso a questa novità e sono felice che sia già stato deciso di confermarla nella prossima edizione della manifestazione, che si terrà nel 2024 in Norvegia. Anche questo dovrà essere un punto di partenza e il prossimo obiettivo che ci poniamo è l’inserimento delle gare paralimpiche nel programma degli Europei Giovanili».

Chi sono gli altri componenti della Commissione ai quali è stata rinnovata la fiducia?

«La presidente del tennistavolo paralimpico inglese Karen Tonge, che è la mia vice, lo svedese Dennis Lindahl, che è alla guida della Federazione Tennistavolo olimpica e paralimpica e ha preso il posto dell’attuale presidente della ITTF Petra Sörling, e il turco Emre Baskan. Sono onorato di presiedere un grupppo di lavoro formato da personaggi di grande prestigio e che hanno un’influenza significativa nell’ambito del pongismo europeo».

Nel 2022 riproporrete il Camp?

«Certamente, subito dopo i Mondiali di Granada faremo uno stage giovanile internazionale in Slovacchia, perché uno degli obiettivi della ETTU è di essere itineranti. Il periodo potrebbe essere a inizio dicembre, come lo scorso anno».

Intanto il 18 agosto avrai un appuntamento importante per te e per la Commissione?

«Sono stato invitato a relazionare all’Assemblea annuale della ETTU, che sarà a Monaco durante gli Europei assoluti. Sarà una bella occasione per incontrare tutti e per illustrare le progettualità future».