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Federico Puglisi classificatore al French Para Open 2021Al French Para Open di Voisin le Bretonneux, a circa 25 chilometri da Parigi, in programma da oggi a mercoledì, l'Italia pongistica sta scrivendo un pezzo della sua storia. Per la prima volta, infatti, è presente a un evento internazionale, che vede impegnato anche il competition manager Francesco Nuzzo, un nostro classificatore. È il 32enne siciliano Federico Puglisi, che ha maturato una notevole esperienza paralimpica all'interno della Nazionale azzurra.

Ciao Federico, qual è esattamente il compito di un classificatore?

«Ogni squadra è composta da un medico o un fisioterapista e da un allenatore di tennistavolo. Io, essendo fisioterapista di professione e avendo superato il corso di tecnico di secondo livello, rientro in entrambi i profili. Il lavoro che facciamo nella sala di classificazione inizialmente consiste nell'esame delle schede mediche dell'atleta e nello studio della sua disabilità. Successivamente vediamo come si muova al tavolo, valutando la sua coordinazione, l'equilibrio e la forza. Sono tutte analisi che ci consentono di inserire il pongista in una delle dieci classi di disabilità fisiche».

Da quanti anni effettui le classificazioni?

«In Italia ho preso parte a decine di manifestazioni, fin da quando nel 2012 sono diventato classificatore nazionale paralimpico, frequentando un corso che si è tenuto a Lignano Sabbiadoro. L'ultima è stata a Gela lo scorso fine settimana. Sempre a Lignano ho superato a novembre 2019 il corso per classificatore internazionale, che si è svolto in lingua inglese. In Italia il team è composto da una decina di classificatori e fra loro mi piace ricordare Fabiola Marcoccia, Lucia Dognazzi e Roberta Lentini. Fra tutti noi si è creato un bel rapporto e siamo spesso in contatto».

Si tratta, ovvviamente, di un incarico delicato e di grande responsabilità?

«Certamente, perché un atleta viene penalizzato se è inserito in una classe maggiore rispetto alla portata della sua disabilità. In caso contrario a farne le spese sono tutti gli altri componenti della classe, che si trovano a confrontarsi con un avversario avente una disabilità inferiore alla loro. È fondamentale che ognuno sia incluso nella classe corretta. Dopo aver deciso la classe, infatti, seguiamo la persona durante le gare e decidiamo se confermarla o modificarla. Bisogna anche sottolineare che in Italia i pongisti entrano a far parte di una classe che è provvisoria e, quando in ambito internazionale sono sottoposti a un'ulteriore visita, la classe assegnata scavalca quella nazionale. In Francia ci siamo occupati di 25 casi fra classificazioni e riclassificazioni. Può accadere, infatti, che ci siano richieste di revisione della classe, in presenza di patologie croniche degenerative, che comportino peggioramenti dello status fisico. Oggi e domani, nel corso delle competizioni, verificheremo le classificazioni assegnate durante le visite».

Federico Puglisi è il primo da sinistra nella foto con i colleghi del team di classificatori al lavoro al French Para Open