Nazionale paralimpica in allenamento a TokyoLe gare pongistiche al Tokyo Metropolitan Gymnasium inizieranno mercoledì con i singolari, che saranno 11 (uno per ogni classe) maschili e 10 (essendo accorpate le classi 1 e 2) femminili.

L’Italia, guidata dal direttore tecnico Alessandro Arcigli, assistito dal tecnico Donato Gallo e dal tecnico/sparring Massimo Pischiutti, avrà in gara Andrea Borgato, bronzo mondiale nel 2014, e Federico Falco, bronzo europeo nel 2017, in classe 1, Matteo Orsi in classe 3, Matteo Parenzan in classe 6, Amine Kalem, terzo a Rio 2016, in classe 9, Giada Rossi, bronzo a Rio e campionessa d’Europa nel 2019, in classe 1-2 e Michela Brunelli, argento continentale nel 2019, in classe 3.

I gironi di qualificazione proseguiranno fino a venerdì 27 mattina. Nel pomeriggio scatteranno i tabelloni a eliminazione diretta, con le semifinali sabato 28 mattina e le finali dal pomeriggio a lunedì 30.

Da martedì 31 si disputeranno le competizioni a squadre, che partiranno direttamente dai tabelloni e saranno sei fra gli uomini (classi 1-2, 3, 4-5, 6-7, 8 e 9-10) e quattro fra le donne (1-3, 4-5, 6-8, 9-10). Le semifinali saranno mercoledì 1 settembre e le finali giovedì 2 e venerdì 3.

Per gli azzurri andranno in campo in classe 1-2 Borgato e Falco, campioni mondiali nel 2017 in classe 1, in classe 9-10 Kalem e Parenzan e in classe 1-3 Brunelli e Rossi, iridate nel 2017.

Domani mattina alle ore 8 italiane avverrà il sorteggio dei gironi di qualificazione dei singolari.

Allora Alessandro, il countdown sta per terminare?

«Fra alcune ore conosceremo gli avversari e il programma orario degli incontri dei nostri atleti, che saranno i primi italiani, fra tutti gli sport, a esordire mercoledì 25 agosto alle 2 della notte italiana. A quell’ora il primo a scendere in campo sarà Matteo Orsi». 

Purtroppo la preoccupazione legata al Covid-19 non accenna a diminuire.

«Questa edizione così particolare delle Paralimpiadi continua a tenere sotto pressione gli organizzatori, dopo l'ondata record di infezioni degli ultimi giorni. Tanto è vero che il CEO di Tokyo 2020, Toshiro Muto, ha dichiarato che "è necessario adottare ulteriori misure" e tra queste si profila l'obbligo per gli addetti ai lavori (i media per esempio) di testarsi quotidianamente, anziché ogni quattro giorni, e per tutta la durata di permanenza in Giappone, limitando al minimo gli spostamenti entro il circuito delle gare paralimpiche».

Permarranno, dunque, le porte chiuse?

«In realtà potrebbero esserci delle aperture ad alcuni gruppi di studenti, sarebbe una bella sorpresa per gli atleti».   

Che effetto avranno i Giochi di Tokyo 2020?

«Cambieranno il mondo. Dopo queste Paralimpiadi, ci sarà una diversa percezione della disabilità, non solo in Italia. Questo è il ruolo sociale che lo sport deve avere». 

In attesa delle gare, che affronterà con notevoli ambizioni, la Nazionale pongistica ha già raggiunto due obiettivi importanti.

«È vero, abbiamo una squadra numerosa e giovane e sono dei bei segnali per tutto il movimento».