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Yoga a Raggi LiberiÈ   stata una grande campionessa di tennistavolo in carrozzina Patrizia Saccà, capace di vincere in una lunga carriera medaglie in giro per il mondo e fra loro anche il bronzo a squadre alle Paralimpiadi di Barcellona del 1992. Ora insegna il nostro sport, sorretta dalla passione che l’ha sempre contraddistinta, e da anni lo porta nelle Unità Spinali, convinta giustamente che si tratti di un’attività ideale sul fronte del recupero funzionale dopo un incidente, oltreché un bel modo per ripartire con slancio in una nuova vita all’uscita dall’ospedale.

Ora Patrizia è diventata anche istruttrice di yoga e ha scritto un libro che s’intitola “Yoga a raggi liberi Surya Namaskar”. “In un felice connubio di dinamismo fisico e lavoro di consapevolezza meditativa, Yoga e Raggi Liberi rompe il pregiudizio sullo yoga non accessibile, riconducendo all’essenza stessa di questa antica disciplina, che non è certo ginnastica. Yoga e meditazione sono veramente per tutti” spiega il quarto di copertina.

2018 05 23 20 28 26«Avevo già preparato - ricorda Saccà - la tesina per dare l’esame da istruttrice, sulle dodici posizioni del Saluto al Sole, in sanscrito Surya Namaskar, che originariamente erano in piedi per le persone normodotate e io ho adattato a quelle in carrozzina. Durante un viaggio di un mese che ho fatto in India, ho pensato di scrivere un libro che potesse essere usato in tutte le Unità Spinali. Il mio obiettivo sarebbe che gli istruttori entrassero nelle strutture di tutta Italia per introdurre lo yoga. Il libro è veramente nato da una comunità spirituale».

2018 05 23 20 28 22In parecchi hanno infatti dato una mano:«Ho trovato un’amica editor, Cecilia Martino che mi ha aiutato a correggere il testo. La copertina è opera di un’altra amica, Veronique Torgue, che ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti francese. Ha contribuito anche la fotografa Maren Ollmann. Volevo farlo uscire in occasione della Festa della mamma, per dedicarlo a mia madre, e, per guadagnare tempo, Max Ferrero, fotografo di professione, che mi è stato utilissimo con la sua consulenza, mi ha consigliato di autopubblicarlo. Raimondo Rosa mi ha aiutato nell’impaginazione e sono state preziose anche le collaborazioni del grafico Luca Goia e del designer Federico Solito. L’idea è piaciuta molto a Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, che mi ha scritto una bellissima prefazione. Il mio intento è di aprire una porta, un po’ come ho fatto in passato, quando sono stata la prima a giocare contro i normodotati. In questo caso, magari, altri istruttori di yoga, anche più bravi di me, potranno aver voglia di cimentarsi con persone con disabilità».