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Stefano Tomasi 2I numeri nello sport possono non dire nulla e certamente il 4-1 con cui la Marcozzi Cagliari ha battuto il Tennistavolo Lomellino - Cipolla Rossa di Breme, confermando il 4-2 dell'andata, non è un buon termometro della differenza che si è vista in campo fra le due squadre. In via Crespellani, nel recupero della terza giornata di ritorno di serie A1 si è infatti assistito a un equilibrio di rara intensità e quattro partite su cinque si sono concluse alla "bella".

Ha iniziato Stefano Tomasi (nella foto), superando (9-11, 11-9, 11-7, 8-11, 11-9) Jordy Piccolin. e ha replicato Alessandro Baciocchi, rimontando da 0-2 (9-11, 10-12, 11-6, 11-8, 11-4) Carlo Rossi. Alessandro Di Marino ha riportato in vantaggio i padroni di casa, imponendosi (3-11, 11-9, 11-8, 7-11, 11-9) su Alberto Margarone. La svolta è stato il recupero da 0-2 del neo entrato Makanjuola Kazeem (8-11, 4-11, 11-9, 11-8, 11-8) contro Piccolin. Dopo un'indigestione di quinti set, Tomasi ha prevalso per 3-1 (11-6, 11-4, 9-11, 11-6) su Margarone, dando i due punti ai sardi.

«Ho detto ai miei dirigenti - scherza soddisfatto a fine match il tecnico locale Stefano Curcio - che mi devono pagare il cardiologo. È stato un confronto lungo e snervante, ma per fortuna è finito bene. Per noi è ossigeno allo stato puro. Tomasi a 33 anni contro, ragazzi che sono molto più giovani di lui, è stato strepitoso, mostrando una professionalità e una voglia di vincere incredibili. Non è peraltro una novità, perché s'impegna tutti i giorni in allenamento come se avesse 15 anni. Peccato per Rossi, che vinceva 2-0 su Baciocchi come agli Assoluti di Riccione e come allora è stato rimontato. Alessandro è cresciuto molto e Carlo è un po' calato di testa e non è riuscito a portarla a casa. Di Marino con Margarone si è aggiudicato una sfida non facile. Poi ho fatto entrare Kazeem e tutti mi hanno preso per pazzo. Da due o tre giorni, però, avevo una buona sensazione su di lui. Ero convinto che vincesse e i fatti ci hanno dato ragione. Nei primi due set rispondeva veramente male ed era passivo, dal terzo in poi ha tirato tutto quello che poteva, ha risposto meglio e il rendimento di Jordy è sceso. È stato il confronto più bello. Nell'ultimo singolare non si è mai avuta la sensazione che Tomasi potesse perdere contro Margarone. Ha sempre controllato la situazione. Abbiamo raggiunto il Lomellino al quarto posto e abbiamo gli scontri diretti favorevoli, ma non pensiamo ai playoff. Piuttosto ci guardiamo indietro e ci concentriamo sulla trasferta di venerdì a Messina. A questo punto anche un pareggio potrebbe andarci bene».