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Il Comitato Regionale del Friuli Venezia Giulia, facendo proprio l’obiettivo prioritario della F.I.Te.T. centrale di utilizzare le proprie risorse al fine di sviluppare l’attività e la pratica sportiva dei giovani, ha valutato utile per il movimento pongistico regionale investire l’impegno del proprio personale tecnico nella crescita dell’attività di base. Tale impegno è orientato al potenziamento dell’ambiente sportivo creando le condizioni per lo sviluppo di attività con gli obiettivi specifici di aumentare il numero dei praticanti in giovane età e migliorare le condizioni della suddetta pratica e dell’intervento educativo (apprendimento, allenamento, competizione). Con questo “Progetto” il Comitato quindi “lancia” un processo formativo rivolto ai ragazzi che abbiano meno di 10 anni compiuti e che possono cominciare a sviluppare una presenza sportiva continua ed organizzata. I profili dell’attività sono individuati in funzione di una equilibrata evoluzione di diversi momenti di questa pratica che vede ai primi punti:
- l’avvicinamento, il reclutamento e la formazione primaria (attività di base),
- la formazione sportiva.
La definizione di questo “Progetto” iniziale prevede quindi l’avvicinamento dei giovani in età della scuola primaria e, in misura inferiore, secondaria di 1° grado e l’attività territoriale, in collaborazione con le Delegazioni Provinciali e le Società che in particolare “insistono” su palestre ove ci sono scuole primarie a tempo pieno, per lo sviluppo dell’attività di avviamento della pratica sportiva.
In particolare, in sintonia con le Direzioni Didattiche, sono intervenute nel Progetto con i propri tecnici e le proprie strutture  le Società ASDCR Udine 2000, ASDS CUS Udine, GSD Rangers San Rocco, CSK Kras, ASD ASTRA, ASD US Azzurra. Anzi, alcune hanno donato anche vecchi tavoli di loro proprietà alle Scuole ove sono intervenute con la speranza di poterne cogliere nel prosieguo i giusti frutti.
Per attualizzare quanto sopra si è proposto alla Scuola primaria “Emilio Girardini” di Via Judrio (tre classi), “Lea D’Orlandi” di Via Sabbadini, “Friz” di Via XXVAprile (6 classi) di Udine, “Campolessi” (tre classi), “Ospedaletto” (4 classi) di Gemona, “Adegliacco” (due classi) di Adegliacco, “Kugy” (3 classi) di Banne, “Lona” (3 classi) di Opicina a Trieste, “Pecorini” (2 classi) di Gorizia, “Casa della Gioventù” di San Vito al Tagliamento a Pordenone e alla Scuola secondaria di 1° grado “Bellavitis” (4
classi) di Via XXV Aprile a Udine, un incontro iniziale, di sei ore minimo per ogni classe e successivi ulteriori interventi, che comporti dei “piani  di lezione” così contemplati:
- 1^ lezione  . Spiegazione di come si impugna la racchetta,
                     . spiegazione della posizione dei piedi, del corpo e del movimento da
                       fare nel colpo di rovescio,
                     . primo esercizio. Colpire di rovescio con il tecnico al cesto,
                     . il secondo ed il terzo esercizio variano soltanto per le modalità diverse
                       di impiego degli allievi rispetto al primo esercizio.


- 2^ lezione   . Ripasso degli argomenti della 1^ lezione e correzione dei movimenti,
                      . spiegazione della posizione dei piedi, del corpo e del movimento da
                        fare nel colpo del dritto,
                      . primo esercizio. Colpire di dritto con il tecnico al cesto,
                      . il secondo e terzo esercizio variano soltanto per le modalità diverse
                        d’impiego degli allievi rispetto al 1° esercizio.
- 3^ lezione   . Ripasso delle due lezioni precedenti e correzione dei movimenti,
                      . Legamento del colpo di rovescio e del dritto senza e con spostamento
                        del piedi. Proseguire poi con due rovesci e due dritti,
                       . cura dello spostamento dei piedi,
                       . secondo esercizio con l’istruttore al cesto,
                       . terzo esercizio con l’istruttore.
4^ lezione       . Ripasso delle tre puntate precedenti e correzione dei movimenti,
                       . spiegazione del servizio di rovescio e del passo giro,
                       . spiegazione di come si contano i punti, dei set e delle partite che si
                         giocano nel tennistavolo per vincere un incontro,
                       . spiegazione, solo accennata, del servizio di dritto.
5^ lezione       . Ripasso delle quattro lezioni precedenti e correzione dei movimenti,
                       . cura del movimento delle gambe nel colpo di rovescio e di dritto,
                       . esercizi con i colpi di rovescio e dritto con l’istruttore al cesto.
6^ lezione       . Gioco di singolo con cura del punto ove deve la pallina deve impatta-
                          re il tavolo nel servizio,
                        . gioco del doppio con cura del movimento che i giocatori devono fare
                          nei loro spostamenti per colpire la palla.
Si sono svolti poi successivi incontri per vedere di dare alle Società giuste indicazioni per i ragazzi più portati per il tennistavolo.
In alcune scuole in ore scolastiche successive “curriculari” si è effettuato un torneo di tennistavolo con le classi che hanno partecipato al corso.
Il suddetto “Progetto” si riferisce prettamente alla pratica sportiva orientata alla disciplina sportiva del tennistavolo.
La stessa però abbisogna, come base iniziale di ogni attività, di una appropriato insegnamento della pratica motoria, della consapevolezza o presa di coscienza dello spazio che è intorno agli allievi e degli ostacoli che lo popolano, di insegnamenti consoni a far acquisire agli allievi la corretta coordinazione dei movimenti, dell’acquisizione di una grande sensibilità manuale e della capacità di accrescere la propria forza mentale che permette una concentrazione legata all’osservazione di ciò che ci sta intorno e ad un processo logico consequenziale. Questo ci siamo sforzati di evidenziare sempre e di anteporre ai periodi ai tavoli.
I Tecnici durante tutte le lezioni hanno effettuato, alternando gli allievi, esercizi per sviluppare tali potenzialità, utili in ogni campo e momento della vita di ognuno.
Siamo certi che tale Progetto serva oltre che per il tennistavolo per il buon equilibrio ed una sana crescita dei nostri giovani, sia fisica che mentale.

A questa attività propedeutica ai giochi sportivi studenteschi, che ogni delegazione effettuerà nei tempi opportuni sul territorio di competenza, hanno presenziato in siti diversi cinquecento allievi e venti maestre. I tecnici intervenuti sono Marino Filipas, Franco Princisgh, Marcello Ciancio, Tommy Di Giusto, Eleonora Moro, Enrico Mascelloni, Vinicio Divo, Sonja Milic, Marisa Musina, Claudio Musina, Stefano Di Giusto.

Infine da segnalare che anche la Società CSK Kras di Sgonico svolge con Vinicio Divo e Sonja Milic  un’intenso programma ludico-motorio-pongistico presso le scuole primarie situate sul territorio dell’alto piano carsico e di Trieste. Per questo impegno la settimana è così organizzata: da Febbraio a Maggio, ogni lunedì, dieci interventi in due classi della Scuola “L.K.Gorazd”, precisamente a Sales; durante tutto l’anno, ogni mercoledì, in tre classi della Scuola “1° Mai 45”, a Sgonico; da Ottobre a Dicembre e da Gennaio a Maggio, ogni giovedì, in due classi della Scuola “V.Scek”; da Febbraio a Maggio, ogni venerdì, in tre classi della scuola “Gradnik”, a Rupingrande.