Banner MINI bando Over65 B 3

Ha visto in gara ben 398 atleti e questa mattina, dopo oltre due giorni di battaglie, il singolare maschile di quinta categoria ha designato il nome del campione italiano. Il 41enne Carlo Rossetti (Libertas Latisana), testa di serie numero 1, ha arginato l’assalto dei giovanissimi, basti pensare che gli altri 15 che con lui erano arrivati agli ottavi di finale hanno un’età media di 14,1 anni, i sette che hanno raggiunto i quarti di 12,9 e i tre semifinalisti di 13,3.

In semifinale Rossetti ha battuto per 3-0 (12-10, 11-3, 11-6) il 13 anni Alessandro Tini (Tennistavolo San Polo). In finale ha prevalso per 3-0 (11-9, 11-9, 11-7) sul 13enne Mattias Mongiusti (Juvenes Repubblica San Marino), che in semifinale aveva eliminato per 3-0 (11-5, 11-2, 11-6) il 14enne Luca Della Rosa (TT Acsi Pisa). Rossetti è approdato all’atto conclusivo non perdendo set, mentre Mongiusti ne ha ceduto soltanto uno ad Andrea Scardigno (Circolo Tennistavolo Molfetta) negli ottavi.

Nel primo set Rossetti è andato avanti 3-1 ed è stato ripreso, ancora 8-5 e 10-7 e, dopo una risalita di Mongiusti fino al 10-9, ha chiuso con un diritto. Nel secondo il friulano si è portato sul 5-2 e Mongiusti lo ha raggiunto (7-7), è riandato in fuga (9-7) ed è stato riappaiato (9-9). Si è però procurato un set-point e ha messo il sigillo con un bel diritto. Nel terzo parziale ha sempre guidato Mongiusti, ma dal 7-4 per lui Rossetti ha imposto un break di 6-0 che lo ha condotto al comando e gli ha regalato tre match-point. Un errore in risposta del sanmarinese ha messo fine alla contesa.

«Certo che questi ragazzini - racconta Rossetti - sono tutti forti. Ce l’ho fatta, ma avevo tanta paura, mi tremavano le gambe. I miei giovani avversari non sono riusciti a rimanere concentrati e non sono stati continui. Ho vinto grazie al servizio. Nell’ultimo set della finale l’arbitro me ne ha chiamati due e ho perso per un attimo il controllo, poi ho ripreso in mano la situazione. Il torneo non è iniziato bene, perché ho dovuto cambiare la racchetta, che aveva la gomma rossa di mezzo millimetro più alta. Mi è stato poi confermato che era regolamentare. Ho dovuto usare la racchetta d’allenamento. Non pensavo di vincere il titolo, semmai di passare qualche turno. Sono riuscito sempre a conservare la calma, quando sentivo la tensione chiudevo gli occhi e respiravo. Cercavo soprattutto di tenere duro i primi quattro punti di ogni set. Questo per me è stato il primo titolo italiano, ora giocherò anche il doppio. Purtroppo nella vita sono disoccupato, facevo il rappresentante di carne e di pesce e ora sono fermo, spero di trovare un altro posto».

sing masch5