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Circa 260 iscrizioni, con pongisti provenienti da sette Regioni, hanno caratterizzato il torneo Open che è stato organizzato dallo Stet Mugnano e si è disputato al Palasport di San Nicola La Strada (Caserta). Innovativa la formula del “numero chiuso”, che ha garantito agli atleti sia di giocare al proprio livello sia di confrontarsi con i più forti esponenti del panorama nazionale.

La gara G 1/800 ha visto in lizza i seconda categoria e il pronostico è stato rispettato, con la vittoria di Antonino Amato (nella foto). Il numero uno dello Stet Mugnano ha rischiato di distrarsi in semifinale e si è complicato la vita contro Stefano Banco del Pozzuoli. Nella parte bassa del tabellone ha fatto percorso netto il tecnico dello Stet Csaba Kun, come atleta in forza al Casalnuovo Matera. In semifinale ha battuto per 3-0 il compagno di squadra Mattia Galdieri, con 3 set vinti a 9. In finale Amato si è imposto per 3-0, lasciando qualche chance a Kun solo nel secondo set, terminato ai vantaggi.

Nel torneo F 200/2500 è tornato protagonista lo Stet Mugnano, grazie a un altro dei suoi giovani, Francesco Palmieri, testa di serie numero 7, che in finale ha superato il calabrese del Piscopio Perri, numero 4. A sorpresa è uscito il favorito Gabriele Barbarito dell’Eureka Roma, per mano di Francesco Coletta (Asd Fiacccola). In semifinale Perri ha prevalso con un combattuto 3-1 su Coletta, mentre Palmieri si è sbarazzato facilmente del napoletano Di Leva, in forza all’Apuania Carrara. Il torneo E 500/2500 ha registrato il predominio del Molise, grazie a Manuel D’Amico, talentuoso giocatore dei Warriors e 4° atleta del seeding, che in finale ha avuto la meglio con un 3-0 lottato punto a punto sul calabrese Alessio Cuzzocrea del Casper, n. 7. Il vincitore in semifinale ha faticato per battere in 5 set Carmine Savanelli dello Stella del Sud, mentre Cuzzocrea non ha avuto problemi.

Nel tabellone D 800/2000 si è assistito a una gara molto avvincente. Ad aggiudicarsela è stato Steven Fiore, calabrese dell’Atlantide, quarta testa di serie, che in semifinale ha stentato per liberarsi al quinto set del giovane pugliese Nicola Giove. In finale la sua maggior potenza ha avuto ragione per 3-1 del talento dello Stet Costantino Cappuccio, vera rivelazione, protagonista di una grande rimonta ai danni del compagno di scuderia Marrone agli ottavi e poi bravo a regolare il favorito Rosa, del Warriors, e Barca del San Nicola.

Nel torneo C NC/1000 in finale Giuseppe Santillo del Capua, con la sua “puntinata lunga” non ha lasciato scampo a Francesco Marrone, altro giovane dello Stet Mugnano. Santillo si è salvato in semifinale, annullando un match-point a Safina del Top Spin Frosinone. Certamente non pronosticato il successo nel torneo B NC/2000 di Aniello Scognamiglio, del TT Torre del Greco, in continua ascesa nel ranking nazionale, che da numero 16 del tabellone ha sconfitto Silvio Russo, del Sorrento Sport, n. 10, per 3-1. A giocarsi la finale del torneo A NC/4000 sono stati il più esperto degli iscritti, Vincenzo Paesano, classe 1938, tesserato per lo Stella del Sud, e il più giovane, Giuseppe Calarco, classe 2007, dello Stet Mugnano. Calarco è andato avanti per 1-0 e 10-8 nel secondo set, ma non è riuscito a chiudere e ha subìto il recupero di Paesano, che ha tagliato il traguardo sul 3-1.

Il torneo Dunlop Cap è stato probabilmente il più divertente. La formula del worldchampionship ping pong piace, molti l’avranno vista nei filmati sui social forum e si tratta del nostro gioco sviluppato però con racchette rivestite di sola carta vetrata, uguali per tutti i partecipanti. Dopo l’imbarazzo iniziale, gli atleti hanno preso confidenza con il materiale e si è assistito a gare altamente godibili. Parecchie le sorprese, come l’eliminazione in girone di Amato a opera di Ady Gorodetzky, dello Stet Mugnano, e di Claudio Gammone del San Nicola Caserta. Sono approdati alla finale Gianluca Mastroberti, dello Stella del Sud, e Andrea Serpe, del Torre del Greco e il primo si è imposto per 2-1. Sul podio anche Gorodetzky e Kun, che ha sprecato almeno 4 match-point con Serpe.

Alla fine soddisfazione da parte degli atleti e degli organizzatori, subito pronti a rilanciare la sfida. La manifestazione si sposta infatti a Roma, dove domenica si replica alla Sala 5 del Palacavicchi.

Antonino Amato in risposta