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L’anno scorso il loro match era andato in scena in semifinale. Questa volta invece Antonino Amato (Stet Mugnano) e Daniele Pinto (Tennistavolo Torino) si sono giocati il titolo italiano del singolare juniores. Allora era stato però 3-0 per Pinto, questa volta ha prevalso Amato per 3-1. Il piemontese è arrivato in carrozza in finale, non cedendo neppure un set. Lo ha impegnato più degli altri il compagno di club Nicholas Frigiolini, che in semifinale, pur perdendo per 3-0, nel terzo set ha avuto due palle sul 10-8 per chiudere, prima di cedere per 11-7, 11-6, 12-10.

Un Amato da combattimento, invece, nel penultimo atto ha rimontato Luca Bressan (Tennistavolo Castel Goffredo) e lo ha battuto al quinto set. Il siciliano si è aggiudicato il primo parziale ai vantaggi (13-11), poi Bressan ha pareggiato (11-8) ed è passato a condurre (11-3). Un parziale che avrebbe stroncato un toro, ma non Amato, che è prepotentemente rientrato in partita (11-8) e nella “bella”, nonostante la risalita dell’avversario, si è imposto al secondo match-point per 12-10.

La finale, dunque. Amato è scattato dai blocchi come meglio non avrebbe potuto e il primo set e scivolato via liscio a suo favore (11-3). Nel secondo Pinto ha indossato l’elmetto e ha risposto al bombardamento (7-3). Amato ha trovato la forza per impattare (7-7), ma il finale è stato tutto del novarese (11-8). Un fuoco di paglia, perché Amato è tornato a comandare e con un doppio 11-4 ha tagliato il traguardo da vincitore con pieno merito.

«Mi aspettavo un risultato del genere - spiega il direttore sportivo dello Stet Mugnano Ady Gorodetzky - perché Antonino negli ultimi scontri diretti aveva già battuto Bressan e Pinto. Si tratta di un fantastico esempio di come il lavoro paghi. Quando è arrivato da noi da Palermo due anni fa, quando aveva 13 anni e mezzo, era il numero 9 dei cadetti in Italia, dopo due mesi e diventato il 3 e poi il 2 ed è stato convocato in azzurro da Valentino Piacentini. In due anni e mezzo è passato dal n. 420 d’Italia all’attuale numero 13, con un rendimento in crescita costante. Per il suo gioco riesce a essere competitivo anche in campo internazionale e all’ultimo Open d’Italia ha sconfitto il migliore atleta di Germania. Amato è il risultato dell’ottima collaborazione che si è instaurata fra la nostra società e i tecnici della Nazionale, prima Piacentini e ora Lorenzo Nannoni. La sua vittoria è una buona notizia per lui, per noi e per tutto il tennistavolo italiano».

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