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Attivit giovanile È iniziato come Progetto Giovani ed è stata la prima iniziativa varata dal Consiglio Federale FITeT al fine di incentivare e sostenere la pratica sportiva dei giovani e le attività delle società sportive “Vivaio”. Prevedeva un concreto investimento sulle attività delle Squadre Nazionali Giovanili, dei Comitati Regionali, delle società sportive più attive e produttive per la pratica Under 18. Quindi un complesso di risorse (finanziarie) che favorivano un ampliamento della pratica sportiva e un sostegno di quella di maggiore qualificazione. La sua evoluzione, a partire dalla stagione 2014-2015, è avvenuta all'interno del Progetto Italia, che il Consiglio ha articolato al fine di generare efficaci effetti nello sviluppo dei processi e dei risultati della pratica sportiva dei giovani e degli atleti azzurri, Olimpici e Paralimpici. Lo staff federale che si occupa del Progetto Italia Giovanile è guidato da direttore tecnico Matteo Quarantelli, coadiuvato da Giuseppe Del Rosso, Salvatore Di Maria, Domenico Ferrara, Umberto Giardina ed Enrico Rech Daldosso.

Matteo Quarantelli, quali sono stati gli obiettivi perseguiti dal Progetto?

«Soprattutto il sostenimento e l'incentivazione dell’attività delle società sportive e dei Comitati territoriali, la promozione, la progettazione, l'organizzazione e la gestione delle attività del settore giovanile, l'ampliamento della formazione permanente dei tecnici e degli sportivi e l'ampliamento e la qualificazione dell'attività quotidiana di atleti e tecnici delle squadre nazionali.

Altro aspetto determinante credo sia stato il coinvolgimento della struttura territoriale FITeT e delle nostre società sportive, che hanno ben interpretato lo spirito di servizio con il quale si desiderava operare».

Per quanto riguarda il Settore Giovanile, quali risultati pensa siano stati raggiunti?

«Abbiamo riscontrato un incremento dei giovani praticanti Under 12, sia in ambito territoriale sia nazionale, del 30% per il settore maschile e quasi del 40% per il femminile. Il dato viene estrapolato dai valori del tesseramento, della numerosità degli atleti presenti nel ranking FITeT, della partecipazione all’attività agonistica e della presenza di giovani atleti sul podio dei campionati di categoria.

E’ innegabile poi che gradualmente il livello di competenza dei praticanti sia cresciuto, sia nella dimensione complessiva sia degli atleti selezionati dallo Staff Federale. In molte competizioni internazionali di riferimento, poi, sono giunti riscontri notevoli ».

Quanto varia la situazione a seconda dell'ambito territoriale?

«Sotto il profilo dell'incremento delle risorse destinate alla pratica sportiva e dei riscontri concreti (attività) di tale investimento, l’evoluzione appare addirittura sorprendente. Si rileva infatti che in tutte le Regioni del nostro Paese si svolge con regolarità una pratica, più o meno evoluta, dedicata ai giovani. In più esiste un fenomeno di crescita dei partecipanti alle attività di formazione e aggiornamento “in campo”. Sta insomma fiorendo una mentalità orientata alla conoscenza e allo studio, che ha permesso a diversi giovani di sfruttare la propria esperienza di ex-atleti per provare una strada professionale seria e strutturata».

Cosa accadrà nel 2016?

«In ambito territoriale la complessa organizzazione, garantita dai Comitati e dalle nostre società sportive, consentirà di svolgere circa 150 stage dedicati ai giovani nati dopo l'1 Gennaio 2002, 21 manifestazioni regionali del Ping Pong Kids e una trentina in ambito provinciale, 21 appuntamenti regionali del Trofeo Coni, un centinaio di attività agonistiche e promozionali e una ventina di corsi, seminari, workshop di aggiornamento e formazione per tecnici e dirigenti sportivi. Inoltre ci saranno incentivazioni alle società sportive da parte dei Comitati Regionali».

E a livello nazionale e internazionale?

«Organizzeremo e gestiremo degli stage a cadenza mensile del Team Squadra Nazionale MiniCadet, per gli atleti nati dopo il 31 dicembre 2002. Parteciperemo poi ad alcuni eventi internazionali (a Budapest a gennaio, a Lignano Sabbiadoro a marzo, allo Zagiping a maggio e all'EurominiChamps ad agosto). Organizzeremo dei Campus invernali ed estivi del team di atleti selezionati all’interno del Progetto Italia, la Coppa delle Regioni dal 31 marzo al 3 aprile, la gara finale del Ping Pong Kids, dal 27 al 29 maggio, i principali eventi agonistici giovanili (tornei nazionali e campionati italiani) e dei corsi di aggiornamento e formazione per tecnici e dirigenti sportivi. Parteciperemo all'organizzazione delle gare del Trofeo Coni e della Coppa Muravera, a settembre. Ci saranno attività settimanali di monitoraggio degli atleti selezionati presso le proprie sedi e, a monte, non mancherà l'incentivazione delle società sportive alla partecipazione all’attività agonistica giovanile nazionale e alla selezione dei giovani atleti per il Progetto Italia e dei Comitati Regionali all’organizzazione e allo sviluppo delle attività territoriali».

Quanto l'intenzione di incrementare i posti a disposizione degli atleti di età compresa fra i 12 a i 14 anni al Centro Federale di Formia è di stimolo a potenziare l'attività svolta sugli Under 12?

«Il saldo collegamento fra le attività del Settore Giovanile e la squadra Nazionale è ormai assodato, in virtù del condiviso lavoro degli staff federali in proiezione dell’evoluzione delle attività degli atleti coinvolti presso il Centro. Questo lavoro negli ultimi quattro anni ha permesso di costruire una graduale progressione dell’attività giovanile, che oggi permette di considerare i nostri Under 12 pronti ad entrare nello sport più impegnativo e selettivo. Giovano, da questo punto di vista, sul fronte territoriale, la nascita e l'evoluzione di team regionali per l’allenamento e la preparazione dei giovani di maggior interesse e disponibilità. Riassumendo, il Consiglio Federale ha ritenuto di dover utilizzare le proprie risorse al fine di sviluppare l’attività dei giovani. Le azioni a sostegno e d'incentivo alle persone e alle realtà organizzative sono rivolte sia alla pratica sportiva di base sia a quella orientata alla elevata prestazione sportiva».

Che cosa si sente di augurare per l'anno appena iniziato?

«Ritengo di poter interpretare il comune sentire nel desiderare di riuscire a coinvolgere ancora più giovani e, con loro, le rispettive società sportive. È proprio attraverso il sostegno alle nostre società che potremo ambire a un ulteriore salto di qualità. Esse infatti, potenzialmente, possono divenire tantissimi “Centri” per l’attività sportiva organizzata e non casuale. Il binomio Giovani - Società può rappresentare un motore di cambiamento molto importante, sicuramente applicabile anche ad altri profili dell’attività».