Banner MINI bando Over65 B 3

DSC 0614Sono i due atleti che le Fiamme Azzurre, il Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria, hanno scelto per arruolare il tennistavolo nei loro ranghi per la prima volta nella loro storia. Niagol Stoyanov del TT Amatori Sterilgarda e Alessandro Baciocchi, dell’TT Apuania Carrara, hanno visto cambiare nelle ultime settimane la loro vita raggiungendo un grande successo personale che ha dato loro nuove certezze e che ha arricchito di nuovi entusiasmi l’ambiente del movimento pongistico italiano premiando al tempo stesso il lavoro certosino portato avanti con pazienza e determinazione in questi anni dal Presidente Franco Sciannimanico e dalla Fitet più in generale.

Ecco come stanno vivendo questo momento i due protagonisti in questione che abbiamo intervistato.

 

NIAGOL STOYANOV

Ultimi mesi indimenticabili per te finalmente con l'ingresso nei primi 100 al mondo, che per la qualità che hai sempre espresso nel tuo gioco sembrava da tempo meritassi, e poi l'arruolamento nelle Fiamme Azzurre?

“Si, grazie, tutto il 2014 è stato un anno incredibile”.


Quale dei due successi ritieni più importante?

“Non saprei scegliere, sono entrambi passaggi fondamentali per un atleta della mia età. I primi 100 è un obiettivo che dubitavo di poter raggiungere ma dipendeva in larga parte da me. L'ingresso nelle Fiamme Azzurre è dipeso dal lavoro di molte figure istituzionali che si sono impegnate in questa direzione. Ho avuto una fortuna che altri pongisti del passato non hanno avuto.”


Essere una Fiamma Azzurra è un punto di arrivo o può darti quella tranquillità da cui spiccare il volo anche verso le Olimpiadi che sarebbero le tue prime?

“Adesso cambiano molti aspetti. Cambiano le mie aspettative e cambia l'attenzione dei miei avversari, dovrò fare attenzione a tutte le gare. Da qui a Rio ci sono due mondiali, un europeo e tanti open. La strada è ancora molto lunga.”

Come valuti l'operato della Fitet e delle staff tecnico nel lavoro intrapreso negli ultimi due anni con la nazionale?

“L'arrivo di Patrizio Deniso è stato notevole, non solo a livello tecnico. Noi atleti della nazionale abbiamo avuto nuove opportunità; partecipare al campionato cinese, essere seguiti da uno psicologo dello sport e una nuova commissione medica che fa riferimento al professor Tranquilli. Gli aspetti curati e da curare sono molti.

In questo contesto ci tengo a sottolineare anche il lavoro quotidiano dei tecnici delle nazionali giovanili. Nannoni, Piacentini e Gigliotti danno una possibilità ai più piccoli che non c'era quando facevo parte delle giovanili.”


Facendo gli scongiuri un obiettivo che sembra vicino e possibile è lo scudetto a squadre con gli Amatori Sterilgarda, un risultato che sembra non dovrebbe sfuggirvi, giusto?

“Non direi che si possano avere queste certezze. A Castel Goffredo non si vince uno scudetto dal 2010 quando la stessa squadra riusci ad arrivare anche alla semifinale di Champions League. Ad oggi nonostante il primo posto in classifica abbiamo pareggiato con Carrara, Palermo e Torino che sono le altre pretendenti al titolo. Nei playoff a maggio dovremo fare qualcosa di più.”


Difenderai il tuo titolo italiano di singolo a Molfetta, conquistato l’anno scorso nella splendida finale di Terni in rimonta su Paolo Bisi?

“Certo, tra l’altro finalmente riusciamo a giocarli durante la stagione. Spero ci siano delle buone condizioni di gioco e una cornice di pubblico degna del più importante evento che si gioca in Italia. Sarebbe desolante giocare in un palazzetto vuoto ma sono sicuro che non sarà così.”


ALESSANDRO BACIOCCHI

Ale, intanto complimenti. L'arruolamento nelle Fiamme Azzurre è stato un grande risultato, te lo aspettavi?

“Corrado intanto grazie dei complimenti. Sicuramente l’arruolamento nelle Fiamme Azzurre per me è una grandissima soddisfazione che quando ho cominciato a giocare non avrei mai potuto immaginare. Diciamo che quando è uscito il bando che valutava i risultati dei 12 mesi precedenti ho capito di potercela fare perché tutto sommato avevo vinto molte gare tra cui soprattutto gli europei junior a squadre.”


Certamente merito tuo, della Fitet che ha creduto in te ma anche delle società che in questi anni ti hanno seguito: Perugia, Marcozzi, Apuania, la nazionale con tutti i loro tecnici e dirigenti. Chi ti senti di ringraziare?

“Certo il merito va anche alla Fitet che ha creduto ed investito su di me in questi anni. Per questo ovviamente mi sento di ringraziare il presidente perché senza di lui non penso che ci sarebbero stati questi posti nelle Fiamme Azzurre ma nemmeno quelli precedenti nell’Aeronautica, poi ovviamente le società e gli allenatori che mi hanno seguito come John Ippoliti e Massimiliano Mondello.”

Con l'Apuania hai accettato di far parte di una squadra giovane ma che si è rivelata di grande qualità, con la responsabilità dello scudetto sul petto. Quali obiettivi avete, secondi è già un buon risultato o puntate al colpaccio sullo Sterilgarda?

“E’ vero siamo la squadra più giovane del campionato, ma ciò non toglie che ce la metteremo tutta per vincere il campionato. Arrivare secondi per me e anche per la squadra penso sia comunque una sconfitta. Il nostro obbiettivo è lo scudetto pur sapendo che è molto difficile conquistarlo.”

A livello individuale con la tranquillità del Gruppo Sportivo Militare pensi di poter lottare alla pari anche per il titolo italiano in competizione con i tuoi compagni di nazionale?

“Ai Campionati Italiani Assoluti cercherò di mettercela tutta per arrivare fino in fondo e lottarmela con tutti, ma puntare al titolo sarà durissima vedendo anche i risultati dei miei compagni di nazionale come Stoyanov che è migliorato molto ultimamente ed è il grande favorito.”