Il vicesindaco Giovanni Zinni: «La Coppa Italia ad Ancona è un'occasione di crescita»
- Pubblicato: 30 Dicembre 2025
Mancano ormai pochi giorni alle gare di Coppa Italia, che andranno in scena sabato 3 e domenica 4 gennaio al Palascherma di Ancona. L’attesa della città è ben testimoniata dalle parole del vicesindaco e assessore allo Sport Giovanni Zinni.
«Le Final Four di Coppa Italia di tennistavolo - afferma - rappresentano per Ancona un appuntamento sportivo di grande prestigio e una concreta occasione di crescita per l’intero movimento locale. Le manifestazioni di livello nazionale e internazionale sono uno stimolo fondamentale per lo sviluppo dello sport sul territorio, sia dal punto di vista quantitativo, poiché favoriscono una maggiore partecipazione, sia qualitativo, poiché innalzano il livello tecnico e organizzativo delle realtà locali. In questo contesto si valorizza inoltre il rapporto virtuoso con l’Università, attraverso l’azione del CUS Ancona, che svolge un ruolo centrale nel collegare il mondo accademico con quello sportivo e nel promuovere una cultura dello sport diffusa e inclusiva».
La manifestazione in terra marchigiana non sarebbe possibile senza la collaborazione esistente fra diverse parti in causa. «Quella fra enti e soggetti pubblici impegnati nella promozione dello sport - spiega Zinni - dà vita ad azioni virtuose che non si esauriscono nel singolo evento, ma producono effetti duraturi, contribuendo alla diffusione del benessere fra i giovani e al loro pieno inserimento in una società sana, fondata su valori positivi, rispetto delle regole e senso di comunità. Un sincero ringraziamento va alla Federazione Italiana Tennistavolo, alla Regione Marche, al CONI Marche, al Comitato Regionale FITeT Marche e al CUS Ancona, per il lavoro sinergico che ha reso possibile questo evento. Per l’amministrazione comunale l’accoglienza degli atleti, dei tecnici e delle loro famiglie è un aspetto centrale e vogliamo che chi arriva ad Ancona per lo sport possa sentirsi benvenuto e vivere la città non solo come sede di gara, ma come luogo capace di offrire ospitalità, servizi e qualità della vita».


