Serie A1 maschile TT Sassari campione dItalia 2024 2025Il Tennistavolo Sassari è campione d'Italia per la prima volta nella sua storia. Al suo esordio in serie A1, ha subito centrato l’obiettivo, al termine di una finale scudetto vibrante, la più spettacolare degli ultimi anni, e davanti a un pubblico caldissimo. Dopo una vittoria a testa per 4-2 nello spareggio casalingo, disputato nella palestra della Scuola Media di corso Cossiga, sotto la direzione di Nicola Capurso e Daniele Vacca (con Elena Rozanova al segnapunti d’angolo), ha battuto per 3-2 la Top Spin Messina WatchesTogether.

Agli isolani, in virtù del secondo posto in regular season, contro il quarto degli avversari, sarebbe infatti bastato il pareggio e, secondo, regolamento, l’ultimo singolare non è più stato necessario. La premiazione è stata effettuata dal consigliere federale Raffaele Curcio

Vladislav Ursu dal 5-5 si è portato sul 10-5 e ha sfruttato il terzo set-point. Nel secondo parziale il moldavo dal 5-5 è salito sull’8-5 e sul 10-7 e la seconda opportunità gli ha dato ragione. Alla ripresa del gioco Andrea Puppo ha recuperato da 0-3 a 5-4 e dal 5-7 al 7-7, ma l’atleta ospite ha condotto di nuovo sul 9-7 e dal 9-8 ha chiuso i conti.

Lubomir Pistej dal 3-4 ha ribaltato la situazione (8-4), dal 9-6 è stato riavvicinato (9-8) e ha conquistato gli ultimi due punti. Nella seconda frazione Niagol Stoyanov ha guidato sul 5-2 e dal 6-4 è stato superato (6-9). Lo slovacco si è visto riassorbire (9-8) e ha messo a segno l’ultimo spunto. Il beniamino di casa è risalito dall’0-2 al 4-2 e, sui rientri dall’avversario dal 6-3 al 6-5 e dall’8-5 all’8-7, dal 9-8 ha completato l’opera.

Nel derby fra mancini Junior Humberto Manhani è stato raggiunto dal 3-0 al 3-3 e sorpassato dal 5-3 al 5-6. Sul 9-9 ha approfittato al meglio del doppio turno di servizio. Sadi Ismailov ha replicato (8-0) e ha pareggiato agevolmente le sorti della sfida.

L’italo-brasiliano è stato appaiato dal 5-3 al 5-5 e, dopo una lotta punto a punto (8-8), ha piazzato il 3-0 decisivo. Il russo ha nuovamente reagito sul 6-1 e sul 9-2 e si è andati alla “bella”. Il portacolori sassarese ha insistito (5-1), ha allungato sul 7-2 e dal 7-4 sul 10-4, sfruttando il primo match-point.

Ursu dal 4-4 ha spinto sull’8-4 e Pistej ha rimontato (7-8), sull’8-10 ha annullato i due set-point e sull’11-10 è stato efficace. Lo slovacco ha proseguito la sua marcia sul 3-1 e sul 5-2 e ha patito un break di 7-0 (5-9). Il moldavo sul 10-6 ha prevalso alla prima palla set.

Ancora lui dal 4-4 si è involato sul 7-4 e dal 7-5 non si è più fermato. Nella quarta frazione Ursu è risalito dal 2-4 al 4-4 e dal 4-5 al 9-5. Sul 10-7 alla prima chance è andato a segno.

Puppo si è risollevato da 5-7 a 9-7, ha ceduto tre scambi consecutivi (9-10), ha salvato il set-point e ha avuto una chance (11-10), che ha concretizzato. Manhani si è riscattato, issandosi sul 4-2 e dal 4-3 aull’8-3, è staro rimesso nel mirino (8-6) e si è guadagnato quattro palle set (10-6). Sono sfumate tutte, come anche la quinta (11-10) e la sesta (13-12). Il genovese in forza ai sassaresi ha fallito la sua prima (12-11) e la seconda (14-13) e alla terza (15-14) il servizio gli ha dato una mano.

Nella terza frazione Puppo dal 3-1 si è ritrovato a inseguire (3-4) e ha effettuato il controsorpasso (6-4). Dal 7-6 è filato sul 9-6 e sul 10-7. Al secondo match-point ha tagliato il traguardo ed è stato travolto dai suoi compagni e dal tecnico Mario Santona, per un’invasione di campo che ha innescato l’inarrestabile festa sarda.

«Questo primo scudetto alla prima esperienza nel massimo campionato - commenta il presidente del TT Sassari Marcello Cilloco - è una soddisfazione immensa. Avevamo allestito una squadra competitiva, che puntava sulla gioventù di Andrea Puppo e sulla esperienza di Sadi Ismailov, Lubomir Pistej e Alessandro Baciocchi, però come società non conoscevamo bene la nuova realtà e siamo partiti puntando alla salvezza. Le cose si sono, però, messe subito bene e gradualmente abbiamo capito che avremmo potuto lottare per una posizione di vertice. Non avremmo comunque mai immaginato che saremmo riusciti a conquistare lo scudetto. Sadi ha fatto il numero 1 e abbiamo riposto molta fiducia anche in Andrea, che l’ha ripagata alla grande, disputando una stagione clamorosa. Alessandro e Lubo hanno dato il loro contributo in campo e fuori e anche coach Santona è stato fantastico. Abbiamo creato un bel gruppo, molto unito, e l’attaccamento alla società, che ognuno ha dimostrato in campo, dando il cuore e lottando alla morte su ogni punto, ci ha resi orgogliosi di aver fatto sentire tutti in famiglia. Dopo la sconfitta dell’andata a Messina, ho temuto il peggio, perché la Top Spin è un’ottima squadra, come del resto la Marcozzi Cagliari, che abbiamo battuto in semifinale. A quel punto erano diventati favoriti loro, mentre oggi a mio parere era una sfida alla pari. Avevamo notizie che avrebbero reinserito Mahnani e sapevamo che sarebbe stata ancora più dura. È stata un’altra grande battaglia e penso che alla fine abbiamo meritato il successo. Ora ce lo godiamo e andiamo a festeggiare».

Andrea Puppo - Vladislav Ursu 0-3 (7-11, 8-11, 8-11)

Lubomir Pistej - Niagol Stoyanov 3-0 (11-8, 11-8, 11-8)

Sadi Ismailov - Junior Humberto Manhani 3-2 (9-11, 11-3, 8-11, 11-4, 11-4)

 Lubomir Pistej - Vladislav Ursu 1-3 (12-10, 6-11, 5-11, 7-11)

Andrea Puppo - Junior Humberto Manhani 3-0 (12-10, 16-14, 11-8)