Il campionato a squadre Master di serie di serie A1 ha concluso la regular season e nel girone B l’APD Giovanni Castello, il team più anziano in gara, ha conquistato il primo posto con Rosario Troilo, Carlo Bozza e Bruno Esposito, integrati nell’ultimo concentramento dal francese Thomas Romain Guignat, timbrando il pass per i playoff.

Il terzetto italiano è lo stesso che ha vinto lo scudetto nel 2011 e dopo 14 anni lotterà nuovamente per il titolo tricolore. Ha preceduto il Tennistavolo Torre del Greco di Davide Gammone, Giovanni Illibato, Gerardo Palladino e Andrea Serpe.

Nel girone A si sono qualificati alle semifinali, in programma durante i Campionati Italiani di Riccione, la Physis Servizi Ambiente Cascina di Jose Manuel Ruiz Reyes e Petrica Nita e l’A4 Verzuolo Tonoli-Scotta di Mattia Garello e Vladimir Sych.

Da segnalare che l’Aon-Vittoria Milano Sport, che si è aggiudicato quattro degli ultimi cinque scudetti assegnati, si è piazzato terzo e ha mancato l’accesso alla post season.

Retrocedono nel girone A la Regaldi Novara Banco BPM e il Tennistavolo Montichiari e nel B la Fiaccola “Le Margherite” e il Circolo Tennistavolo Molfetta.

In A2 sono stati promossi in A1 l’Aon-Vittoria Milano Sport nel girone A, il Tennistavolo Vicenza nel B e il Tennistavolo Casper “Stretto web” nel C e sono retrocessi in B il Tennistavolo Valenza e il Santa Tecla Nulvi Avis nel girone A, il Tennistavolo Ferrara-Giara Assicurazioni V1 e il Tennistavolo San Pancrazio Verona nel B e la Vigor Velletri e il Sorrento Sport nel C.

Dalla B sono saliti in A2 nel girone A la Polisportiva Bissuola Mestre Vistosi, nel B l’Area 172, nel C il Safim Villa d’Oro Modena e nel D il Tennistavolo Ennio Cristofaro Master e sono retrocessi in C regionale nel girone A il Sidemac Tennistavolo San Polo e il Villazzano Tennistavolo, nel B il Tennistavolo Vercelli Fly Over Bridge e l’Athletic Club Genova, nel C i Donatori di Sangue Fratres Cascina e l’ACSI TT Pisa e nel D l’Eos Roma Master e la Polisportiva Galaxy “Falverd Energies”.

Nella foto il Giovanni Castello, da sinistra Carlo Bozza, Bruno Esposito e Rosario Troilo