L’ultimo titolo è di Puppo, che nell’Under 21 supera Vallino Costassa
- Pubblicato: 02 Marzo 2025
I Campionati Italiani Giovanili di Terni si sono conclusi all’insegna di Andrea Puppo (Tennistavolo Sassari), che ha messo in carniere il suo quinto titolo tricolore di singolare in carriera, il primo nel settore Under 21. In finale ha sconfitto per 3-1 (13-11, 11-6, 8-11, 11-7) Federico Vallino Costassa (Marcozzi Cagliari).
Al PalaTennistavolo “Aldo De Santis” Vallino Costassa dal 4-5 è passato a condurre (7-5), ha mancato quattro set-point (10-7 e 11-10), mentre il primo (12-11) è bastato a Puppo. Nel secondo parziale il genovese ha dilagato (8-1), dal 9-3 è stato recuperato (9-6) e ha conquistato gli ultimi due scambi.
Il torinese al ritorno al tavolo ha guidato sul 3-1 e dal 3-2 ha accelerato sull’8-2. È stato rimontato (8-7) e dal 9-8 ha effettuato l’ultimo sforzo. Nella quarta frazione Puppo dall’1-3 ha ribaltato la situazione (5-3), dal 7-4 è stato appaiato (7-7) e ha piazzato il break decisivo di 4-0.
Medaglia di bronzo ex aequo per Tommaso Giovannetti (Top Spin Messina), che ha ceduto in semifinale per 3-1 (8-11, 11-8, 5-11, 7-11) a Puppo, e per Costantino Cappuccio (Tennistavolo Santa Tecla Nulvi), che ha trovato disco rosso per 3-0 (11-13, 9-11, 7-11) contro Vallino Costassa. Il podio (nella foto di Giuseppe Di Carlo) è stato premiato dal consigliere federale Raffaele Curcio.
«Sono molto contento di questo titolo - spiega Puppo - perché è il mio ultimo anno ai Campionati Italiani Giovanili. L’anno scorso ero uscito in semifinale contro Giovannetti e due stagioni fa ero infortunato. Era una sorta di maledizione e ci tenevo a sfatarla in questa occasione. La gara è stata molto difficile, perché ho avuto il tabellone più complicato. Nei quarti contro Tomas Sanchi, che è un ottimo giocatore e milita nella prima Lega austriaca, ero sotto per due set a uno e per 7-3 nel quarto. Aver rimontato mi ha dato fiducia. Ieri poi avevo avuto un problemino fisico nel doppio misto, che mi aveva costretto a ritiro in semifinale, e avevo molto dolore. Ho tenuto duro e sono stato bravo a livello mentale soprattutto in semifinale contro Tommaso. In finale ho affrontato Federico contro il quale avevo perso in campionato. Penso che la chiave sia stata il primo set, in cui ero in svantaggio per 10-7 e l’ho portato a casa. Nel secondo parziale lui ha subìto il contraccolpo psicologico, poi nel terzo ha iniziato a giocare meglio. Sul 2-1 era punto a punto e ho avuto la forza d'impormi. Ci tengo a ringraziare la mia società, il Tennistavolo Sassari, che mi sta dando moltissima fiducia quest’anno, il Centro Tecnico di Terni, che mi segue e con il quale c’è un dialogo costante, la mia famiglia, mio papà Alberto oggi era qui a sostenermi, e Nicolò Pierpaoli, che mi ha aiutato in panchina».