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Marina Conciauro e Laura Negrisoli prima della battaglia norbellese Max Mocci FotografiaDomani finale di andata di uno scudetto che la Sardegna ha già vinto. Due compagini sarde infatti  si affrontano nella prima finale scudetto di tennistavolo femminile 2014: Zeus Quartu S. Elena e Tennistavolo Norbello. Per la Sardegna sportiva è una situazione rarissima e l’unico precedente che viene a mente riguarda sempre la disciplina con racchetta e la pallina, quando nella stagione 2000/01 la Marcozzi Cagliari (Chen Jia, Chen Yuwei, Mondello, Ilyukhin) sconfisse il Tennistavolo Cagliari  (Costantini, Lucesoli, Pagonyi, Pan Qing).
Le due pretendenti candidate si daranno battaglia domani nella palestra di via Azuni a Norbello con inizio alle 19.00. Il ritorno è invece previsto venerdì 23 maggio nel Palazzetto dello Sport di via
Beethoven a Quartu. Si ricorrerà ad una terza sfida (in casa dello Zeus perché classificatasi al primo posto nella regular season) nell’ipotesi che le prime due sfide terminassero con una vittoria per parte o in parità. In caso di ulteriore pareggio nella terza sfida il titolo nazionale sarebbe assegnato allo Zeus Quartu per migliore piazzamento nella stagione regolare.
Le gare saranno sicuramente ad alto contenuto spettacolare. Nel club del patron Gianfranco Cancedda (alla nona partecipazione alle semifinali play off) gioca Laura Negrisoli che per la diciassettesima volta si ritroverà a lottare per l’assegnazione del tricolore. In quindici circostanze le è andata bene (con Castel Goffredo e Sandonatese); lo mancò solo nel 2010, ma tra le avversarie (Castel Goffredo) giocava la numero uno d’Italia Niko Stefanova, attuale grande protagonista nel Tennistavolo Norbello (quattro volte consecutive nelle semifinali play off). Per lei sarà l’undicesima sfida scudetto della sua carriera: quasi tutte portate a buon fine tranne che nel 2009. Da compagne di squadra Laura e Nikoleta hanno vinto sette titoli. Ma nella formazione quartese anche l’italo - cinese Tian Jing ha assaporato l’ebbrezza del titolo nazionale a squadre conseguito nel 2011 proprio con Negrisoli (Sandonatese). Meno fortunata l’altra compagna di squadra
Wei Jian che quando militava nel Muravera per tre volte ha disputato la finale scudetto (2003, 2004, 2005), ma dall’altra parte della barricata c’era la corazzata Castel Goffredo. In casa Norbello anche Angelina Papadaki ha provato l’ebbrezza del titolo nazionale, ma nella sua Grecia, cinque
stagioni fa, con la maglia della Ac Pera di Atene. Sarà invece una prima assoluta per le sue compagne Marina Conciauro e Marialucia Di Meo e in casa Zeus per la cinese Li Yunan.
Nella prima fase del campionato le due contendenti hanno totalizzato una vittoria per parte: a Norbello vinsero le padrone di casa per 4 a 1 (mancava Li Yunan), in Campidano terminò per 4 – 0 con Stefanova che rinunciò ad entrare in campo per un infortunio alla schiena.

Da queste accurate note raccolte con grande perizia dall’ufficio stampa Fitet del comitato regionale sardo, da noi estrapolate dal comunicato di presentazione "alla Sardegna" del confronto, traspare chiaramente, per tanti motivi, il grande equilibrio e l’incertezza del pronostico tra quelle che hanno dimostrato durante la stagione di essere e di meritare il titolo di squadre più forti del campionato, un torneo spettacolare e tra i più combattuti degli ultimi anni. L'esperienza di un tecnico-dirigente navigato come Cancedda contro l'entusiasmo e la voglia di emergere di Carrucciu, due facce diverse ma ugualmente fondamentali per il tennistavolo di una regione che è sofferente in tanti settori e che invece riesce ad essere prima attrice in questo sport.