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Apuania Carrara conquista Coppa Italia 2023 2024L’Apuania Carrara ha vinto la quinta Coppa Italia della sua storia, dal sapore un po’ particolare, avendola ricevuta dalle mani dell’assessore allo Sport del Comune di Carrara Lara Benfatto e avendola sollevata davanti al pubblico del Palasport di Avenza. La società del presidente Guglielmo Bellotti ha dato seguito ai successi ottenuti nel 2018, 2021, 2022 e 2023, prevalendo per 3-0 sulla Top Spin Messina WatchesTogether, che è rimasta ferma ai trofei del 2019 e del 2020. Hanno diretto Stefano Palagi ed Emiliano Massai. 

Nel doppio di apertura Mihai Bobocica e Tomislav Pucar dal 4-4 sono saliti sul 9-4 e sul 10-6 hanno sfruttato la prima palla set. Gli alfieri toscani hanno insistito nella loro azione (4-1) e dal 5-3 hanno preso il largo (9-3). Sul 10-4 il terzo set-point ha strizzato loro l’occhiolino. Anche il terzo parziale ha confermato la tendenza (7-2) e dal 7-4 i beniamini di casa hanno piazzato il risolutivo 4-0.

Nel primo singolare è andata in scena la riedizione della sfida tiratissima che aveva già animato la Supercoppa Italiana e Andrej Gacina ha annullato due set-point (9-10 e 10-11) a Tommaso Giovannetti e al suo primo (12-11) è stato efficace. Nel secondo parziale è stato il romano in forza ai siciliani a fare lo scherzetto all’avversario, rimontandolo da 5-9 con un break di 6-0. Il croato si è ripagato, ribaltando la situazione da 0-3 a 6-3, poi è tornato sotto (6-8) e ha recuperato (8-8). Dall’8-9 si è aggiudicato gli ultimi tre scambi. Giovannetti ha reagito e ha condotto sempre. Dal 9-6, però, è stata agganciato (9-9), non ha sfruttato i primi due set-point (10-9 e 11-10) e al terzo (12-11) ha rinviato il verdetto alla “bella”, sulla distanza dei sei punti, con “sudden death” sul 5-5. Gacina ha allungato sul 4-1 e dal 5-2 ha visto sfumare i primi tre match-point (5-5). Al quarto, che valeva anche come primo per il rivale, ha potuto esultare.

Niagol Stoyanov è stato protagonista di un bellissimo primo parziale, nel quale ha tenuto testa a Pucar, ha mancato le prime tre palle set (10-8 e 11-10) e alla quarta (12-11) si è imposto. Il livornese della Top Spin alla ripresa del gioco ha avuto uno scatto ruggente (4-0) e ha conservato il margine (8-4). Dall’8-5 si è portato sul 9-6 e il croato lo ha rimontato e sorpassato con un filotto di 5-0. Pucar nella terza frazione ha spinto su 5-2 e sul 7-3, è stato appaiato (7-7) ed è ripartito (9-7), per essere ancora agganciato (9-9). Non ha concretizzato le prime due chance di set (10-9, 11-10) e alla terza (12-11) ha chiuso i conti. Ci si aspettava un prosieguo sul filo dell’equilibrio e invece Pucar stato dirompente (10-0) e al secondo match-point ha trionfato, innescando la festa locale.

«Ovviamente - spiega il tecnico toscano Claudio Volpi, che ha seguito da vicino i suoi ragazzi con il dirigente Alessandro Merciadri, - il 3-0 non rispecchia la differenza di valori esistente fra le due squadre, ma le partite si risolvono sui dettagli. Abbiamo visto la gara di Gacina contro Giovannetti, che è terminata al “sudden death” a nostro favore, ma avrebbe potuto finire diversamente. Quella è stata una vittoria determinante. Abbiamo giocato molto bene il doppio e non pensavamo che potesse andare via così liscio. Il secondo singolare è stato un altro confronto thrilling, nel quale i primi tre set sono stati giocati veramente alla pari da Pucar e Stoyanov e nel quarto il nostro atleta ha innestato una marcia superiore e secondo me ha messo in campo dieci palline perfette, che hanno fatto la differenza. L’equilibrio precedente, però, significa che ogni volta che affronteremo la Top Spin Messina partiremo da 0-0 e sarà sempre una grande battaglia, in cui potremo vincere o perdere. Questo tennistavolo necessita di una concentrazione incredibile e bastano pochi secondi in cui si spenga la luce o si sia un po’ disorientati per perdere una partita senza capirne il motivo. Oggi abbiamo assistito a sequenze di punti che hanno ribaltato situazioni che parevano consolidate. In questa occasione avevamo l’onere e l’onore dell’organizzazione e potevamo contare anche su un po’ di tifo a nostro favore. Francamente imporsi in casa è più difficile e più sofferto. Si sente maggiormente la pressione e dunque alla fine dà più soddisfazione».

Mihai Bobocica/Tomislav Pucar - Antonino Amato/Niagol Stoyanov 3-0 (11-6, 11-6, 11-4)

Andrej Gacina - Tommaso Giovannetti 3-2 (13-11, 9-11, 11-9, 11-13, 6-5)

Tomislav Pucar - Niagol Stoyanov 3-1 (11-13, 11-9, 13-11, 11-1)