Nicole Arlia nellAeronautica Militare con il presidente della FITeT Renato Di NapoliIl suo 2023 è stato da incorniciare, con le medaglie di bronzo europee conquistate nel singolare Under 21 e nel doppio misto Under 19, lo scudetto vinto con la sua società e la qualificazione alla rassegna continentale ottenuta con la Nazionale assoluta. L’ultima grande soddisfazione, fuori dal campo, di Nicole Arlia è stato il giuramento di questi giorni, a soli 17 anni, che l’ha fatta entrare nel Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare.

«È stato un anno pieno di emozioni - racconta la giovane mantovana - e la più recente è stata la maggiore, perché far parte di un Gruppo Militare in questo momento non è assolutamente facile. Ho partecipato al concorso aperto solamente agli sportivi e, grazie ai risultati conseguiti, sono riuscita a vincerlo. Sono veramente felice, è un momento fantastico della mia carriera e un sogno è diventato realtà. Questo ingresso nell’Aeronautica Militare mi garantirà un sostegno economico e anche morale e avrò l’opportunità di continuare ad allenarmi con maggiore tranquillità. Sarà anche uno stimolo a potenziare ulteriormente il mio impegno quotidiano in palestra, per crescere e ambire a traguardi sempre più elevati».

Arlia in questi giorni è al Centro Tecnico di Terni, dove ha incontrato il presidente federale Renato Di Napoli, che si è complimentato e rallegrato con lei, per questa svolta nella sua vita di atleta. «Nicole - spiega il numero uno della FITeT - è la dimostrazione che i sacrifici fatti per emergere nell’ambito di una disciplina sportiva vengono ricompensati. Ovviamente l’impegno non basta, lo sport è competizione e i risultati sono fondamentali. I suoi sono sotto gli occhi di tutti e le hanno permesso di centrare questo obiettivo di prestigio. Con la sua entrata in Aeronautica si rafforza la presenza pongistica nei Gruppi Sportivi Militari e questo è per me motivo di grande orgoglio. Da qualche tempo è ripreso un percorso molto produttivo anche con le altre Forze Armate, che ha visto aprire le porte anche ai nostri atleti paralimpici. Sono convinto che questa tendenza si rafforzerà ulteriormente».