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Campionati Italiani di Cagliari 2023 podio del doppio femminile assolutoPer loro che sono bolzanine, conquistare il titolo assoluto del doppio nel 2019 al Centro Tennistavolo “Maso della Pieve” era stato una soddisfazione unica. Giorgia Piccolin e Debora Vivarelli (Centro Sportivo Esercito), dopo la finale dello scorso anno, persa ai vantaggi del quinto set, dopo aver mancato dei match-point, contro la coppia mamma-figlia composta da Tan Wenling e Gaia Monfardini, oggi si sono riscattate e sono salite nuovamente sul primo gradino del podio.

Hanno onorato il ruolo di teste di serie n. 1 e hanno messo in fila nei quarti per 3-0 (11-3, 11-9, 11-4) le n. 8 Nicoletta Criscione (Muravera Tennistavolo) e Le Thi Hong Loan (ASV TT Südtirol), in semifinale per 3-2 (11-8, 9-11, 11-4, 9-11, 11-7) le n. 5  Giulia Cavalli (Polisportiva Bagnolese) e Veronica Mosconi (Tennistavolo Norbello), le campionesse di seconda categoria, e in finale hanno costretto all’argento per 3-1 (8-11, 11-5, 11-8, 11-9) le n. 3 Nicole Arlia (Tennistavolo Castel Goffredo) e Nikoleta Stefanova (CIATT Prato), che avevano estromesso per 3-0 (11-9, 14-12, 11-8) le n. 6 Miriam Carnovale e Valentina Roncallo (Muravera TT) e per 3-2 (7-11, 12-10, 9-11, 11-3, 11-4) le n. 2 e detentrici del tricolore Monfardini e Tan, che hanno condiviso il bronzo con Cavalli e Mosconi.

Nella sfida decisiva, Arlia e Stefanova hanno condotto costantemente e si sono aggiudicate il primo parziale. Nel secondo dal 3-3 Piccolin e Vivarelli hanno preso il sopravvento e nel terzo hanno rimontato da 4-7 a 9-7, sono salite a due set-point (10-8) e hanno concretizzato il primo. Nella quarta frazione le altoatesine hanno recuperato da 3-5 a 6-6 e, dopo una lotta punto a punto, dal 9-9 hanno fatto propri gli ultimi due scambi.  

«Dopo la delusione della stagione passata - ricorda Piccolin - volevamo tornare a vincere e siamo felici di esserci riuscite. La semifinale è stata dura, eravamo un po’ più tese, perché sapevamo che Veronica e Giulia hanno un gioco fastidioso per noi. In finale abbiamo trovato Nicole e Niko e il fatto che le conosciamo meglio ci ha tranquillizzate, anche se ci aspettavamo una lotta, come poi è stata. Mi è dispiaciuta l’eliminazione nei quarti nel misto con Niagol (Stoyanov, ndr), è da qualche mese che facciamo fatica a vincere e non è facile ritrovare la fiducia, anche se cerchiamo di sostenerci a vicenda. Io tengo a lui e lui tiene a me e sentiamo ancora di più la sconfitta. Pazienza, ci riproveremo il prossimo anno. Nel singolare andrò a caccia del quinto titolo consecutivo. Ogni volta mi dico che vorrei allungare la striscia, però mi rendo conto che è sempre più difficile. L’importante per me sarà dare il massimo e vedremo cosa verrà fuori».

C’è soddisfazione anche nelle parole di Vivarelli:«Fa sempre piacere aggiudicarsi un titolo italiano, noi poi giochiamo molto anche all’estero e disputare più partite è un buon modo per rimanere competitive. Oggi non abbiamo disputato i nostri migliori match di doppio di sempre, però abbiamo lottato e abbiamo centrato l’obiettivo, questo era l’importante. Dispiace aver perso la semifinale del misto con Jordy (Piccolin, ndr), bisogna anche ammettere che Johnny e Gaia (Oyebode e Monfardini, ndr) hanno giocato bene e sono stati più bravi di noi. Ora penserò al singolare, che non ho mai vinto. Ho partecipato alle Olimpiadi e ho compiuto 30 anni, chissà forse è arrivato il momento giusto. In passato ho tentato di tutto e non è mai bastato. Non voglio che diventi un complesso. Cercherò di non mettermi pressione e farò il possibile per godermi il momento e per divertirmi».