Banner MINI bando Over65 B 3

Coppa Italia 2023 il podio femminileDavanti al pubblico amico del PalaTennistavolo “Elia Mazzi”, la Brunetti Castel Goffredo ha conquistato la sua quinta Coppa Italia, in sei edizioni della manifestazione. Nella finale, arbitrata da Biagio Domenico Ferrara e Renzo Bertotto, ha sconfitto per 3-1 la rivelazione CIATT Prato, che alla prima stagione in serie A1 è riuscita a qualificarsi alla Final Four e poi anche all’atto conclusivo.

Nella sfida per il 3°/4° posto, arbitrata da Tommaso Lombardi e Paolo Piccirillo, l’ASV TT Südtirol ha prevalso all’ultimo respiro per 3-2 sulla Polisportiva Bagnolese Panino LAB. Il podio (la foto è di Giuseppe Di Carlo) è stato premiato dal presidente federale Renato Di Napoli.

Nel confronto per il titolo Gaia Monfardini e Nicole Arlia dal 6-6 si sono prese il primo set. Nel secondo la partenza a molla (6-0) ha consentito alle due ex Chiara Colantoni e Nikoleta Stefanova di mettersi al sicuro e di pareggiare la situazione. Le portacolori toscane nel terzo parziale dal 3-3 sono andate in testa e non si sono più fermate. Dopo il cambio di campo le castellane sono tornate al comando (4-2), ma sono state rimontate (4-4) e si è andati avanti punto a punto, con Colantoni e Stefanova che sul 9-9 hanno conquistato gli ultimi due scambi.

Bernadette Szocs è stata costretta a lottare da Arianna Barani, ma dal 6-6 ha preso il sopravvento nella prima frazione. Nella seconda è scattata dal 5-5 e sul 10-7 si è vista annullare due set-point e ha sfruttato il terzo. La romena nel terzo parziale è corsa verso il successo, che ha rimesso in carreggiata la Brunetti.

Arlia e Stefanova hanno disputato i primi due set quasi in fotocopia e all’insegna dell’equilibrio e l’atleta di casa se li è aggiudicati entrambi. Nel terzo, per meriti propri, il suo compito è stato un po’ più agevole e Castel Goffredo ha messo la freccia e ha operato il sorpasso, salendo sul 2-1.

Fra Monfardini e Barani c’è stata battaglia nella prima metà delle prime due frazioni poi la mantovana ha ottenuto il margine necessario per imporsi. Alla ripresa del gioco Monfardini dal 4-1 ha subìto il recupero (4-3) ed è volata sull’8-3, ponendo le premesse per tagliare il traguardo e innescare l’esultanza del Palazzetto.  

BRUNETTI CASTEL GOFFREDO - CIATT PRATO 3-1

Gaia Monfardini/Nicole Arlia - Chiara Colantoni/Nikoleta Stefanova 1-3 (11-7, 5-11, 6-11, 9-11)

Bernadette Szocs - Arianna Barani 3-0 (11-7, 11-9, 11-4)

Nicole Arlia - Nikoleta Stefanova 3-0 (11-9, 11-9, 11-5)

Gaia Monfardini - Arianna Barani 3-0 (11-7, 11-6, 11-5)

ASV TT SÜDTIROL - POLISPORTIVA BAGNOLESE PANINO LAB 3-2

Debora Vivarelli/Szandra Pergel - Ema Labosova/Zhang Mo 2-3 (11-9, 11-6, 2-11, 4-11, 2-6)

Le Thi Hong Loan - Giulia Cavalli 3-0 (11-7, 11-7, 11-8)

Szandra Pergel - Zhang Mo 0-3 (2-11, 8-11, 6-11)

Debora Vivarelli - Giulia Cavalli 3-2 (11-4, 10-12, 8-11, 11-3, 6-4)

Le Thi Hong Loan - Ema Labosova 3-2 (9-11, 14-12, 6-11, 11-6, 6-2)

«Siamo veramente soddisfatti - commenta coach Alfonso Laghezza – di aver vinto questa competizione, dando fiducia alle nostre due giovani, che hanno risposto presente La concorrenza era agguerrita e la finale contro Prato poteva nascondere delle insidie, soprattutto per la grande esperienza delle sue atlete, e dunque sono ancora più contento di questo risultato. Sapevano che il doppio era importante, ma non decisivo, perché avere in squadra un elemento come Szocs ci fa stare abbastanza tranquilli. Le ragazze dovevano meritarsi questa vittoria, dopo la sconfitta iniziale e l’hanno fatto. Gaia non ha avuto un impatto felice sulla finale nel doppio, era un po’ troppo tesa, poi si è calmata, abbiamo parlato prima del suo singolare. Ha recuperato energie più mentali che fisiche per gestire al meglio la partita dal punto di vista tattico. Nicole ha disputato una super partita contro Nikoleta e anche in doppio era stata brava. Le è servito aver affrontato ieri una mancina e oggi era più preparata. Bernadette è una roccia, anche ieri in semifinale contro Vivarelli ha dimostrato di essere una giocatrice di livello mondiale. Vincere in casa vale di più, allo stesso tempo trasmette un po’ più di pressione, essendoci più aspettative davanti al tuo pubblico. Alla fine, comunque, è andato tutto bene».