Piccolin e Stoyanov e i delicati incroci emotivi agli Assoluti di Biella
- Pubblicato: 28 Marzo 2022
Non sono mancati gli spunti interessanti ai Campionati Italiani Assoluti di Biella, dal primo titolo di Jordy Piccolin (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre) e John Michael Oyebode (Il Circolo Prato 2010) in doppio, al primo oro insieme di mamma Tan Wenling e della figlia Gaia Monfardini (Tennistavolo Castel Goffredo), dl ritorno in campo, con annessa finale, di Nikoleta Stefanova (Tennistavolo Norbello) al primo atto conclusivo di Piccolin.
I principali protagonisti della rassegna sono, però, stati loro, Giorgia Piccolin (Centro Sportivo Esercito) e Niagol Stoyanov (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), coppia in campo e nella vita, capaci di aggiudicarsi il primo giorno il secondo scudetto consecutivo nel doppio misto e di fare il botto nell’ultimo nei singolari. Lei è salita sul primo gradino del podio per la quarta volta di fila e lui per la terza, rispettando la cadenza quadriennale.
È stato anche complicato per entrambi seguire la finale dell’altro/a, per la difficoltà di gestire una sovrapposizione di sentimenti. Stoyanov ha infatti affrontato Jordy, fratello di Giorgia, e quest’ultima Stefanova, la cugina cui Niagol è legatissimo. Tutte storie che hanno trasmesso ulteriore spessore alla principale rassegna tricolore.
«Avevo già giocato contro Nikoleta - ricorda Piccolin - la mia prima finale assoluta nel 2014 e riaffrontarla dopo otto anni è stata una grande emozione. Allora avevo 18 anni, mentre oggi sono maturata e penso che si sia visto anche nel gioco. Ora sono molto più convinta di ciò che posso fare in campo. Sabato ho sentito un po’ di pressione, poi però mi sono detta che non avrei dovuto dimostrare nulla a nessuno e avrei dovuto solo divertirmi. Nei quarti ho incontrato per la prima volta Nicole Arlia ed è stata dura. Sapevo che si tratta di una giocatrice molto ostica e infatti mi ha messo in difficoltà. In finale Nikoleta ha iniziato bene, aggiudicandosi il primo set, poi, però, con il passare dei punti sono riuscita sempre ad alzare il mio livello e a gestire meglio le situazioni emotivamente e ce l’ho fatta. Qui a Biella mi sono trovata molto bene, purtroppo non c’è stato il tempo di visitare la città e dunque spero di tornarci».
Stoyanov si era già imposto nel 2014 e nel 2018 ed è stato puntuale a fare tripletta. «Prima della gara ho pensato che ci sarebbe stata questa ricorrenza quadriennale - afferma - ogni anno, però, fa storia a sé ed è complicato vincere. Sono contentissimo. Gli ultimi mesi sono stati difficili per me, a livello sportivo e non, e tornare a casa con questo titolo è molto importante. Sono soddisfatto anche del mio gioco, senza quello non avrei potuto conseguire questo risultato. Sono felice per ciò che sono riuscito a fare. Ogni partita è stata una tappa. Lo snodo contro Mihai Bobocica in semifinale è stato delicato e anche contro Leonardo Mutti nei quarti ho dovuto lottare al massimo. In finale contro Jordy sapevo che era la sua prima volta e ho ricordato come era stato per me. Gli faccio i miei complimenti, perché ritengo che abbia disputato una grande gara e penso che il suo primo titolo arriverà a breve. Ho temuto che potesse riaprire il match, quando non si riesce a chiudere può accadere di tutto. Ero conscio che non sarebbe stata finita finché non avessi fatto l’ultimo punto».
Nella foto da sinistra Niagol Stoyanov, Giorgia Piccolin, Jordy Piccolin e Nikoleta Stefanova