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Day 11 001Giornata speciale per i giovani U12 in stage a Terni in virtù della presenza non solo delle atlete della Squadra Nazionale Assoluta e Giovanile femminile, di quella Minicadet in preparazione dell’Eurominichamps di Strasburgo, ma anche di un ispiratissimo Alessandro Baciocchi reduce da uno stage di una decina di giorni allo Schlager Center di Vienna.

E così grande impegno e determinazione, nella palestra principale attrezzata con 22 tavoli (aperta ed utilizzata anche quest’oggi dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00), i tre gruppi si sono incontrati ed integrati dando vita a intense sedute al tavolo e di preparazione fisica.

Così se da una parte si lavorava per la tecnica di servizio – risposta, in una altra si lavorava per il footwork training, e nella terza si sviluppava un circuito di allenamento della forza in situazione di disequilibrio.

Particolarmente innovativo quest’ultimo lavoro condotto con l’obiettivo di stimolare risposte motorie di attivazione di un elevato numero di unità motorie in sincronia, favorendo la presa di coscienza dei piccoli movimenti di retroversione, antiversione, rotazione del bacino. Dall’analisi delle immagini raccolte dal video analista Salvatore Di Maria risulta evidente il più efficiente ed efficace lavoro del busto i cui movimenti appaiono più rapidi e coordinati. Lo studio, condotto su un ampio numero di atleti, è stato avviato con il campionamento delle traiettorie e delle parabole delle palline indirizzate e proseguito con la valutazione della precisione e della velocità. I riscontri ottenuti confermano precedenti indagini (di carattere balistico) da cui emergeva la necessità di utilizzare la parte alta del corpo in assetto rispetto al piano del tavolo per poter indirizzare il proiettile (la pallina) con la massima velocità possibile. Ricerche da cui emergeva una singolare ma assai evocativa immagine che rappresentava la parte inferiore del corpo del pongista come un carrello le cui ruote (le gambe) possono gestire movimenti di 360°; la parte superiore veniva descritta per una postura simile a quella di un tiratore di precisione. Che evidenziavano inoltre il “rischio” di utilizzare flessioni laterali che generano una postura poco favorevole sia per colpire la pallina che per cercare le più utili informazioni visive.