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Il tecnico della nazionale italiana allievi Joze Urh sarà domani al Palatennistavolo di Cagliari a partire dalle 10 e fino alle 17.00 per un incontro con le giovani speranze isolane. Assieme all’allenatore sloveno che lo scorso anno seguì Leonardo Mutti nella sua storica vittoria ai campionati europei di Istanbul, ci saranno 17 giovani speranze provenienti da tutta l’isola: Marco Poma, Carlo Rossi, John Oyebode, Claudio Rossi. Letizia Pili e Giulia Lixia (ASD TT. Marcozzi), Michele Buccoli, Andrea Giorgi, Aurora Piras, Ilenia Ariu e Alice Mattana (ASD TT. Muraverese), Stefano Macis (Muravera), Luigi Pusceddu (ASD TT. Oristano), Francesco Ara e Sara Caddeo (ASD TT. Santa Tecla Nulvi), Matteo Loi (ASD TT. Sardara), Elena Ricciu ASD TT. (Libertas Ping Pong Monterosello Sassari). Con loro anche il direttore tecnico della  Commissione Tecnica Regionale Michael Oyebode. Joze Urh starà in Sardegna complessivamente cinque giorni. Venerdì sarà a Muravera per monitorare il vivace movimento giovanile del Sarrabus. Oltre agli impegni internazionali dove è coinvolto con le squadre nazionali allievi, ragazzi e giovanissimi, segue i settori giovanili in giro per l’Italia in modo da farsi un’idea precisa di come lavorano le società nel territorio. Ieri ha monitorato la Marcozzi Cagliari “Ho visto dei ragazzi molto interessanti del 2000 e del 2001 – dice Urh – e devo dire che nel complesso la squadra è molto buona grazie alla presenza dei cinesi, di Stefano Tomasi e delle ragazze della A1 del Norbello. Questo è molto importante per i giovani perché quando si vedono a fianco tali professionisti, riescono a rendersi conto di come va impostato questo sport; in questa età imitano molto e vedere da vicino questi campioni è un grosso vantaggio. In molte altre realtà più piccole i giovani che maturano non hanno un punto di riferimento su cui basarsi, sotto questo aspetto la Marcozzi ha un grosso vantaggio”. L’allenatore azzurro parla anche dei progetti ad ampio spettro della Fitet nazionale: “Abbiamo sempre fatto parecchi raduni durante l’anno, però con l’entrata in vigore di una nuova legge, i ragazzi non possono assentarsi da scuola per più di 50 giorni; quindi le cose sono cambiate. Per questo motivo noi allenatori cerchiamo di girare maggiormente per le società, sacrificando qualche raduno. I ragazzi più talentuosi cerchiamo di portarli all’estero così hanno l’opportunità di confrontarsi con altre realtà”. In definitiva è molto contento del suo peregrinare lungo lo stivale: “In Italia sto incontrando situazioni molto diverse, alcune molto organizzate dove funziona davvero tutto, altre un po’ meno ma dove i talenti emergono comunque. Da parte nostra c’è il compito di non perdere di vista questi ragazzi e di portarli sulla strada giusta dando qualche dritta agli allenatori che li seguono”.

(da Uff.Stampa CR Fitet Sardegna)