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Abbiamo ricevuto da Vivaldo Nannoni un interessante commento sulle attività svolte in Toscana nel fine anno, arricchito anche da alcune sue considerazioni.
Nei giorni 27-28-29 Dicembre 2010, a San Giovanni Valdarno e Livorno hanno avuto luogo due raduni giovanili organizzati dal Comitato Regionale Toscano.
A San Giovanni V. hanno preso parte al raduno 10 atleti/e nati fra il 1998 e il 2002, a Livorno i convocati sono stati 9 nati fra il 1997 e il 2002.
Tutti gli invitati si sono messi in mostra nei tornei regionali giovanili organizzati a Lucca, San Giovanni V. e Livorno. In queste 3 province c’e al momento del nuovo che merita attenzione.
Lo stimolo a convocare, nei 2 raduni, un numero di atleti/e superiore alla norma è motivato dalla piacevole aumentata partecipazione di ragazzi e giovanissimi alla attività regionale ed in particolare al campionato di serie D/2.
La Toscana è molto estesa per cui si sta pensando di riunire in gruppi di 4/6 atleti/e convocandoli in località diverse con tecnici di zona disponibili, comunque vicini alle loro residenze, ciò per ottenere 3 risultati: seguirli nel tempo, ridurre le spese, eliminare parte dei disagi dovuti a lunghi viaggi.
Per realizzare il programma si sta cercando degli impianti disponibili che le società dovrebbero mettere a disposizione in orari diversi da quelli dei tornei dei campionati e della loro attività.
Capisco le difficoltà che sono presenti in ogni società, ma se vogliamo crescere occorre uno sforzo comune  che faccia da stimolo alla crescita giovanile che al momento sembra essere presente nella nostra regione.
Ogni anno viene seguita con particolare interesse l’attività riservata ai giovanissimi ragazzi e ragazze della scuola elementare e media inferiore e in particolare quella collegata al Trofeo Teverino dove la Toscana è sempre presente anche a livello nazionale. A mio giudizio però sarebbe meglio che i giovanissimi saliti sul podio l’anno prima non prendessero parte alle gare l’anno successivo. Questa gara dovrebbe essere di stimolo e di promozione verso la vera attività della FITET e presentare ogni anno delle novità con dei protagonisti sempre diversi. Consentire di partecipare a coloro che l’anno prima sono stati protagonisti vuol dire togliere il nuovo, cioè l’incertezza dei risultati.

SettoreTecnico

Non conosco la realtà delle altre regioni, ma seguo con attenzione quella dei tecnici in Toscana.
Nonostante che ogni anno venga realizzato un corso riservato ai Tecnici di Base continuano ancora a pervenire richieste di partecipazione al prossimo corso. Se vogliamo essere sinceri dobbiamo dire che molti degli aspiranti tecnici partecipano ai corsi soprattutto per migliorare la loro tecnica personale, ma bisogna anche ricordare che se al momento ci sono in regione più giovanissimi praticanti rispetto al passato ciò è dovuto al fatto che alcuni dei nuovi istruttori stanno trasmettendo ad altri parte di quanto appreso durante le 22 ore di frequenza al corso.
Tutto ciò è sicuramente positivo perché a mio giudizio questa nostra Federazione ha bisogno di tutti noi, tecnici, atleti, dirigenti, simpatizzanti, amatori, di gente insomma che ami il nostro sport comunque lo faccia.
Certo è che il tesserino di tecnico, salvo alcuni, non dà da vivere per tanti motivi, ma ti offre stimolo e vitalità se trasmetti quanto sai ad altri vogliosi di imparare.