Banner MINI bando Over65 B 3

FOTO 1Le foto sono tutte di archivio, scattate prima del Covid-19

Fu Giancarlo Fin a fondare la sezione pongistica della Polisportiva Leoniana, realtà storica di Vicenza. In realtà la ricostituì nel 1974 e l’affiliò alla FITeT a ottobre del 1978, per rilanciarla come allenatore del settore giovanile e seguendola personalmente come presidente fino al 2007. Nel solco dei suoi insegnamenti è cresciuto Francesco Todescato, che è l’attuale vicepresidente.

Ciao Francesco, quando e dove è iniziata l’attività effettiva?

«Intorno all’inizio degli anni ’60, all’interno del Patronato Leone XIII, gestito dai Padri Giuseppini del Murialdo, in Contra’ Vittorio Veneto 1, dove siamo sempre stati. A quei tempi c’era un bar con due tavoli, era tutto molto amatoriale. È stato quello il primo punto d’incontro dei ragazzi. Nel 1975 è stata costruita una palestra, per le scuole che sorgevano all’interno del Patronato, e la Polisportiva, che era nata nel 1911, si è aperta ad altri sport . Quando Fin ha ridato vita alla sezione pongistica, le ha conferito una connotazione tale da renderla più simile a una società sportiva. A tal proposito c’è un aneddoto interessante. Fin seguiva il calcio del Patronato, ma decise di passare al tennistavolo, sua vecchia passione, perché il medico gli impose di non agitarsi, cosa che gli accadeva durante le partite di pallone. Forse non ha scelto uno sport più tranquillo. Il primo presidente è stato Don Siro Lazzari, mentre negli anni ’90 ci ha guidato Don Giuseppe Bertinato, che era inoltre il presidente della Polisportiva, che comprendeva anche calcio, basket, volley e ginnastica artistica».

FOTO 2Fino a quando?

«Fino al 2003, anno in cui abbiamo dovuto cambiare la forma della nostra società, facendola diventare una Associazione Sportiva Dilettantistica. Fin, il nostro storico fondatore e vera anima dell’attività, ne è diventato il presidente, coadiuvato da Carlo Curti. Il suo intendimento è sempre stato quello di offrire ai ragazzi delle opportunità di aggregazione. Il nostro spirito è rimasto questo. La parte agonistica esiste, però vogliamo svolgere anche una funzione sociale. Fin ci diceva sempre che dovevamo praticare sport e aiutare coloro che erano più giovani di noi a crescere. Questa nostra filosofia è rispecchiata dalle occasioni nelle quali ci riuniamo, come durante le due-tre grigliate o cene sociali, che svolgiamo durante l’anno o le volte che usciamo insieme per cementare i nostri rapporti. Vogliamo essere un vero gruppo».

FOTO 3Sono insegnamenti che vi ha lasciato in eredità?

«Fin purtroppo è mancato nel 2015. Da quell’anno è intitolato a lui un torneo aperto a tutti, che abbiamo sempre organizzato prima delle vacanze di Natale, a partire dal 1996. Al suo interno abbiamo anche istituito un premio, riservato al partecipante più giovane, per ricordare il nostro storico allenatore Eugenio Bilibio, che ci ha lasciato nel 2017. Era un uomo generoso, che per oltre un ventennio ha dedicato ai ragazzi il suo tempo, la sua esperienza e il suo grande cuore. Giancarlo ed Eugenio sono state due persone importanti per la Leoniana. Grazie a loro, e a Piero Rizzi, si è formato il gruppo dirigenziale attuale».

A chi ti riferisci?

«Al presidente Andrea Munari e a me, che sono il vice e l’amministratore. Si sono formati con Fin anche Andrea Contin, che è stato segretario per anni, e Giovanni Sartori, che collaborano con il Consiglio, anche se non ne fanno parte ufficialmente. Il direttivo è completato dal segretario Carlo Simonetti e dai consiglieri Maurizio Vivian, che è sempre stato in società, Antonio Tessoni e Aldo Ceretta. Tutti sentiamo forte l’importanza di creare un gruppo guida, che consenta alla società di andare avanti e di avere un futuro».

FOTO 4Come vi ripartite i compiti?

«L’organizzazione e la logistica sono curate dal presidente e dai consiglieri, l’affiliazione e i tesseramenti sono seguiti da Simonetti, coadiuvato da Contin, e io mi occupo della parte agonistica».

Come si è evoluta la vostra attività a squadre?

«Nei primi anni ’80 siamo arrivati fino alla serie C nazionale, che hanno disputato Renzo Renso, Antono Vanzo e Gabriele Scrocco. In quegli anni come Polisportiva Leoniana abbiamo organizzato i Campionati Nazionali Giovanili d’Italia. Dall’inizio degli anni ’90 non abbiamo più effettuato attività federale. Nel 2000 abbiamo ripreso Munari, io e Luca Andrighetto in D1. In un paio di stagioni siamo saliti in C2. Abbiamo poi fatto qualche saliscendi. Nel frattempo erano arrivati altri atleti come Marco Tonellato, Jeremy Mendiola, Giorgio Spagnolo e Gianni Coin. Nel 2009/2010 io, Coin, Tonellato e Spagnolo abbiamo vinto i playoff di C2 e siamo stati promossi in C1, dove abbiamo giocato io, Coin, Spagnolo e Giacomo Cocco».

FOTO 5Siete andati oltre?

«La stagione successiva Michele Tonellato, fratello di Marco, Coin, Spagnolo e Cocco ci hanno portati in B2. Siamo rimasti in quella categoria per quattro anni con Coin, Tonellato, Spagnolo e Richard Urbanic, classificandoci secondi nel 2012/2013. Poi, per motivi lavorativi, alcuni di noi non hanno più potuto impegnarsi e siamo retrocessi nel 2015/2016 in C1 e nel 2016/2017 in C2. Siamo stati ancora in C1 nel 2018/2019, per ridiscendere subito. Quest’anno, se i campionati regionali inizieranno, avremo una compagine in C2, una in D1, due in D2 e due in D3».

Avete avuto donne in società?

«Nel 2008/2009 in D2 sono state impiegate Valentina Frigo, Anna Irone ed Elena Vigolo, tutte del nostro vivaio, e nel 2009/2010 Frigo e Irone. Nel 2010/2011 abbiamo avuto una squadra in B, formata da Irone e da Franca Silvestri».

FOTO 6Individualmente quali sono stati i risultati più interessanti?

«Franca Silvestri nel 2011 ha vinto ai Campionati Italiani Veterani il bronzo nel singolare, nel doppio femminile e nel misto Over 50. Sempre a livello nazionale, ma nell’ambito del CSI, Eugenio Bilibio a fine anni ’80 si era aggiudicato l’oro nel singolare Veterani. A livello regionale, Giorgio Spagnolo è stato campione Over 40 nel 2010 e Gianni Coin oro in terza categoria nel 2009. Io e Valentina Frigo siamo stati argento nel misto. Michele Tonellato è stato il nostro migliore atleta in classifica ed è arrivato alla seconda categoria. Anche Coin si è ben comportato».

La vostra sede è sempre rimasta nella palestra del Patronato?

«Sì e oggi siamo anche l’unica sezione della Polisportiva ancora esistente. In condizioni extra Covid-19 montiamo fino a 12 tavoli e facciamo attività due giorni la settimana, il lunedì e il giovedì. Dalle 18,30 alle 20,15 si allenano gli agonisti, i giovani e gli altri che vogliano imparare e a seguire, fino alle 22, ancora gli agonisti liberi a quell’ora e gli amatori, con o senza guida. I nostri coordinatori sono Antonio Tessoni e Maurizio Vivian, che sono tecnici di primo livello. Collaborano con loro Andrea Contin e Pierluigi Quadri, anche loro tecnici di base da qualche anno, e Fabio Bauce e Tommaso Scalco, che hanno da poco superato l’esame. In passato, per far crescere i nostri ragazzi e i tecnici, abbiamo ospitato degli stage con allenatori di esperienza come Valentino Piacentini e Luca Manca. Grazie agli stimoli che ci sono arrivati dal corso dei formatori federali stiamo cercando di dare una veste più strutturata alla nostra attività in palestra, attraverso la creazione di tabelle per sedute di allenamento che puntino a obiettivi specifici».

Foto 7Hai un’idea di quanti atleti abbiate avuti in questi anni?

«Dal 1975 a oggi se ne sono susseguiti circa 400 in Leoniana, italiani, ma anche delle più svariate nazionalità: tedesca, cinese, marocchina, russa, serba, americana, polacca, albanese e cubana. Attualmente, i nostri tesserati sono una cinquantina e poco meno della metà è formata da ragazzi di età inferiore ai 18 anni».

Avete mai fatto promozione nelle scuole?

«Avendo una scuola primaria e un Istituto professionale all’interno del Patronato, siamo presenti tutti gli anni alla Giornata dello Sport organizzata dal Comune e alle presentazioni che vengono indirizzate ai nuovi alunni e a coloro che vogliano iscriversi. Sul fronte promozionale abbiamo partecipato alla Fiera del Bambino e della Famiglia e alla Fiera del Gioco non Tecnologico, che si è svolta nel centro storico di Vicenza».

Foto 8Come comunicate con l’esterno?

«Cerchiamo di dare visibilità alla nostra attività attraverso il sito, che teniamo sempre aggiornato in modo accattivante, e siamo confortati dal fatto che molte persone ci contattino attraverso questo strumento. Per qualche anno ci siamo impegnati, durante l’estate, nel portare la nostra attività in un parco di Vicenza, per avvicinare il più possibile le persone al nostro sport. Utilizziamo anche la pagina Facebook e alcuni nostri ragazzi si danno da fare su Instagram».

Avete organizzato eventi nella vostra palestra?

«Nel 2016 abbiamo ricevuto la società ceca del Ricany, che è venuta in Italia con varie squadre di tutte le età, e abbiamo disputato una serie di amichevoli. È stata un’esperienza simpatica e al termine delle partite siamo andati tutti a cena insieme. Abbiamo anche ospitato stage giovanili regionali, per permettere ai ragazzi di crescere».

FOTO 9Parlavi prima delle lezioni dei tutor federali, vi hanno fornito spunti interessanti per la creazione della vostra Scuola di Tennistavolo?

«Avevamo l’obiettivo di dare una maggiore solidità alla nostra struttura e i consigli ricevuti dai formatori e il confronto con altre società di maggiore esperienza ci hanno senza dubbio aiutato. Abbiamo compreso che dobbiamo impegnarci maggiormente nell’organizzazione interna ed essere più operativi per ampliare il nostro bacino di riferimento. Avendo come unica fonte di finanziamento le quote sociali, spesso siamo stati un po’ troppo conservativi nelle nostre scelte. La sostenibilità è una sana filosofia e continueremo ad adottarla, però, se sarà possibile, investiremo per migliorare il nostro parco attrezzature. Abbiamo poi, come già accennavo prima, intenzione di dedicare più attenzione alla gestione degli allenamenti, per dare al nostro lavoro una prospettiva più mirata al lungo termine. Da questo punto di vista, il referente tecnico regionale Emanuele Crivellaro sta interagendo con il nostro staff, per concordare una linea d’azione che sia in sintonia con quella del Comitato Regionale. Saremmo felici di trovare anche una collaborazione tecnica con le altre Scuole del Veneto».

Foto 1: foto di gruppo del Leoniana TT Vicenza del 2019, con la corona il campione sociale Giacomo Cocco

Foto 2: squadra promossa in C1 nel 2010, da sinistra in piedi Gianni Coin e Giorgio Spagnolo, accosciati Francesco Todescato e Marco Tonellato

Foto 3: la compagine promossa in C2, da sinistra Francesco Todescato, Giancarlo Fin, Giancarlo Geremia, Luca Andrighetto, Andrea Munari, Don Giuseppe Bertinato

Foto 4: organizzazione di un torneo poco dopo la ricostituzione societaria, in piedi a destra Eugenio Bilibio

Foto 5: Giancarlo Fin con un giovane atleta societario, alla premiazione del torneo che poi prenderà il suo nome

Foto 6: i partecipanti all’amichevole con i cechi del TT Ricany (in maglie nera)

Foto 7: Jeremy Mendiola durante il Memorial Fin

Foto 8: Michele Tonellato in B2

Foto 9: Squadra giovanile Leoniana che ha partecipato all’ultimo TSP (torneo promozionale regionale per i giovani), accompagnati da Fabio Bauce, Carlo Simonetti e Claudio Barbieri