Foto 1 2009 2010 Serie B Gorodetzky Massarelli Di Marino CacciapuotiLe foto sono tutte di archivio, scattate prima del Covid-19

Correva l’anno 1973, quando Lino Cacciapuoti creò il Club Napoli Sezione Tennistavolo (C.N.S.Te.T Mugnano), che iniziò a svolgere l’attività nella sede del Club Napoli di calcio del presidente Carmine Ruggiero, in via Napoli 13 a Mugnano. Dopo alcuni anni di attività amatoriale, nel 1978 la società si affiliò alla FITeT, cambiando la denominazione sociale in S.Te.T Mugnano (Società Tennistavolo Mugnano). Cacciapuoti da un paio di stagioni è tornato il presidente dell’associazione campana.

Ciao Lino, chi furono i primi atleti?

«Partimmo dalla serie D Mimmo Ronza, Giovanni Lucca, Gennaro Ruggiero, Ciccio Frascogna, Gennaro Palladino, Antonio Miluccio, Enzo Citarella e io, sotto la guida del maestro Aldo Izzo, che aveva già all’attivo un titolo italiano a squadre femminile. Nel 1979 cambiammo sede e passammo al “Gymnasium”, palestra di arti marziali dell’allora assessore allo Sport Lino Amoruso. L’anno successivo ci siamo trasferiti ancora, nella palestra della scuola elementare del 1° Circolo Didattico “Gennaro Sequino” di via Murelle, dove abbiamo disputato per la prima volta la serie C nazionale. Gli atleti provenienti dal nostro vivaio Biagio Izzo, Luigi Santopaolo, Agostino Rinaldi, Biagio Ciambriello ed Ezio Micillo scalavano le classifiche. Sono arrivati i primi sponsor e ci siamo dati una struttura sotto la forma giuridica dell’Associazione Sportiva. I fondatori siamo stati io, Mimmo Ronza ed Ezio Micillo. Da lì in poi ci sono state parecchie prime volte».

Foto 2 1992 Camp. Ital Squadre Veterani Cacciapuoti PQuali?

«Nella stagione 1985/1986 abbiamo disputato la B2 Rinaldi, Santopaolo, Ciambriello e io. Nel 1988 è nato il gemellaggio con Litomerice (Praga), grazie al patrocinio del Comune di Mugnano e del sindaco Peppe Capasso. Nel 1992 io e Claudio Gammone abbiamo conquistato il primo titolo italiano, a squadre Veterani. Nel 1994 arrivò il primo cinese, il tecnico e giocatore Huang Liang, pluricampione del mondo. Durante la sua gestione abbiamo vinto tre titoli italiani e centinaia di regionali. Dal 1994 al 1996 si sono aggiudicati la medaglia d’oro mio figlio Domenico e Pierluigi Schiattarella nel doppio Ragazzi, Francesco Amoruso, Renato Denis e Davide Gammone a squadre Ragazzi e ancora Domenico e Schiattarella con Alessandro Gammone a squadre Allievi».

Intanto in campionato dove eravate?

«Nel 1996/1997 abbiamo concluso imbattuti la B2 con Huang Liang, Pasquale De Rosa, Emiddio Errico e Mimmo Cacciapuoti. Intanto nel settore giovanile, oltre ai fratelli Gammone, crescevano i fratelli Fabio e Alessandro Gagliano, Michele De Rosa e i cugini Giuseppe e Vitale Ruoppo. Nel 1997/1998 abbiamo disputato la B1 con Huang Liang, Mimmo, De Rosa e Claudio Gammone. Nel 1999 abbiamo ingaggiato il cinese Ding Xi Min, che è rimasto con noi fino al 2002. Con lui e sotto l’attento sguardo del nuovo dirigente Peppe Coletta, sono migliorati e hanno amato sempre di più il nostro sport i fratelli Oreste e Ferdinando Coletta, la cugina Eva Coletta, Antonella e Maria Paccone, Tonia Sabatino e Guido Pascarelli».

Foto 3 1996 Campioni d Italia Squadra Ragazzi Amoruso Denis Gammone DjpgAltri traguardi erano dietro l’angolo?

«Nel 2002/2003 siamo approdati in A2, senza cinesi e solo con l’apporto di atleti del vivaio, Mimmo Cacciapuoti, De Rosa, Davide Gammone e Ciambriello, che era il tecnico-giocatore. Intanto l’ingresso in società di Giovanni Fabozzi e Sergio Montuori ci ha garantito un ulteriore valore aggiunto. In campo abbiamo potuto contare anche su Rosaria Mauriello, che ha ottenuto subito l’argento ai Campionati Italiani Veterani. In tutto con noi ha vinto 24 titoli. In A2 nel 2003/2004 abbiamo schierato Mimmo, Salvatore e Pasquale De Rosa, Ciambriello e Daniele Di Leva. Mimmo ha conquistato il bronzo agli Italiani di terza categoria. La famiglia Stet si è allargata, con l’arrivo di Dino Di Marino, Stefano Mazzola, Davide Napolano, Daniel Russo e Alessandro Di Marino».

Alessandro già vinceva?

«Nel 2004/2005 aveva dieci anni e nei tornei nazionali e regionali ha fatto man bassa e si è messo al collo anche l’argento tricolore con Pasquale Sanvitale. Purtroppo in quella stagione non ci furono sole note liete. In A2 ci siamo classificati penultimi e siamo retrocessi. L’inagibilità della palestra di Mugnano ci ha poi costretti a chiedere asilo a Villa Literno. Per fortuna siamo tornati a casa l’anno successivo, nel quale in B1 ci siamo piazzati terzi. Nel 2007 è cambiato l’organigramma societario ed è diventato presidente Gennaro Ruggiero, figlio di Carmine, la guida del Club Napoli. In B1 abbiamo chiuso al quarto posto. Abbiamo avuto Rosario Marra campione nazionale universitario e già tecnico della Nazionale femminile e Michele Izzo campione nazionale Under 10. Nel 2008 Ale Di Marino e Michele Izzo sono stati convocati più volte per stage e incontri internazionali. Nei campionati a squadre è stato un anno trionfale».

Foto 4 2002 2003 Promozione A2 da sx De Rsa S. De Rosa P. Cacciapuoti D. Ciambriello BPerché?

«Siamo stati promossi in A2, in B2 con due squadre e in C1. È stato un anno fantastico anche individualmente, dal momento che Mauriello agli Italiani di Termeno ha conquistato l’oro nel misto di terza categoria con Alessandro Gammone e nel doppio di quarta, l’argento nel doppio femminile Over 40 e il bronzo nel misto Over 40 e nel misto di quarta con me. Ci sono stati altri due bronzi, con me e Claudio Gammone nel doppio Over 60 e con Claudio nel doppio di terza. Il 2008/2009 sarà ricordato per altre due persone importanti».

A chi ti riferisci?

«Sono entrati a far parte della società due fra gli allenatori più bravi d’Italia, Eliseo Litterio e Sebastiano Petracca, che hanno portato il cinesino Li Xiang Zhi. Abbiamo accolto anche Laura Galiano, promessa del settore allieve. Intanto Di Marino e Izzo era in pianta stabile nella Nazionale giovanile. A squadre siamo rimasti in A2 con Li Xiang Zhi, Davide e Alessandro Gammone e Mimmo Cacciapuoti, e siamo saliti in B2, in B femminile e in C2. Mauriello ha vinto l’oro agli Italiani di Conversano nel doppio di terza categoria, l’argento nel misto Over 40 e il bronzo nel singolare di terza e nel misto con Mimmo Cacciapuoti. A livello giovanile a Terni ci sono stati l’argento di Di Marino nel doppio Allievi e i bronzi di Izzo nel singolare Giovanissimi, di Di Marino del singolare Allievi, con Galiano nel misto e con Di Biase a squadre».

Foto 5 1995 Huang Liang Massimo Costantini Aldo IzzoGli ingressi di prestigio erano destinati a continuare?

«È proprio vero, nel 2009/2010 ha giocato con noi in A2 Massimiliano Mondello, con Li Xiang Zhi e con Pasquale Sanvitale, figlio di Pino, il presidente del Sessa Aurunca. Abbiamo vinto il campionato, senza perdere neppure un incontro, ma abbiamo dovuto rinunciare alla A1 per motivi economici. Abbiamo dato il benvenuto anche ad Ady Gorodetzky e a Maurizio Massarelli, che avevamo a lungo corteggiato, ed entrambi hanno fatto la B2 con Mimmo Cacciapuoti e con Ale Di Marino, arrivando terzi. Abbiamo primeggiato in B femminile con Mauriello e Galiano e in A2 Veterani. Sul fronte individuale Di Marino è diventato campione italiano di terza categoria ed è stato bronzo nel singolare Juniores e con Sanvitale in doppio e a squadre. Terzi anche Massarelli e Galiano nel doppio Allievi e Mauriello nel doppio Over 40 e nel doppio di terza con Galiano».

Quindi siete rimasti in A2?

«Esattamente e abbiamo mandato in campo Di Marino e le due new entry Gianluca Mastroberti e Gerardo Palladino, guidati da Litterio. Siamo scesi in B1 con molte recriminazioni. Si è aggregato a noi anche Andrea Serpe, che ha disputato la B2. Dopo il successo in B non abbiamo avuto il team femminile, per i citati problemi economici. Galiano è andata in prestito per un anno a Roma, mentre Mauriello si è accasata a Isernia. La A2 Veterani è salita in A1, con Palladino, Serpe, Gorodetzky e Izzo. Agli Italiani Giovanili abbiano collezionato l’argento nel doppio Juniores e il bronzo a squadre con Di Marino e Massarelli. Fra i Veterani sono stati bronzo Palladino nel singolare Over 40, Gorodetzky nel misto Over 40 e io nel doppio maschile Over 60. Fra fine 2011 e inizio 2012 ci siamo anche affacciati alla ribalta internazionale».

Foto 6 1996 Campioni dItalia Squadra Allievi Cacciapuoti DCon quali risultati?

«Con il secondo posto di Massarellli in Portogallo, il terzo di Di Marino e Massarelli in Slovenia e il terzo di Maurizio ai Mondiali Studenteschi di Cagliari. I due ragazzi ci hanno regalato uno storico titolo italiano a squadre Juniores, che è stato accompagnato dall’argento nel misto di Di Marino e Galiano e dai bronzi di Alessandro e Maurizio in singolare e in doppio. In categoria a Riccione abbiamo preso gli argenti con Di Marino nel misto di seconda e con Mauriello nel doppio di terza e fra i Veterani i bronzi di Mauriello nel misto Over 40 e di Gorodetzky nel doppio Over 50. Nel 2012/2013 Ady è entrato nei quadri dirigenziali come direttore tecnico, portando nuove risorse ed energie. Abbiamo invece salutato Litterio e aperto le porte al giovane tecnico e atleta romeno Csaba Kun, che si è unito a Di Marino e a Massarelli in B1, sotto la guida di Gorodetzky».

Insomma una squadra con i fiocchi.

«Infatti abbiamo dominato il campionato. Maurizio con la squadra Juniores azzurra ha conquistato il bronzo agli Europei Giovanili di Schwechat, in Austria. Michele Izzo a Riva del Garda è salito sul primo gradino del podio nel doppio di quarta categoria. Si sono aggiunti i bronzi a Terni di Massarelli nel singolare Juniores e di Di Marino nel doppio Under 21 e a Riva di Mauriello nel misto di terza categoria e mio nel singolare Over 65. Purtroppo il 10 settembre del 2013 è venuto a mancare il nostro vicepresidente Biagio Izzo, lasciando un vuoto incolmabile in tutti noi. Nel 2013/2014 come sparring ha affiancato Kun il romeno Kenabe Szilard e da Palermo ci ha raggiunto il peperino Antonino Amato. Grazie ad Ady abbiamo acquisito il titolo di serie A1 dal Perugia e abbiamo allestito una squadra molto competitiva».

Foto 7 2009 2010 A2 da sx Roncelli Li XiangZhi Sanvitale Mondello Litterio RuggieroDa chi era composta?

«Da Niagol Stoyanov, Francesco Lucesoli, Di Marino e Massarelli, che hanno chiuso quarti e sono andati ai playoff, eliminati in semifinale dal Castel Goffredo. Con loro abbiamo anche disputato la coppa europea TT InterCup, raggiungendo le semifinali e cedendo ai tedeschi del Borussia Düsseldorf. La B1, con Kun, Izzo, Amato e Di Marino, che ha fatto la spola con la A1, si è piazzata prima. Agli Europei Giovanili di Ostrava Massarelli ha contribuito all’oro a squadre juniores. Stoyanov si è aggiudicato il titolo di singolare assoluto, Amato l’argento fra gli Allievi e Mauriello ha calato il poker: oro nel doppio Over 50 e nel misto di terza categoria, argento nel singolare Over 50 e bronzo nel misto Over 50. Salvatore De Rosa è stato terzo nel doppio di terza. Il 21 aprile del 2014 si è dimesso il presidente Ruggiero e ha preso il suo posto Carmela Di Lorenzo. Nella stagione successiva abbiamo rinunciato alla A1 e abbiamo presentato due squadre in A2, una formata da Di Marino, Massarelli e dal nigeriano Olajide Omotayo e l’altra da Amato, Mattia Galdieri e Izzo».

Com’è andata a finire?

«Di Marino, Massarelli e Omotayo hanno vinto il girone A e sono stati promossi in A1. Individualmente Mauriello ha conquistato il titolo italiano Over 50 e Amato il bronzo nel singolare Juniores e di seconda categoria. Nel 2015/206 la famiglia Cappuccio si è trasferita dalla Sicilia a Mugnano, per migliorare il proprio livello pongistico. Una bella dimostrazione di fiducia nei nostri confronti. In A1 hanno giocato Lucesoli, lo sloveno Lasan Sas e Amato, con piccole apparizioni di Izzo e di Marco Cappuccio. Purtroppo per impossibilità sopravvenuta, ma non riconosciuta dai Regolamenti, siamo stati retrocessi e multati di 4.800 €. In ambito individuale le cose sono andate meglio. Amato si è laureato campione italiano nel singolare Juniores e si è aggiudicato l’argento nel misto e il bronzo nel doppio con Izzo. Si sono piazzati secondi Cappuccio e Francesco Palmieri nel doppio e a squadre Allievi e terzi Costantino Cappuccio e Riccardo Varone nel doppio Ragazzi, Cappuccio, Fabio Landolfi e Domenico Mallardo a squadre, Mallardo e Gianni Novi nel doppio Giovanissimi  e Attilio Serti e Giuseppe Calarco a squadre Giovanissimi».

Foto 8 2013 Ostrava Campionati Europei Oro Massarelli MjpgNel 2016/2017, dopo la A1, da dove siete ripartiti?

«Dalla B2, in collaborazione con Pozzuoli. Ai Campionati Italiani abbiamo ottenuto l’oro nel doppio Giovanissimi con Serti e Calarco e i bronzi con Serti nel singolare e nel misto Giovanissimi, Landolfi, Mallardo e Serti a squadre Ragazzi, Ginevra Giacobelli e Svetlana Polyakova nel doppio di quarta categoria, Landolfi nel singolare e Serti nel misto di quinta. Nel 2017/2018 Gorodetzky si è dimesso da consigliere, per trasferirsi in Toscana. La prima squadra era in C1, con Agostino Rinaldi, Giovanni Fabozzi, Dino Di Marino e Landolfi, e in C femminile avevamo Francesca Fontanella e Giacobelli, che sono state promosse in B. Ai tricolori Mallardo e Serti sono stati argento a squadre Ragazzi e Giacobelli si è piazzata terza nel doppio Allieve».

Societariamente poi cosa è accaduto?

«Nel corso del 2018 è diventato presidente Guido Mauriello e il 29 gennaio del 2019 abbiamo cambiato denominazione, da ASD C.N. Mugnano Stet e ASD Stet Mugnano, e sono tornato io alla guida, con Mauriello vice e Ronza segretario La prima squadra era la B femminile, con Mauriello, Fontanella e Giacobelli. Ai Campionati Italiani Giovanili sono arrivati l’argento nel doppio Ragazzi con Serti e Calarco e i bronzi nel misto Ragazzi con Serti e con la squadra Allievi di Serti, Daniele Palma e Mallardo. Fra i Veterani Mauriello ha vinto l’oro nel singolare Over 50, l’argento nel doppio femminile e il bronzo nel misto. Io e Gammone siamo stati terzi nel doppio Over 70».

Foto 9 2015 2016 Amato Antonino Oro SMJSiamo arrivati alla stagione del Covid-19?

«L’anno scorso alla sospensione dei campionati la compagine di C1, con Ciambriello, Izzo, Mallardo e Pasquale De Rosa, è stata promossa in B2 e quella di C2, con Mimmo Cacciapuoti, Michele De Rosa, Rinaldi, Fabozzi e Giacomo Campanile, è salita in C1. Quest’anno abbiamo rinunciato a partecipare alla B2, conservando jl diritto, per via dei molti ritiri che si erano verificati nel nostro girone. Abbiamo preferito far giocare in C1 i due juniores Mallardo e Palma, con Rinaldi, Fabozzi e Ciambriello, in qualità di tecnico. Nel femminile la nostra Giacobelli sta disputando la A2, tesserata però con la Polisportiva P.G. Frassati. Nei campionati regionali, se mai partiranno, avremo una C2, una D1 e una D2».

La vostra sede continua a essere quella di via Murelle?

«Siamo lì, dove abbiamo sei tavoli montati, spogliatoi e segreteria, da oltre 40 anni e per la prima volta nel 2020 non abbiamo avuto la disponibilità della palestra a causa del Covid-19. Temporaneamente stiamo utilizzando, per gentile concessione del presidente Stefano Brignola, il PalaTennistavolo di San Nicola La Strada, che ha spazio per dodici tavoli. Ormai esiste una sorta di gemellaggio con il TT San Nicola Caserta. Abbiamo tre giorni a disposizione, il martedì, giovedì e venerdì. I più piccoli e coloro che svolgono l’attività regionale si allenano dalle ore 16,30 alle 18 e gli agonisti della B2 e C1 dalle 18 alle 20,30. Il nostro staff è guidato da Biagio Ciambriello, tecnico di secondo livello. Con lui collaboriamo io, che sono allenatore, e Sergio Montuori e Michele Cinelli, tecnici di base. Il nostro grande Aldo Izzo, che ha allenato la Nazionale e porta sempre con sé il tesserino numero 1 in Italia di maestro e formatore, viene ancora in palestra a più di 80 anni, a dare delle dritte ai ragazzi. Mediamente abbiamo sempre avuto più di 50 tesserati, che in questo momento si sono dimezzati, per l’emergenza sanitaria».

Foto 10 2018 2019 Serie B Femminile Fontanella Mauriello GiacobelliAvete sempre lavorato nelle scuole?

«Certamente, perché il settore giovanile è quello al quale tengo di più e al quale non rinuncerò mai. Partiamo con i bambini all’età di sette anni. Ricordo che Di Marino e Massarelli mi devono quaranta caffè a testa, perché all’inizio contro di me perdevano, con punti di vantaggio. A un certo momento hanno voluto la rivincita e non gliel’ho data, perché erano diventati troppo forti. Nelle scuole abbiamo svolto per tre anni il progetto “Una racchetta nello zaino”, che coinvolgeva, al pomeriggio in palestra, i bambini delle primarie e della prima classe della secondaria di primo grado “Illuminato-Cirino”. Un altro, che è durato 4-5 anni, era quello dei “Minori a rischio”, a sfondo sociale. In più solitamente a metà settembre, alla riapertura degli istituti, abbiamo svolto una leva, con propaganda e volantinaggio nelle classi, alle quali abbiamo illustrato il tennistavolo. Sono state iniziative per noi molto produttive».

Chi sono i ragazzini più promettenti?

«Oltre al classe 2005 Mallardo e al 2004 Palma, che giocano in prima squadra e sono il n. 7 e il n. 9 fra gli Juniores in Campania, ci sono Gabriele Albano, del 2009, n. 3 dei Ragazzi, e i figli d’arte Simone, classe 2010, e Francesco Ciambriello, del 2008, che sono il n. 4 dei Giovanissimi e il n. 9 dei Ragazzi. La più piccola è Gaia Migliaccio, che è del 2012 e ha ancora tre anni da Giovanissima davanti a sé».

Foto 11 gruppo del 2018Attualmente chi compone il direttivo oltre a te?

«Il vice è mio figlio Mimmo, che da atleta è arrivato alle soglie della prima categoria ed è conosciuto come “Rovescio”, il suo colpo migliore, e il segretario è Ronza. Quando dobbiamo prendere le decisioni, in realtà, si riunisce tutta la società. Ognuno al nostro interno è fondamentale per andare avanti»

Fra le Scuole di Tennistavolo siete fra le new entry?

«Siamo felici di avere ottenuto questo riconoscimento dalla Federazione. Il progetto personalmente mi piace moltissimo. Sono un sostenitore dei Centri di Alta Specializzazione, che svolgano un lavoro continuativo nel corso dell’anno, su due binari, l’alto e il secondo livello. Le Scuole, che in Campania sono una decina, dovranno essere seguite dal vertice. Gli istruttori federali dovranno intervenire sul territorio, per vedere come venga effettuata l’attività e svolgere un ruolo di guida. La tecnica si evolve continuamente e dei corsi di aggiornamento saranno molto utili. Durante le lezioni tenute dai formatori si è data forse troppa importanza all’attività amatoriale, che sicuramente può portare vantaggi alle società (penso a sponsor e tesserati del settore giovanile). A mio parere, però, bisognerebbe riservare maggiore attenzione al settore giovanile e all’agonismo».

Quindi la vostra Scuola privilegerà questi aspetti?

«Il vivaio è quella risorsa che porterà ad avere in futuro degli atleti di alto livello. Noi abbiamo preso i nostri piccoli quando avevano a sette anni e alcuni li abbiamo portati a entrare fra i primi 10 d’Italia. Lavorare in un certo modo, con entusiasmo e passione, grazie ai tecnici e all’organizzazione, porta risultati. Vedere crescere i ragazzi e diventare dei campioncini dà una soddisfazione incredibile».

Foto 1: la squadra dello Stet Mugnano del 2009/2010 in serie B2, da sinistra Ady Gorodetzky, Maurizio Massarelli, Alessandro Di Marino e Mimmo Cacciapuoti

Foto 2: il primo titolo italiano dello Stet, conquistato da Claudio e il presidente Lino Cacciapuoti a squadre Veterani nel 1992

Foto 3: Francesco Amoruso, Renato Denis e Davide Gammone campioni italiani a squadre Ragazzi nel 1996

Foto 4: la compagine promossa in A2 nel 2002-2003, da sinistra Salvatore e Pasquale De Rosa, Mimmo Cacciapuoti, Biagio Ciambriello e Daniele Di Leva

Foto 5: uno stage del 1995 con Massimo Costantini, alla presenza di Huang Liang, Lino Cacciapuoti, Aldo Izzo e Claudio Gammone

Foto 6: Mimmo Cacciapuoti, Pierluigi Schiattarella e Alessandro Gammone campioni italiani a squadre Allievi nel 1996

Foto 7: il team di A2 del 2009/2010, da sinistra Sergio Roncelli, presidente del Comitato Regionale, Li Xiang Xhi, Pasquale Sanvitale, Massimiliano Mondello, il tecnico Eliseo Litterio e il presidente Gennaro Ruggiero

Foto 8: Maurizio Massarelli (secondo da sinistra, al fianco del tecnico Lorenzo Nannoni) campione europeo a squadre juniores nel 2013, assieme a, da sinistra Leonardo Mutti, Jordy Piccolin, Luca Marcato e Alessandro Baciocchi

Foto 9: Antonino Amato, campione italiano nel singolare juniores del 2016

Foto 10: la squadra di serie B femminile del 2018/2019, da sinistra Francesca Fontanella, Rosaria Mauriello e Ginevra Giacobelli

Foto 11: un gruppo societario del 2018