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Nella sua ultima riunione il Consiglio Federale ha voluto gettare il cuore oltre l’ostacolo, decretando all’unanimità la ripresa dell’attività agonistica a squadre, a partire dal prossimo 15 gennaio.

La decisione è stata presa per dare un segnale di speranza ai protagonisti del tennistavolo che, come i colleghi di altri sport anche di contatto, con grande disponibilità stanno proseguendo gli allenamenti rispettando gli impegnativi protocolli di prevenzione dal Covid-19.

Per questo motivo, operando nella realtà delle attuali condizioni sanitarie e consapevoli che nel futuro le relative norme potrebbero mutare, si è deciso di apportare delle modifiche ai regolamenti, che sono state pubblicate nell'apposita area del sito federale, per renderli più duttili e flessibili in vista delle eventuali difficoltà operative cui le nostre società dovessero andare incontro.

Se dunque la ripartenza vuole trasmettere un messaggio di fiducia, il via delle gare sarà accompagnato da una serie di nuove disposizioni, volta ad allentare la pressione e la preoccupazione gravanti sulle società.

A questo proposito, nel caso d’indisponibilità del campo di gioco, verrà consentito di spostare gli incontri senza dover pagare alcuna tassa.

Se a risultare positivo al Covid-19 sarà un atleta o una persona con cui sia entrato in contatto, il rinvio potrà essere richiesto per quel pongista e per un massimo di due incontri successivi, così da consentire il recupero dopo i tempi previsti per la quarantena.

Qualora, trascorsi i termini precedenti, il tesserato dovesse permanere positivo, la sua squadra, se eventualmente decidesse di presentarsi incompleta, perderebbe l’incontro a tavolino senza subire ulteriori penalizzazioni o sanzioni.

Inoltre se una società fosse costretta a rinunciare al campionato, per la totale indisponibilità di campi di gara o di atleti, conserverebbe il diritto acquisito nella prossima stagione sportiva, se la rinuncia avvenisse prima che il campionato stesso avesse inizio, o sarebbe retrocessa nella serie immediatamente inferiore, a campionato già iniziato.

La decisione del Consiglio di dare inizio ai campionati a squadre è quindi fondata su una sensata applicazione della flessibilità. In tal modo si è valutato di riprendere gradualmente un’attività, ormai sospesa da più di 10 mesi, che ha un grande valore umano, sociale e sportivo.

Le società avranno così la possibilità di ripartire cautamente, sfruttando un ampio arco temporale per far fronte a possibili emergenze che potrebbero sopraggiungere durante i sei mesi rimanenti prima dell’inizio della prossima stagione agonistica.

Nei prossimi giorni verrà pubblicato un protocollo di comportamento riferito alla ripresa dell’attività agonistica a squadre e volto al rispetto delle norme anti Covid-19.

Nel Consiglio Federale che si svolgerà a gennaio, dopo l’emissione del nuovo DPCM, saranno approvati anche tutti i Regolamenti Individuali, oltre a quello relativo ai Campionati Italiani Assoluti, già pubblicato essendo la manifestazione in programma a gennaio.