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TT San Nicolò 2007 2Ha giocato un ruolo importante nella storia del pongismo abruzzese. Il Tennistavolo San Nicolò 2007 deve moltissimo a Giuseppe Celi, che l'ha fondato per due volte e ne ha retto le sorti fino allo scorso anno. Ora alla guida c'è Lucio Santoloce, che recentemente è anche entrato nel Consiglio Regionale presieduto da Stefano Comparelli.

Buongiorno Giuseppe, come hai portato il nostro sport a San Nicolò a Tordino?

«Siamo un paese di 8.000 abitanti e, come spesso è accaduto anche in altri casi, nel nostro è stato fondamentale l'oratorio. Nel 1986 il parroco Don Gianfranco De Luca, che nel 2006 sarebbe diventato il Vescovo di Termoli-Larino, sapendo che avevo maturato un po' d'esperienza nel campo del ping pong e che avevo continuato a giocare, dopo essere entrato alle Poste, mi coinvolse in questa avventura. Aveva un locale a disposizione nel quale aveva montato un tavolo e abbiamo creato la società, che abbiamo affiliato alla FITeT. Ho cominciato a raccogliere i ragazzi nelle scuole e a portarli in palestra. Gradualmente abbiamo preso parte alle competizioni e nel 1992 Andrea Di Serafino ed Enio Fazzini hanno conquistato la medaglia di bronzo fra gli Allievi nel torneo nazionale Trofeo Presidente della Repubblica, che si è svolto a Roma. Hanno poi anche disputato i Campionati Italiani Giovanili a Terni. In campo regionale in quel periodo si è segnalato anche Ruggero Mandolese».

Che gare a squadre facevate?

«Siamo sempre gravitati nei campionati regionali e nel 1994 abbiamo ceduto il titolo al Tennistavolo Terano. La gestione dell'attività era prevalentemente sulle mie spalle e le mie figlie praticavamo altre discipline. Mariangela giocava a pallamano in serie A e Roberta era in C di volley e, desiderando seguirle, ho dovuto disimpegnarmi dal tennistavolo».

 S5A8473Quando avete ripreso?

«Nel 2005 ho partecipato ai campionati nazionali delle Poste e mi sono classificato al terzo posto in doppio con Pasqualino Cicchetti, che era atleta di serie A. A Pugnochiuso, poi, dove si svolgevano i campionati delle Poste di tennis, fu anche organizzato un torneo di singolare di tennistavolo.  C'erano 120 iscritti e sono riuscito a vincere. Insomma mi è tornata la voglia di rimettermi in gioco, anche perché le figlie erano ormai indipendenti, e con alcuni amici abbiamo dato vita al TT San Nicolò 2007, che ovviamente ha preso il nome dall'anno di fondazione. Siamo ripartiti dalla D2 e a poco a poco siamo saliti fino in C2. Ho voluto in società due bravi tecnici come Paolo Caserta e Christian Campagnari, entrambi con trascorsi agonistici in serie A, e il nostro movimento è cresciuto grazie a loro».

Quali risultati avete ottenuto?

«Nel 2014 al Ping Pong Kids abbiamo conquistato la medaglia d'argento nel doppio misto con Lorenzo Cannelli, che faceva coppia con Gaia Smargiassi della Polisportiva San Gabriele. Fra i nostri giovani si sono segnalati anche Andrea Franciosi, che al Ping Pong Kids in una edizione ha vinto le prove fisiche, e Lorenzo Forcina. Nel femminile avevamo Giada Ruggeri, che, dopo essere diventata la n. 1 dell'Abruzzo fra le Ragazze, ci ha lasciato per giocare a pallavolo. In questo momento abbiamo Luca Giovannini, classe 2008, che è il migliore dei Ragazzi in Regione, Franciosi, del 2006, primo fra gli Allievi, e Riccardo Angelotti, del 2003, secondo fra gli Juniores. Nel settore femminile promettono bene Elena Rossi, di 9 anni, e Aylin Di Matteo, di 10, che sono prima e seconda fra le Giovanissime».

 S5A8508Come avete fatto il reclutamento?

«Per tre anni abbiamo partecipato al progetto federale "Racchette di Classe" e "Rachette in Classe", organizzando dei corsi nelle scuole elementari. Con un'iniziativa regionale abbiamo coinvolto anche gli allievi delle medie. A mio parere il nostro sport è fondamentale anche per aumentare l'attenzione dei ragazzi nello studio. Siamo poi stati sempre presenti con due tavoli a Sportissimamente - Lo Sport sotto le Stelle a Teramo, una manifestazione in programma ogni anno alla fine di settembre, che costituisce una bellissima vetrina per tutte le discipline della nostra provincia. Per mostrare la spettacolarità del tennistavolo anche a coloro che non lo conoscevano, abbiamo proposto per sei anni a San Nicolò la sfida fra l'Abruzzo e  la Cina».

Per parlare del presente, a te la parola Lucio.

«Permettimi, prima di tutto, di ringraziare Giuseppe, per il lavoro che ha sempre svolto con grande passione e dedizione al servizio della società. Senza di lui non esisteremmo. Ancora oggi è bravissimo a coinvolgere i ragazzini, portandoli in palestra e avviandoli al tennistavolo. Venendo a me, nel primo anno d'incarico, a novembre del 2019, abbiamo organizzato, nella palestra delle scuole medie, un bel torneo regionale di quarta, quinta e sesta categoria. Abbiamo avuto una sessantina di pongisti e una novantina d'iscrizioni alle varie gare. È stata una bella sodisfazione per tutti noi. Venendo ai campionati ci siamo piazzati secondi in D1 e siamo stati promossi in C2. Quando partirà l'attività presenteremo al via nella nuova categoria la squadra composta da Luca Angelotti, dal fratello maggiore Edoardo e da Luca Giovannini e Andrea Franciosi. In D2 giocheremo invece noi veterani».

 S5A8490Continuate ad allenarvi in parrocchia?

«Abbiamo una sala a disposizione, nella quale possiamo utilizzare tre tavoli. Il martedì e il venerdì, dalle ore 16 alle 19, i nostri agonisti fanno attività con Paolo Caserta, coadiuvato da Alessandro De Vecchis. Danilo Di Sante si occupa dei veterani. In tutto abbiamo una quindicina di tesserati».

Cosa vi ha motivato ad aderire al progetto Scuole di Tennistavolo?

«Si tratta di una iniziativa molto importante. Ho frequentato tutti gli incontri organizzati dai formatori, che ho trovato molto ben strutturati. Le basi sono ottime e abbiamo ricevuto delle indicazioni che già in parte seguiamo al nostro interno. Ho trovato molto interessante la parte dedicata alla preparazione atletica. Spesso ci si concentra maggiormente sull'allenamento al tavolo e  bisogna invece anche tenere in considerazione la fase del riscaldamento, degli esercizi fisici, che aiutino i praticanti durante il gioco, e dello stretching finale. Fra gli altri aspetti stimolanti ci sono senza dubbio quelli del coinvolgimento e della ripartizione dei compiti all'interno della società. Questo progetto di Scuola mi piace, perchè è completo e attento ai particolari. Il mio predecessore Giuseppe Celi era il tipico esempio di presidente factotum, io da quando gli sono subentrato ho delegato molto. Di Sante, che il mio vicepresidente, cura la parte telematica delle iscrizioni e dei tesseramenti. Davide Pilotti è commercialista e gestisce gli adempimenti amministrativi, contabili e fiscali. Gabriele Malatesta, si occupa delle relazioni interne con i genitori. Io cerco di cordinare tutto e alla fine le decisioni sono sempre condivise».

La vostra che Scuola sarà?

«Purtroppo al momento ci dobbiamo confrontare con una situazione che rende tutto complicato. La nostra idea è comunque, quando sarà possibile, di creare una Scuola che si rivolga ai giovani e naturalmente riservi attenzione anche agli adulti».