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Nazionale vincente in Azerbaijan nelle qualificazioni agli EuropeiOmen nomen, il destino nel nome. La locuzione latina è d'obbligo, perché la ragione sociale Juvenes San Marino deriva proprio dalla lingua dei nostri avi e significa "Giovani". La scelse don Giuseppe Innocentini, detto Don Peppino, che fondò la Polisportiva nel 1953. La sezione di tennistavolo risale invece all'inizio degli anni '80 e fin da allora il filo rosso è costituito dal direttore tecnico Claudio Stefanelli.

Ciao Claudio, partiamo proprio da Don Peppino?

«Direi di sì, perché è stato lui l'inizio di tutto. Proveniva dal seminario e dunque aveva radicata in sé una spiccata cultura sportiva. Ha sempre creduto fortemente nei valori educativi e formativi che lo sport deve inculcare nei giovani, per aggregare e prevenire possibili disagi e problematiche insite nella società civile. Le sue discipline preferite sono il tennistavolo, che aveva praticato in seminario, e il ciclismo. Appena diventato sacerdote è venuto a San Marino e ha montato un tavolo da ping pong nella soffitta della chiesa di Serravalle. Ha radunato un po' di giovani e, appunto nel 1953, ha fondato la società. Oggi ha più di ottantanni e continua a essere appassionato del nostro sport. Quando lo sento mi chiede sempre informazioni. Fra l'altro possiede una racchetta storica, una delle prime giapponesi con la gommapiuma, che orgogliosamente mi fa sempre vedere. Gliel'ho chiesta più volte, per esporla nel Museo dello Sport. Negli anni '70 l'attività pongistica si è sviluppata all'interno del Centro Sportivo Italiano (CSI). La svolta è stata la nascita della Federazione Sanmarinese Tennistavolo nel 1981».

Juvenes femminile ai Giochi dei Piccoli Stati in Montenegro da sx Chiara Morri Claudio Stefanelli Yan Chimei e Letizia GiardiSei stato coinvolto anche tu?

«Sono stato uno dei soci fondatori con Gian Battista Silvagni, che è l'attuale presidente della Polisportiva, che è attiva anche nel calcio, nel ciclismo e nella pallavolo. Alla fine del 1982, in accordo con Don Innocentini, che ne fu entusiasta, abbiamo deciso di affiliare la Juvenes alla FITeT. Siamo partiti con un gruppo di giovani atleti nel campionato di promozione e nei primi tornei regionali in Emilia Romagna. Successivamente, per accrescere il livello tecnico dell'associazione, che agli inizi contava su due giovani  tecnici sammarinesi, io e Paolo Giardi, la dirigenza ha preso contatti con il maestro Enzo Pettinelli,  che dal 1982 al 1985 ha organizzato e visionato tutte le attività del settore agonistico e tecnico, con incontri settimanali e stage a Senigallia con i nostri giovani tecnici. Successivamente nel 1986, attraverso un accordo della Federazione sammarinese con quella cinese, è venuto da noi come direttore tecnico e giocatore Juvenes Diao Wen Yuan, ex ct azzurro di fine anni '70, che ha contribuito notevolmente alla crescita di tutto il movimento pongistico, essendo rimasto a San Marino fino al 2005. Io ero il suo assistente e da lui ho imparato moltissimo. Quando è tornato in Cina, ho preso le redini sia della Juvenes sia della Nazionale».

Già negli anni '80 sono arrivati i primi risultati?

«Nel 1986 Gabriele Giardi si è aggiudicato a Roma la finale nazionale dei Giochi della Gioventù, organizzati dal CONI. Fu la prima medaglia d'oro della storia vinta da San Marino. Nel 1987 a Rimini abbiamo conquistato il titolo italiano a squadre Allievi, con lo stesso Giardi e Marco Morri. A distanza di oltre trent'anni sono cambiate le generazioni, ma non i cognomi, perché fra i nostri atleti attuali ci sono Federico, figlio di Gabriele, e Andrea e Chiara, figli di Marco. Il tennistavolo è una grande passione di famiglia».

Foto 1983 la prima squadra Juvenes campionato promozione da sx Claudio Stefanelli Fabio Giorgini e Paolo GiardiQuello è stato solo l'inizio?

«Sono stati momenti fondamentali, che ci hanno permesso di prendere lo slancio verso i traguardi successivi. Nel 1989 siamo stati la migliore società giovanile d'Italia, ottenendo ai tricolori di Novara l'oro a squadre Ragazzi, con Mirco Muccioli e Davide Ciavatta, e Allievi, con Andrea Stefanelli e Daniele Ceccoli, ai quali si sono sommati i bronzi a squadre Juniores, con Gabriele Giardi e Nicola Granaroli, e nei doppi Allievi e Juniores, con gli stessi protagonisti dei podi in team. Siamo poi saliti sul primo gradino del podio nel 1992, a Perugia con la squadra Allieve, composta da Diao Yi, la figlia di Diao Wen Yuan, Roberta Monaldini e Giorgia Mina, nel 1999 a Novara nel doppio maschile di terza categoria, con Giardi e Stefanelli, e nel misto, con Giardi e Monaldini, nel 2012 a Riccione nel singolare di quarta categoria, con Riccardo Tentoni, nel 2015 a Torino nel singolare di seconda, con Lorenzo Ragni, e nel 2016 a Lucera nel doppio di quinta, con Mattias Mongiusti che faceva coppia con Federico Antenucci, del TT Vasto. In tutto nove medaglie d'oro, alle quali si sommano le 16 d'argento e le 25 di bronzo. Le ultime soddisfazioni sono state nel 2019 a Riccione, con i secondi posti nel doppio di terza di Mattia Berardi e Mongiusti e nel misto di terza di Federico Giardi, con Giulia Ciferni della Polisportiva P.G. Frassati, e i terzi nel singolare di terza di Giardi e Mongiusti. Nell'ambito dei tornei nazionali, la Juvenes si è imposta 28 volte a livello giovanile e altre 20 in seconda, terza e quarta categoria, mentre in Regione abbiamo vinto oltre 200 titoli e 390 tornei».

Juvenes San Marino la squadra di A2 Babatunde Federico Giardi Mattias Mongiusti Mattia Berardi e Claudio StefanelliNei campionati a squadre, come vi siete comportati?

«Nel settore femminile siamo arrivati fino alla serie A1. Nel 1999 con la cinese Yan Chimei, la russa Galina Anpilova, Diao Yi e Monaldini ci siamo piazzati primi in A2 e siamo stati promossi. Nel 2000/2001 abbiamo disputato il massimo campionato con le stesse atlete e siamo retrocessi. La nostra filosofia è sempre stata di costruire delle compagini che comprendessero almeno due atleti/e del vivaio. Questo è anche un po' il segreto della nostra continuità a medio-alto livello con un progetto sostenibile. Quest'anno, quando l'attività è stata sospesa, eravamo primi in B con Giardi, Morri e Claudia Pedrella Moroni e dunque siamo stati ammessi in A2. Chiara, però, non ha garantito la sua disponibilità e abbiamo rinunciato. Ripartiremo dalla C regionale».

Nel maschile com'è andata?

«Siamo saliti in A2 già nel 1990, con Diao, Giardi, Stefanelli e Ceccoli, e poi nel 2012, con Marco Vannucci, Berardi, Ragni, Michele Cancemi e Stefanelli, e nel 2014, con Ragni, Berardi e Toma Valentin Mitranescu. L'ultima volta è stata nel 2019, con Berardi, Giardi, Mongiusti e Vannucci. In A2 abbiamo schierato il nigeriano Mayowa Banji Babatunde, Giardi e Mongiusti e saranno ancora loro a difendere i nostri colori nella stessa categoria nel 2021».

Rimini 1987 campioni italiani Juvenes San Marino la squadra allievi da sx Claudio Stefanelli Gabriele Giardi Gian Battista Silvagni Marco Morri e Diao Wen YuanSiete stati protagonisti anche sul fronte internazionale?

«Fra i ricordi più emozionanti, mi rimarrà sempre nel cuore la vittoria per 3-1 conquistata l'anno scorso in Azerbaijan, in una gara di qualificazione agli Europei. In totale abbiamo partecipato a 15 edizioni dei Mondiali, a 14 degli Europei e a ben 22 degli Europei Giovanili, oltre a quattro qualificazioni olimpiche, quattro Giochi del Mediterraneo e 13 Giochi dei Piccoli Stati d'Europa, che sono biennali. Siamo stati anche alle Olimpiadi Giovanili di Singapore 2010 e Buenos Aires 2018 e agli European Games di Baku nel 2015. I nostri atleti hanno poi disputato 66 Open del circuito senior e 50 giovanili». 

Il vostro obiettivo principale è sempre stato quello dei Giochi dei Piccoli Stati d'Europa?

«Esattamente e in quella manifestazione, dal 1995 a oggi, abbiamo collezionato sette ori, dieci argenti e 26 bronzi. Sono molto affezionato anche ai quinti posti ai Giochi del Mediterraneo, nel doppio maschile, con Giardi e Stefanelli, nel 2001 a Tunisi e con la squadra maschile, formata da Stefanelli e Vannucci, nel 2009 a Pescara. Negli Open giovanili, abbiamo centrato nel 2012 a Malta il secondo posto a squadre Juniores di Letizia Giardi e Chiara Boffa, nel 2013 in Austria il terzo del team Allievi con Gianmaria Fabbri, Davide Muccioli e Federico Giardi  e in Spagna il bronzo nel doppio juniores di Giardi e Stefanelli».

Juvenes San Marino settore giovanileChe tipo di sostegni econonici avete?

«Il principale viene dal Comitato Olimpico Nazionale, che garantisce dei contributi sulla base di punteggi che sono legati all'età degli atleti e al livello di attività che viene effettuata. In più abbiamo dei piccoli sponsor e poi, naturalmente, l’introito delle quote associative».

A proposito di Nazionali, al momento chi sono gli atleti su cui puntate?

«Fra gli uomini Ragni, che ha sposato una ragazza sanmarinese e ha acquisito la residenza, Giardi e Mongiusti, cui si aggiungono Berardi e Vannucci e i due che stanno crescendo, Muccioli e Andrea Morri. In campo femminile possiamo impiegare Yan Chimei a fianco di Giardi e Morri».

Attualmente quanti tesserati avete?

«Una cinquantina, 31 dei quali agonisti FITeT, in maggioranza giovani, e altri 15  giovanissimi che frequentano i corsi di avviamento».

Dove svolgete la vostra attività?

«Dal 1993 fino a due anni fa siamo stati nel Centro Federale di Galazzano, ora siamo all'interno del Centro Sportivo Multieventi e abbiamo una palestra a tempo pieno, con otto tavoli fissi, che in tempi di COVID-19 sono diventati cinque. A occuparci del movimento siamo io, che sono maestro, Letizia Giardi, che è tecnico di primo livello e laureata Suism e mi dà una mano nei corsi di avviamento, Riccardo Tentoni, che è allenatore, e Tommaso Cecchetti e Marco Vannucci, pure loro tecnici di base. Letizia svolge inoltre la funzione della preparatrice atletica. Ci alleniamo tutti i giorni dalle ore 16 alle 21. Possiamo anche contare, se necessario, su validi sparring, come Ragni, che, su richiesta, è sempre disponibile, o Babatunde. Con le mie conoscenze non ho difficoltà a far venire a rotazione giocatori da altri Paesi. Non abbiamo mai avuto un settore amatoriale, ma sto pensando di crearlo, per seguirlo in orario serale dopo le 21».

Lorenzo Ragni in azioneAvete sempre lavorato con le scuole?

«A San Marino svolgiamo dei piccoli Giochi della Gioventù, è una manifestazione che si chiama "Giochiamo allo Sport". La nostra palestra al mattino è sempre aperta alle classi delle medie e in tal modo gli insegnanti possono far giocare tutti i ragazzi. Alla fine organizziamo un torneo. Dobbiamo assolutamente entrare anche nelle scuole elementari, dove la concorrenza delle altre Federazioni è molto agguerrita. Il nostro campo di reclutamento maggiore ogni anno è "Sport in Fiera", al quale partecipano migliaia di bambini e ragazzini. Anche noi abbiamo il nostro stand e ogni volta riusciamo ad attirare al tennistavolo una decina di elementi».

Il progetto Scuole di Tennistavolo in quale veste vi vede?

«Ci siamo candidati a una Scuola di terzo livello, in virtù dell'esperienza internazionale che abbiamo maturato nel corso della nostra storia, della struttura fissa che abbiamo a disposizione e dello staff variegato su cui possiamo contare. Si tratta di un'iniziativa che ho sempre caldeggiato, per realizzare sul territorio una rete di realtà di riferimento, che permettano agli atleti più forti di svolgere degli allenamenti mirati alla loro crescita, senza essere costretti a trasferirsi lontani centinaia di chilometri da casa. I giovani devono avere la possibilità di continuare a fare la loro vita e di frequentare i loro amici, pur coltivando il sogno di emergere a livello agonistico. Il corso tenuto dai formatori federali ci ha permesso di effettuare un bel ripasso generale di tutti quegli aspetti ai quali cerchiamo tutti i giorni di prestare la massima attenzione».

Foto 1: la Nazionale maschile di San Marino vincente in Azerbaijan, da sinistra il dt Claudio Stefanelli, Federico Giardi, Mattia Berardi e Mattias Mongiusti

Foto 2: la Nazionale femminile ai Giochi dei Piccoli Stati d’Europa, da sinistra Chiara Morri, Stefanelli, Yan Chimei e Letizia Giardi

Foto : nel 1983 la prima compagine Juvenes nel campionato promozione, da sinistra Stefanelli, Fabio Giorgini e Paolo Giardi

Foto 4: la squadra di serie A2, da sinistra Mayowa Banji Babatunde, Giardi, Mongiusti, Berardi e Stefanelli

Foto 5: nel 1987 ai Campioni Italiani di Rimini, il team allievi campione, da sinistra Stefanelli, Gabriele Giardi, Gian Battista Silvagni, Marco Morri e Diao Wen Yuan

Foto 6: il settore giovanile

Foto 7: Lorenzo Ragni in azione